POLITICAPRIMO PIANO

Bilancio e DUP, via libera a Ischia per Enzo e la sua maggioranza

Approvati entrambi i delicati punti inseriti all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri, col parere favorevole dei consiglieri di maggioranza e quello negativo del gruppo Per Ischia. Ma non sono mancati i momenti di “tensione”

Si è svolta ieri sera in prima convocazione la seduta del consiglio comunale di Ischia, che all’ordine del giorno aveva in particolare l’approvazione del bilancio, argomento solitamente molto spinoso e “spigoloso” per qualsiasi ente locale. Ad aprire le danze l’appello del segretario comunale Francesco Ciampi, reso complicato dalla promiscuità derivata dal fatto che alcuni consiglieri erano fisicamente presenti nella sala consiliare ed altri invece avevano deciso di partecipare invece da remoto. La presentazione del documento finanziario è stata affidata al sindaco Enzo Ferrandino che ha preso la parola relativamente al DUP che ha esordito in maniera decisa: “Siamo fortemente condizionati dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria che il mondo intero sta vivendo ed inevitabilmente anche noi finiamo per pagarne le conseguenze. Cosa diversa è invece l’aspetto legato agli investimenti, quello afferente la programmazione e lo sviluppo in un lungo periodo, e della spesa in conto capitale che in questa fase condizionata relativamente”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Avremo un doppio passo nei documenti che andremo a vagliare ed al termine dei quali il consiglio sarà chiamato ad esprimere il proprio voto. Partiamo dal bilancio di previsione, che di fatto rappresenta un consuntivo per undici-dodicesimi, visto che siamo arrivati ormai a novembre. Certo, programmeremo anche il 2021 e il 2022 ma si tratta di annualità che saranno inevitabilmente condizionati dalle scorie che si porterà dietro il covid. Non va dimenticato che c’è una contrazione fortissima nelle entrate dell’ente, entrate che in una realtà come la nostra sono inevitabilmente connesse alle dinamiche turistiche e ci stiamo accorgendo adesso che il settore dell’ospitalità è uno dei più colpiti a livello planetario. Abbiamo registrato un calo delle entrate della Tari, diminuiscono anche gli introiti dell’Imu per quanto riguarda le strutture alberghiere”. E poi, aggiunge ancora Enzo Ferrandino, c’è da fare i conti con una serie di incognite: “Va detto che il governo centrale concederà agli enti locali una serie di ristori per mancate entrate: penso al suolo pubblico, che è stato esentato da una serie di DPCM, non abbiamo ancora contezza dell’entità di questi ristori e lo stesso dicasi anche per la tassa di soggiorno e mancano come se non bastasse anche certezze sui tempi di erogazione di queste somme. Speriamo di avere notizie più certe entro la fine dell’anno solare in modo da rendere più preciso il prossimo documento finanziario. Che dire, mi auguro che almeno il 2022 possa essere il primo esercizio post emergenza covid…”.

Enzo Ferrandino ha poi voluto trattare anche la questione più delicata: “Il collegio dei revisori ha reso un parere che tende a fotografare il momento di difficoltà che stiamo vivendo, un parere dinanzi al quale bisogna formulare il nostro ringraziamento e apprezzamento anche perché l’obiettivo è quello di tratteggiare la strada per uscire da questa fase senza creare pregiudizio alcuno all’ente. Il collegio di fatto, dopo una attenta disamina dei conti dell’ente, termina dando dei consigli che devono essere recepiti e noi lo abbiamo fatto”. Il sindaco, in un’arringa davvero lunghissima, ha voluto rivendicare con orgoglio il lavoro dell’amministrazione capace tra l’altro di intercettare undici milioni di finanziamenti ed ha voluto ricordare che molte delle opere pubbliche non sono legate a progetti di fattibilità ma esecutivi e cantierabili e dunque già finanziati. Poi spazio al potenziamento delle strutture delle aree portuali, piantumazione di nuove aree verdi in particolare nelle pinete, insomma un excursus davvero a trecentosessanta gradi che non ha trascurato nulla, nemmeno i lavori che devono essere svolti in via Quercia, giusto per citare l’ultimo cantiere in ordine di tempo.

Quando Enzo Ferrandino ha esaurito il suo intervento fiume a prendere la parola è stato il consigliere di minoranza del gruppo Per Ischia, Gianluca Trani. “Voglio partire dal parere dei revisori dei conti – ha esordito – che trae come conclusione la revoca della delibera di approvazione del bilancio, in fondo parliamo di un preventivo che di fatto rappresenta un consuntivo. Iniziamo magari a mettere mano dalle società partecipate, cercando di capire chi paga e chi non paga. Ho come l’impressione che il Comune non ama riscuotere, ma spesso preferisce soprassedere. E così’ il risultato è stato quello di fare continue anticipazioni di cassa. E’ vero, sono consapevole che l’ente non abbia la bacchetta magica, ma bisogna prendere atto che nel corso degli anni non si è mai lavorato nell’ottica di recuperare crediti. Non è un caso che in passato a più riprese abbiamo espresso le nostre perplessità sull’operato della Genesis prima di affidarci ad un’altra società con il risultato di perdere ricorsi e dunque soldi. Non voglio essere malizioso, ma a un certo punto l’impressione è stata che si giocasse a non incassare. Al tirar delle somme, di certo dietro il parere dei revisori c’è anche una gestione poco oculata nel tempo”. Poi Trani ricorda che il gruppo politico di cui fa parte ha proposto una serie di emendamenti che guardavano in particolare al territorio, al sociale, al verde e più in generale alla sostenibilità.

Tra le “parti” si innesta poi un duro braccio di ferro sulla delibera da approvare, che sarebbe stata cambiata dal segretario comunale. Proprio Trani, ad esempio, polemizza sostenendo che il documento contenente la nuova proposta non sarebbe stata inviata ai consiglieri che dunque non hanno potuto prenderne visione. Il consiglio poi si ferma per dieci minuti (sulla carta, in realtà saranno trenta…) in attesa del parere dei revisori sugli emendamenti presentati: alcuni trovano accesso, altri no e finalmente. Si passa poi alle votazioni, prima sul DUP (documento unico di programmazione) poi sul bilancio con gli eventuali emendamenti. Il finale è scontato, col voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e quello contrario della minoranza. Su tutta la linea, o quasi, visto che il voto positivo della maggioranza arriva solo sull’emendamento n. 7, legato al car sharing, approvato all’unanimità.

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Foto Franco Trani

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