CRONACA

BARANO Buca in via Iannelli, arriva l’ordinanza di interdizione

Il sindaco di Barano Dionigi Gaudioso ha firmato l’ordinanza che interdice parzialmente il transito pedonale nel tratto di via Iannelli che qualche giorno fa provocò la caduta di una bambina. L’incidente fu causato da una buca apertasi sulla strada. Per fortuna la piccola riportò solo qualche graffio anche se la caduta consiglio un precauzionale trasporto all’ospedale Rizzoli. Il tratto interessato dal divieto è quella dall’incrocio con via Roma fino alla sommità delle scale in pietrame locale. L’apertura della buca aveva provocato l’intervento dei Carabinieri, oltre che dei Vigili del Fuoco e dell’Ufficio Tecnico comunale.

La causa ipotizzata era la caduta di un masso, ma poi dopo il sopralluogo dei tecnici, si pensa a un’infiltrazione di acqua piovana. Sotto al buco è stata individuata una cavità molto ampia, estesa per l’intera larghezza della stradina e per una lunghezza di almeno quattro metri. La zona era stata transennata immediatamente dall’ufficio tecnico, ma l’indomani durante un sopralluogo col personale della Telecom i tecnici avevano constatato la rimozione delle barriere, da mano ignota. Nuovamente chiusa la strada, i tecnici comunali non hanno escluso ulteriori smottamenti all’interno della cavità con ulteriore ampliamento della buca e contemporaneo cedimento della gradinata. Per tutelare la pubblica e privata incolumità si è quindi ritenuto necessario procedere all’interdizione del tratto prima citato, anche perché nel caso ricorrono sicuramente i presupposti della necessità e urgenza, visto il pericolo creatosi dall’imprevista apertura della buca. Nel provvedimento si avverte che “chiunque non osserva la presente ordinanza è passibile delle sanzioni amministrative e penali previste dalle norme vigenti” e che “contro la presente ordinanza è ammesso ricorso al Tar competente ovvero, alternativamente, ricorso straordinario al Capo dello Stato nei termini, rispettivamente, di sessante e centoventi giorni, nonché ricorso al Prefetto entro 30 giorni”. La polizia municipale e la forza pubblica sono incaricati di vigilare sull’osservanza del provvedimento.

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