CRONACA

Vacanze finite, la “macchina” della giustizia isolana si rimette in moto

Riprendono le attività dell’Assoforense a vari livelli per trovare la quadra ai noti problemi della Sezione distaccata. A breve il direttivo convocherà l’assemblea, in programma nuovi colloqui a Roma per ottenere la stabilizzazione della sede di via Michele Mazzella

Il mese di settembre coglie la giustizia isolana alle prese con gli ormai noti problemi. La partenza del giudice penale ha indotto il Tribunale a nominare un sostituto, che però a quanto pare non sembra ben disposto a prendere la via del mare per sbarcare a Ischia e rimpiazzare il dottor Pizzi: una storia già vista soprattutto per quanto riguarda il personale di cancelleria della pericolante sezione distaccata isolana di via Michele Mazzella. Al momento invece non ci sarebbero novità sul fronte del tribunale civile.

In ogni caso, le interlocuzioni istituzionali sul piano politico non si sono fermate neppure durante la pausa agostana: per cercare di ottenere l’obiettivo della definitiva stabilizzazione della sede giudiziaria locale, l’associazione forense isolana presieduta dall’avvocato Gianpaolo Buono ha infatti mantenuto costantemente aperto il dialogo coi canali politici, unica strada in grado di raggiungere in via legislativa il sospirato traguardo, che passa naturalmente dal potenziamento degli uffici sul piano dell’organico. Allo scopo di “riscaldare i motori” in vista della completa ripresa delle attività, nei prossimi giorni si svolgerà un incontro informale ai Giardini Ravino di Forio, dove i vertici dell’Assoforense incontreranno gli esponenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e del Consiglio Nazionale Forense. Sul tavolo ci saranno anche i temi referendari proposti, a partire da quello sulla riforma della giustizia, ma ovviamente ci sarà molto altro lavoro da impostare. In settimana dovrebbe anche riunirsi il direttivo dell’assoforense: entro la fine di settembre con ogni probabilità potrebbe essere fissata la data della nuova assemblea. L’ultima si era svolta lo scorso maggio, subito dopo il clamore suscitato dalle vicende legate al trasferimento del giudice Polcari, con le critiche verso la realtà giudiziaria isolana che davanti al Csm erano filtrate suscitando la reazione sdegnata di molti professionisti locali, fino alla dichiarazione dello stato di agitazione permanente e all’ipotesi della dichiarazione di astensione, poi momentaneamente scongiurata. In programma c’è anche una nuova trasferta a Roma: l’ultima fu a luglio, col sottosegretario alla Giustizia e col capo di gabinetto del Ministero, ai quali fu esposto il collasso della giustizia nei nostri uffici giudiziari, per mancanza di giudici e personale amministrativo, e i ritardi sempre più biblici nell’evasione delle domande dei cittadini, portando quale esempio dello sfascio della macchina giudiziaria ad Ischia il lasso temporale di 13-14 mesi necessario per la fissazione delle prime udienze nei procedimenti di esecuzione mobiliare, che di fatto mortifica e vanifica gli sforzi dell’avvocatura a tutela degli assistiti traducendosi sostanzialmente in denegata giustizia. Stavolta si spera che le questioni relativi alla riforma della giustizia non tolgano ancora una volta tempo e mezzi ai dirigenti del ministero per occuparsi del destino delle sedi distaccate: l’anno prossimo saranno già dieci anni dalla riforma della geografia giudiziaria che le ha formalmente soppresse, e da allora si è andati avanti fino a oggi a colpi di proroghe. Si prospetta dunque un inverno decisivo per le sorti del tribunale locale.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex