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Barano, continua il saccheggio delle pietre faccia vista dai muri

Come gli scavi di Pompei. E’ un continuo saccheggio che non conosce fine. Sembra essere inarrestabile il fenomeno della scomparsa delle pietre faccia vista dai muretti che caratterizzano l’arredo urbano lungo la strada provinciale di Barano. Le zone di Piedimonte, Barano, Testaccio, Buonopane sono costantemente prese d’assalto dai “ricercatori” di pietre laviche lavorate. Sono un colpo nell’occhio quei muri quasi demoliti e cannibalizzati su cui non si riesce a porre rimedio.

Resta il cuore del capoluogo la località più colpita: Via Corrado Buono a due passi dalla sede municipale c’è un muro ormai ridotto in rovina, ma anche Via Pendio del Gelso è presa di mira. Resta l’immagine delle macerie e dello stato d’inciviltà che ha ormai raggiunto livelli altissimi e che lascia come un film d’altri tempi: senza parole. Purtroppo non c’è una strategia di recupero delle opere danneggiate né iniziative tese a scoraggiare simili azioni. E restano le macerie.

Luigi Balestriere

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