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Anche a Ischia l’8° giornata nazionale dell’Associazione Volontari Ospedale

di Isabella Puca

Forio – Anche l’isola d’Ischia ha celebrato, nella giornata di ieri, l’ottava giornata nazionale dell’AVO – Associazione Volontari Ospedalieri, un modo farsi conoscere e per crescere insieme che ha visto Ischia unita sul filo comune del volontariato ad altre 240 città d’Italia che hanno partecipato alla giornata con lo  svolgersi di diverse iniziative. Con un banchetto presente nel pieno centro storico di Forio e uno all’interno dell’Ospedale Anna Rizzoli di Lacco Ameno dove, giornalmente, i volontari prestano il loro servizio, è trascorsa così un’importante mattinata di condivisione di quest’esperienza. A Forio abbiamo incontrato Augusta Schiano e Anna Trano, due volontarie che, sin dal 2008, prestano servizio in Ospedale tra gli ammalati, dando loro anche solo un bicchiere d’acqua, un aiuto per mangiare o semplicemente un po’ di compagnia che li distragga dal dolore. «Ho sempre fatto del volontariato – ci racconta la signora Augusta – aiutare il prossimo mi fa stare bene.  Anni fa ho perso mio marito e da allora ho deciso di dedicare la mia vita agli altri perché io ho bisogno di loro e loro hanno bisogno di me». Una volta a settimana a turno i circa quaranta volontari dell’isola si recano nel nostro ospedale d Lacco Ameno, dalle 11:00 alle 13:00 o dalle 17:00 alle 19:00, e aiutano come possono chi ha bisogno di una mano. Sono 30.000 i volontari sparsi in tutta Italia che, dal 1975 offrono gratuitamente solidarietà e sostegno ai malati ricoverati nella maggior parte delle strutture sanitarie e socio – assistenziali. Quella del volontariato è un’esperienza che fa bene al cuore e l’associazione venne fondata nel 1975 dal professore Erminio Longhini con la volonta’ di operare all’interno di una struttura sanitaria per portare fra gli ammalati una solidarietà “nuova”, offerta gratuitamente da cittadini comuni. «Prima lavoravo in albergo – ci racconta, invece, al signora Anna –  e quando ormai avevo smesso di lavorare, e sono rimasta vedova, ho deciso anche io di dedicare la mia vita al volontariato».  Per diventare Volontario è davvero semplice; gli aspiranti volontari devono frequentare uno specifico Corso Base di formazione per imparare a comportarsi dinanzi alla sofferenza altrui. Terminato il corso il candidato sosterrà un nuovo colloquio col Responsabile del Centro dove ha chiesto di svolgere il servizio ed inizierà il periodo di prova dopo il quale avrà luogo un ultimo colloquio che renderà il volontario socio dell’Associazione AVO. L’attività è, naturalmente, rivolta a persone mature che abbiano raggiunto la maggiore età. «Tanti anni fa – racconta ancora la signora Augusta, una delle volontarie, mi trovavo a Roma per assistere mia cugina che era ricoverata in ospedale. Ricordo che mi chiesero di portare un bicchiere d’acqua a un ammalato, iniziai ad aiutare. Pensavano fossi un’infermiera e invece ero solo animata da tanta buona volontà. Mi dissero che ero la manna mandata dal cielo, mi volevano bene tutti, ma io non ero lì per lavorare eppure mi sentii utile per gli altri, li aiutavo con tutto il cuore». Qui sull’isola è il 1994 l’anno di nascita dell’organizzazione aperta a tutti coloro che scelgono di dedicare parte del loro tempo libero al servizio degli ammalati per combattere la sofferenza e la solitudine. Ispirandosi ai principi evangelici è un’associazione laica; l’ammalato desidera, infatti, aver vicino qualcuno che lo accolga e che lo ascolti in modo sincero. Nessuna interferenza con il ruolo medico o infermieristico, ma è un ruolo di  supporto davvero fondamentale. «Quella del volontariato – ha detto ancora la signora Anna – è un’esperienza bellissima, aiutare gli ammalati ti fa sentire fin dentro al cuore che hai fatto qualcosa di buono per gli altri».

 

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