Adesso via da Ischia

E’ una battaglia di civiltà, prima ancora che un’indagine che merita di essere condotta ad ampio spettro per quello che un gruppo di delinquenti si è permesso di fare a danno di chi indossa una divisa e rappresenta lo Stato nella notte tra domenica e lunedì. Ma è anche uno strumento utile a capire se si può fare piazza pulita (avete letto bene, non intendiamo utilizzare espressioni più morbide solo per far contenti i radical chic di turno) di un po’ di delinquenza che alberga sulla nostra amena isola: già ci basta quella in “house”, non abbiamo bisogno pure di quella di importazione. Dopo la clamorosa rissa al locale Momento che ha portato dritto all’ospedale Rizzoli quattro poliziotti e due carabinieri, continuano le indagini condotte dal personale del commissariato di polizia di Ischia, guidato dal vicequestore Ciro Re. Gli agenti mirano ad identificare con precisione certosina e assoluta tutti i partecipanti all’indegno episodio di violenza e per farlo non hanno tralasciato nessun particolare. In primis sono state raccolte le immagini delle videocamere di sorveglianza ubicate anche a distanza da Piazza degli Eroi, visto che molti hanno in ogni caso attraversato via Alfredo de Luca per dirigersi in direzione porto d’Ischia o altre arterie viarie. Poi sono state esaminate con attenzione anche le foto della serata di festa in discoteca postate su diversi profili social, questo anche con l’intento di avere un quadro chiaro degli abiti che indossassero i dominicani e venezuelani coinvolti in questa maxirissa ed avere un elemento utile in più per la comparazione e la successiva identificazione.

Un lavoro, questo, che ha già portato i frutti sperati. Nella giornata di ieri, infatti, gli agenti guidati da Ciro Re hanno identificato altre 12 persone (9 più 3 ad essere precisi, nel momento in cui scriviamo per il terzetto gli adempimenti non sono stati portati ancora a compimento ma si tratta di mera formalità) che sono stati tutti denunciati in stato di libertà all’autorità giudiziaria con le accuse di rissa, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Alcuni di loro hanno la cittadinanza italiana, ma sono in ogni caso di origine dominicana. Ma non è tutto, perché adesso negli uffici di via delle Terme nessuno intende rimanere a guarda e dunque si porranno in essere tutti gli strumenti atti a liberarsi, laddove possibile, di questi “indesiderati”. In primo luogo è stata confezionata una dettagliata informativa indirizzata alla Procura della Repubblica di Napoli che in virtù della gravità dei fatti contestati potrebbe anche adottare qualche misura cautelare. Ma non è tutto, i poliziotti verificheranno se i soggetti in questione risiedono effettivamente sull’isola (quelli che non dovessero godere di questo status potrebbero essere sottoposti a foglio di via obbligatorio) dove abbiano dimora e se siano in possesso di un regolare contratto di fitto. Inutile sottolineare che le singole posizioni saranno spulciate in ogni dettaglio ma c’è un altro dettaglio significativo al quale si sta lavorando: in commissariato sono al vaglio le singole posizioni perché ai sensi delle normative vigenti se qualcuno degli extracomunitari ha precedenti specifici in materia, allora potrebbe scattare la revoca del permesso di soggiorno per motivi di ordine e sicurezza pubblica. E, siamo sinceri, dopo quanto accaduto la cosa dispiacerebbe a pochi. Insomma dagli uffici di via delle Terme c’è la volontà assoluta di utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione delle attuali normative per provare a disfarsi di soggetti che troppo spesso creano soltanto disordini e che tra l’altro faticano anche – a differenza di altre comunità straniere – ad integrarsi nella nostra realtà, dalla quale rimangono spesso corpi estranei pronti soltanto a scatenare (e il caso del Momento purtroppo non è il primo) i loro peggiori istinti.