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Benedette le palme nel segno del Giubileo della misericordia

Antonio Lubrano

Foto di Michele e Giovan Giuseppe Lubrano

Ieri Domenica delle Palme, vissuta in pieno clima giubilare,  è stato un giorno fausto e di gioia per la Chiesa cristiano-cattolica di Ischia e del mondo intero, perché è stato rievocato l’ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme in sella ad un asino  e seguito da una folla plaudente che sventolava alte foglie di palma in segno di giubilo. Al riguardo l’evangelista Giovanni così ha riportato:  Dal Vangelo secondo Giovanni (12,12-16). “In quel tempo. La grande folla che era venuta per la festa, udito che il Signore Gesù veniva a Gerusalemme, prese dei rami di palme e uscì incontro a lui gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d’Israele!». Gesù, trovato un asinello, vi montò sopra, come sta scritto: «Non temere, figlia di Sion! Ecco il tuo re viene, seduto sopra un puledro d’asina». I suoi discepoli al momento non compresero queste cose; ma, quando Gesù fu glorificato, si ricordarono che di lui erano state scritte queste cose e che a lui essi le avevano fatte”. La Santa Pasqua di domenica prossima 27 marzo,  preceduta da questa  Settimana di Passione che ha preso il via da oggi 21 marzo,  giorno di inizio della Primavera,  incomincia proprio da qui. Ieri mattina e durante le celebrazioni del tardo pomeriggio fino a sera,  nelle chiese  di tutta l’isola, i sacerdoti parroci delle parrocchie locali hanno diffuso  il messaggio del Vicario di Cristo in terra , Papa Francesco, trasmesso al loro Vescovo Mons. Pietro Lagnese e confermato mercoledì scorso in occasione del Pellegrinaggio Giubilare degli oltre 800 ischitani a Roma comprei i sindaci dell’isola, e guidato dallo stesso Vescovo Lagnese. 7Il quale si è fatto  interprete della volontà  del Santo Padre scendendo tra la gente, come del resto ha  fato  il Papa stesso sul sagrato della basilica di San Pietro in Vaticano, per la  benedizione delle palme, simbolo della pace universale. Mons. Lagnese lo ha fatto  ieri , per la terza  volta da Vescovo della Diocesi isolana, nella Cattedrale di Ischia Ponte come fece anche lo scorso anno e l’anno precedente in occasione della sua prima Pasqua ischitana . E’ stato  come a Gerusalemme, nello spirito e nella giustezza delle azioni, volte a glorificare il messaggio divino e a ritrovare la pecorella smarrita di biblica memoria. Il Vescovo tra la gente, è la bella dimostrazione che Mons. Lagnese ha dato di sè ieri , nell’ attesa domenica delle Palme,  in Cattedrale e sul piazzale aragonese, allorquando ha benedetto insieme a Don Carlo, i ramoscelli di ulivo e i tanti “Paciapaci” (antica e tradizionale versione dialettale ischitana del Pace-Pace a intreccio), che sono stati innalzati da bambini ed adulti, madri e figlioletti, padri e nonni, con la devozione e l’entusiasmo di chi sa di partecipare ad una festa della propria chiesa a cui con fede gioiosa, si sente legato per la vita. Un programma realizzato con successo nei primi tre anni di Lagnese a Ischia, è stato ripetuto quest’anno ad Ischia Ponte, purtroppo a discapito, se possiamo dirlo, della tradizionale benedizione delle palme che ha avuto luogo come ogni anno, sul Porto d’Ischia con l’offerta  del ramoscello d’olivo benedetto che solitamente veniva consegnato direttamente dalle mani del Vescovo presente, ai comandanti di tutte le imbarcazioni all’ancora nel porto borbonico. Una suggestiva e molto significativa cerimonia che ha avuto  luogo sul Porto anche quest’anno,  purtroppo senza la partecipazione del Vescovo,  che come detto sopra, ha effettuato in Cattedrale la “sua” benedizione delle palme. IL VESCOVO LAGNESE DAL PIAZZALE ARAGONESE SI RECA IN CATTEDRALE SEGUITO DAI MUSICI CHE ESEGUONO CANTI DI PASSIONEQuindi, è stato  il parroco della Chiesa di Portosalvo don Luigi De Donato ad osservare  il sacro rituale, a continuazione di una tradizione inaugurata dal vescovo Mons. Antonio Cece in quella lontana domenica delle palme del 1960, allorquando, parroco della Reale Chiesa di Portosalvo, era appena da un anno, il compianto Don Pasquale D’Abundo che successe all’amato Don Franceschino Albano. Successivamente, negli anni in  cui sono stati Vescovi a Ischia, l’hanno continuata  i successori Vescovi  Dino Tomassini, Diego Parodi, Antonio Pagano e da ultimo, quattro anni fa 2012, Mons. Filippo Strofaldi. Idealmente il Vescovo Lagnese ha benedetto ieri  dalla Cattedrale,  lo stesso anche le palme della comunità parrocchiale di Portosalvo, che si è ri unita  in concomitanza di orario   intorno al proprio parroco don Luigi De Donato nella Chiesa Reale sul porto  per la preghiera di rito  e l’osanna a Gesù. Da lì, il parroco Don Luigi De Donato in processione, seguito dal suo gruppo parrocchiale  e da altri fedeli che si sono accodati, ha  percorso  tutto il tratto di banchina che cinge il Porto d’Ischia e consegnato  al marinaio o comandante di ogni nave all’ancora ed ai marinai della Capitaneria che lo scortavano , il ramoscello d’oliva accompagnato dalla rituale benedizione. Cerimonia simile ha  avuto luogo presso le aree portuali di Casamicciola, Lacco Ameno, Forio e Sant’angelo dove è giunta  anche la benedizione del Vescovo Lagnese. Stessa benedizione è stata estesa  ai ramoscelli di olivo ed alle palme ad intreccio di tutti i fedeli delle altre parrocchie dell’isola che li hanno  alzati al  cielo in segno di pace e di amore fra se stessi e l’intero popolo di Dio.  In questo giorno in cui si è celebrato, nel segno del Giubileo diocesano, il senso della pace autentica in Cristo nostro Signore, il pensiero e la benedizione del Vescovo Mons. Pietro Lagnese,  sono stati rivolti  anche a tutti gli ischtani emigrati nelle lontate americhe e nelle altre parti del mondo.

                                                                                                     Antoniolubrano1941@gmail.com

 

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