MARIO GOFFREDO: «NON ATTREZZATI ALL’EVENTO, PER GIUNTA DI PURA FACCIATA». «Un territorio convulso e disorganizzato come il nostro, in cui mancano persino i controlli più elementari in strada, accoglierà un evento di pura facciata con una mobilitazione eccezionale di forze e mezzi, che non avrà altro che disagi come conseguenza. Finito il tutto smonteranno baracca e burattini e ci lasceranno l’isola nella consueta improvvisazione del tirare a campare. A poco conta una visibilità ad oggi inutile a risolvere i problemi cruciali del territorio: traffico, depurazione, riorganizzazione urbanistica in considerazione anche della criticità sismica ed altro ancora. Non saranno certo i presunti sette grandi a risolvere ciò che spetta solo a noi gestire. Io partirò per questo fine settimana».
SALVATORE RONGA: «ISCHIA CONFERMI VOCAZIONE ALL’OSPITALITÀ». «Ospitare un’iniziativa importante come il G7 è un’occasione di primo piano che rilancia l’immagine dell’isola sullo scenario internazionale. È anche l’esito di un’attenzione particolare da parte del ministro Minniti che, a pochi giorni del sisma del 21 agosto, è stato presente sull’isola e che, promuovendo Ischia come sede dell’incontro, ha dimostrato ancora una volta la sua vicinanza agli isolani. Saranno affrontati temi importanti che riguardano il nostro presente e mi piace pensare che lo scenario incomparabile del Castello Aragonese, sullo sfondo dell’incontro, possa richiamare a quanti hanno ruoli di responsabilità come la Città d’Ischia arroccata sullo scoglio sia stato in passato un presidio di cultura e di bellezza, centrale nello sviluppo e nella diffusione dell’Umanesimo nel Mediterraneo. La mia speranza è che riusciamo, come comunità tutta, a fare del nostro meglio, sopportando qualche disagio e preservando la tradizione di ospitalità che ci ha sempre contraddistinto».
SERGIO DI MEGLIO: «UN SEGNALE FORTE PER UN’ISOLA BELLA E SICURA». «Il G7 ad Ischia? Sono favorevole e impiegherò poco a spiegare il perché. La decisione scaturisce dalla consapevolezza che da parte del governo italiano e del ministro Minniti si intende dare un forte segnale all’estero sul fatto che al di là dei problemi che ha causato il sisma , gli effetti del quale si sconteranno per molto tempo ancora l’isola nel complesso è sicura e continua la sua attività di attrazione sui mercati turistici internazionali. I sindaci isolani contano molto sulla ampia risonanza internazionale dell’evento che coinvolge i media di tutto il mondo. La scelta di Ischia in questo momento particolare per la nostra isola e strategica e fondamentale .A nome di tutta l’amministrazione del comune di Ischia chiedo scusa a tutti i cittadini dell’isola d’Ischia per tutti i disagi patiti in questi giorni,ma per questo piccolo sacrificio ne beneficeremo in futuro in termini di visibilità turistica».
VALERIO PERO: «OCCASIONE D’ORO PER RILANCIARE L’IMMAGINE DI ISCHIA». «Il G7 dei ministri dell’Interno è una occasione d’oro per rilanciare dopo il terremoto l’immagine di Ischia come Isola sicura difatti se i ministri dell’Interno curano tutti gli aspetti legati alla sicurezza degli Stati la loro presenza è sinonimo di isola sicura. In questo senso è auspicabile una sinergia tra le amministrazioni e la cittadinanza per garantire una perfetta riuscita dell’evento. In tale ottica è buon senso chiudere le scuole di ogni ordine e grado per i 2 giorni dell’evento così da limitare il traffico veicolare. Eventuali timori legati a black block che potrebbero creare danni alle cose vanno considerati nella categoria dei rischi standard legati all’evento tuttavia la sicura visibilità che garantisce la kermesse giustifica ampiamente l’eventuale rischio black block».
CIRO FERRANDINO: «DUE GIORNI DI SACRIFICI? SONO ALTRE LE LIMITAZIONI CHE SPAVENTANO». «È un fatto che Ischia sia stata individuata come località di svolgimento del G7 dei Ministri degli Interni. E’ un momento storico particolare dove vi è costantemente la minaccia del terrorismo, l’avanzata silenziosa della criminalità organizzata che spesso invade i tessuti sani delle società e non ultimo vi è il problema dell’immigrazione che va affrontato tenendo conto delle vite umane che sono sacre; spesso bambini, uomini e donne scappano da paesi in guerra e l’Europa tutta deve farsi carico di tali situazioni e non lasciare ai soli paesi dell’area del Mediterraneo la questione. In genere credo che le riunioni del G7 debbano pensare agli ultimi e ai bisognosi della terra. Sulle limitazioni che subiremo, sono temporanee e superabili, è uno sforzo che ci richiedono. Mi spaventano le limitazioni durature in genere e i tagli dei nostri diritti avvenuti silenziosamente nel tempo e che attanagliano la nostra isola: tagli alla sanità, la inadeguatezza dei trasporti, le carenze delle strutture scolastiche, sportive ecc., dovremmo utilizzare le nostre energie per sensibilizzare le istituzioni a tutti i livelli, affinché ci ridiano quello che ci spetta di diritto e augurarci un’accelerazione in merito ai provvedimenti relativi al sisma che ha colpito Casamicciola Terme e Lacco Ameno. Sicuramente i concittadini faranno dei sacrifici e bisogna capire anche chi si lamenta».
CIRO PILATO: «FAVOREVOLE, MA PERCHÉ BLOCCARE UN PAESE INTERO?». «Personalmente sono favorevole al G7 ad Ischia, come dicevo giorni fa, se non fosse stato organizzato qui lo avrebbero fatto altrove e avremmo soltanto perso una grande occasione di visibilità. Non condivido il piano organizzativo e il posto, a mio avviso poteva essere fatto tutto esclusivamente sul castello aragonese ad esempio, andando a vincolare esclusivamente la zona del pontile, invece è stato bloccato un Comune intero».