POLITICA

Barano, in consiglio scintille e bilancio approvato

L’argomento contabile è stato al centro dell’attenzione dell’ultima seduta consiliare: e ancora una volta non sono mancati i botta e risposta tra sindaco e maggioranza e i consiglieri di opposizione, su tutti Maria Grazia Di Scala

Nel Consiglio Comunale del Comune di Barano, tenutosi presso la sala consiliare temporaneamente allestita al piano terra della scuola primaria di Barano, a causa dei lavori in corso alla sede municipale, si sono affrontati i punti all’ordine del giorno, riguardanti principalmente l’approvazione del bilancio di previsione triennale e le tariffe per i tributi locali. Temi di non secondaria importanza. Ben poco l’accordo tra maggioranza ed opposizione, com’è del resto normale aspettarselo su un ordine del giorno che prevedeva: 1) Piani di zona per l’edilizia economica e popolare e Piani di zona per gli insediamenti produttivi terziari – Aree e fabbricati da cedere in proprietà o diritto di superficie – Provvedimenti per l’anno 2021; 2) Istituzione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria ed approvazione del relativo regolamento; 3) Determinazione delle aliquote e delle tariffe relative ai tributi ed ai servizi locali. Provvedimenti per il triennio 2021-2023; 4) Servizi a domanda individuale – Disciplina generale delle tariffe – Anno 2021; 5) Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 – Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2021/2023. Esame ed approvazione; 6) Adozione regolamento per la formazione e la gestione dell’albo fornitori telematico per l’affidamento di contratti pubblici sottosoglia o mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara.

In particolare sulle tariffe per le autorizzazioni per le esposizioni pubblicitarie e sul bilancio di previsione, non poche osservazioni, principalmente di natura tecnica, sono state avanzate dalla minoranza ed in particolare dai consiglieri Mario Di Meglio e Maria Grazia Di Scala. Quest’ultima, ha prontamente ringraziato il Dott. Mattera per averla “finalmente ascoltata” sul tema delle esenzioni, per quanto riguarda le nuove tariffe per i tributi locali. “Meglio tardi che mai”, la replica del tecnico comunale. Il Dott. Pascale ha poi illustrato al Consiglio l’intero bilancio di previsione comunale per il triennio 2021-2023, per un totale generale di 37 milioni di euro. Il Consigliere Di Scala ha commentato il bilancio come “fumoso e falsato nelle conclusioni previsionali”, a causa dei ben pochi dettagli di spesa e di entrate illustrate nel documento presentato nel civico consesso. Da lì si è aperta una breve polemica su un debito fuori bilancio che il comune avrebbe accumulato dal 2014 fino ad oggi, riguardante mancati pagamenti della quota associativa annuale al CISI, il Consorzio Intercomunale Servizi Ischia, per un totale di diverse migliaia di euro.

Il Sindaco Gaudioso si è difeso sostenendo che solo il Comune di Lacco Ameno sarebbe in regola con i pagamenti, peraltro, grazie soltanto al Commissario Prefettizio che da poco ha ceduto il posto a Pascale. La Di Scala ha fatto però notare che la sua contrarietà non era tanto rivolta al mancato pagamento e al debito in sé, quanto al fatto che questo debito non fosse stato ancora riconosciuto come “fuori bilancio” dal Consiglio Comunale, nonostante Paolino Buono e lo Stesso Dionigi Gaudioso affermassero con vigore che si tratta proprio di un debito fuori bilancio, motivo per il quale il noto avvocato ha accusato la maggioranza di poca trasparenza amministrativa. Se un debito è un debito fuori bilancio, deve essere riconosciuto come tale dal Comune e, se non lo è, allora dovrebbe essere incluso nel bilancio di previsione, circostanza questa non avvenuta. Sull’approvazione del bilancio, al netto dei presenti, si sono contati 8 voti a favore e 3 contrari; contraria tutta l’opposizione.

A margine della seduta consiliare, la Dott.ssa Di Scala non ha perso l’occasione per chiedere conto direttamente alla persona del Sindaco dei gravi ritardi nelle opere di rifacimento del manto stradale su tutto il territorio baranese. Poco credibile secondo la Di Scala l’alibi di Gaudioso, che ha imputato al taglio delle corse dei traghetti e al conseguente ritardo nel trasporto dei mezzi pesanti e nell’approvvigionamento di materiali dalla terraferma, la causa dei ritardi nei lavori. La seduta si è sciolta dopo circa due ore e mezza, con l’opposizione contraria o astenuta su tutti i punti all’ordine del giorno, comunque approvati grazie ai voti unanimi della maggioranza.

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