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Il giorno del “game over”, oggi ufficiali i consiglieri comunali eletti

Ci siamo, la lunga attesa può dirsi veramente conclusa. Nella giornata di oggi la commissione elettorale di Ischia, presieduto dal magistrato dott.ssa Suma, si scioglierà definitivamente dopo essersi pronunciata relativamente a coloro che sono gli eletti del nuovo consiglio comunale di Ischia. Che, lo ricordiamo, è ancora sub judice dopo che a seguito delle elezioni dello scorso 11 giugno si è verificato il caso del ricorso presentato da un candidato della lista civica Movimento Cristiano Lavoratori (che sosteneva la candidatura a sindaco di Enzo Ferrandino, eletto primo cittadino), Maurizio De Luise, che ha mancato l’accesso al civico consesso per appena tre voti a danno di Valeria De Siano. La decisione di opporsi al responso delle urne da parte del candidato di riferimento dell’ex sindaco Giosi Ferrandino è il fatto che all’interno della sezione 14 “il popolo” abbia raccolto 37 preferenze mentre erroneamente gliene sarebbero state attribuite soltanto 32. Uno scarto di cinque consensi che basterebbe a ribaltare la situazione ed a spedire tra i banchi del consiglio comunale il De Luise.

C’è attesa, dunque, ma non troppa ed in casi del genere si va a pescare anche quella che può essere la giurisprudenza più o meno consolidata in materia. Nel chiudere i verbali, secondo una corrente di pensiero, nulla vieterebbe alla commissione di tenere conto di quel numero 37 al posto del 32 e quindi procedere di fatto all’elezione di Maurizio De Luise. Ma è molto probabile che alla fine i componenti dell’organo giudicante non vadano assolutamente a mutare lo status quo, lascino le cose come stanno facendo in modo che siano di fatto i protagonisti di questa contesa a decidere di far valere nelle opportune sedi le rispettive ragioni. Tradotto in parole povere, molto probabilmente Valeria De Siano risulterà consigliere comunale ed al De Luise non resterebbe altro da fare che ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania. Che ovviamente, manco a dirlo, impiegherebbe diverso tempo per arrivare a dama. E’ chiaro che le norme vigenti prevedono che in casi del genere il sindaco avrebbe comunque facoltà, anzi dovere, di convocare la prima seduta del consiglio comunale entro dieci giorni, non potendo certamente nessuna norma prevedere di bloccare l’attività amministrativa di un paese per un contenzioso di natura giudiziaria destinato ad andare per le lunghe. Una giornata campale, dunque, quella di oggi, anche perché a questo punto Enzo Ferrandino si troverà alle prese con una inevitabile accelerazione, quella legata cioè alla composizione della nuova giunta. Che, al netto delle boutade sparate da qualche organo di informazione extra isolano (e verosimilmente “telecomandate” ad arte), certamente non potrà essere varata quando la stagione autunnale avrà preso il posto di quella estiva. Insomma, fa caldo e presumibilmente la testa vorrebbe essere altrove, ma adesso è davvero arrivato il momento di togliere il piede dal freno.

Gaetano Ferrandino

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