CRONACA

Bombole, pannolini e “sfraucatura”. Via Terone è una discarica

I residenti della strada ubicata nella zona del Vatoliere a Barano non ci stanno e si rivolgono alle istituzioni alzando la voce: «Siamo stanchi, servono le telecamere»

La piaga dell’abbandono selvaggio dei rifiuti continua ad affliggere via Terone Vatoliere.  Il sentiero che congiunge la frazione del Vatoliere alla chiesa dello Schiappone è tormentato sistematicamente da ogni genere di immondizia. Rifiuti speciali e sacchetti adagiati,  fuori orario, a poca distanza dalle abitazioni sporcano quel paesaggio di parracine, e macchia mediterranea tanto ricercato dagli escursionisti. 

C’è un po’ di tutto sul ciglio dell’itinerario di via Terone Vatoliere  percorso quotidianamente da esploratori – solitari o in gruppo – animati dalla ricerca delle meraviglie paesaggistiche di Barano che pure insistono in zona, nonostante l’attività umana (anzi, “dis-umana”) di chi ha perso il rispetto per il territorio in cui vive . 

Giganteschi frigoriferi, vecchie televisioni, sedie di plastica, vettovaglie e qualsiasi altra cosa venga periodicamente sfrattato dalle cantine di chi abita nelle vicinanze viene abbandonata in via Terone Vatoliere. (o in via Chiummanella, lontano da occhi indiscreti).

C’è persino chi abbandona pannolini – dando più di un elemento per essere individuato – lasciati in strada anche quando il camioncino dei rifiuti è assente, alla mercè delle intemperie, proprio a pochi metri dalle case dei residenti che ormai esasperati dal letamaio quotidiano che viene sparpagliato da cani e piogge, si chiedono per quanto ancora debbano subire la giornaliera umiliazione di una strada ridotta a una discarica. E pensare che proprio queste zone sono consigliate del Cai, Club Alpino Italiano, per fare escursionismo e trekking.

Soluzioni? Sperare nella svolta eco-friendly degli inguaribili zozzoni per auto redenzione è pura utopia. Non rimane che l’installazione delle telecamere, invocate a gran voce dagli abitanti della zona, ormai stanchi di dover raccogliere l’immondizia altrui, con tutte le norme anti-Covid che se ne vanno bellamente a farsi benedire. Già negli anni passati, l’occhio digitale aveva intimorito i più refrattari alle più basilari regole di convivenza ad abbandonare rifiuti in ogni dove. Oggi per individuare chi si rende colpevole di inciviltà o dei ben più gravi reati ambientali è necessario nuovamente all’occhio del Grande Fratello, soluzioni alternative non se ne vedono, a meno che non ci si voglia arrendere a un’isola sempre più brutta e sporca e sempre più lontana da Capri e Procida, dove la cura del territorio si fa anno dopo anno sempre più scopo di vita di un’intera comunità. 

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Foto Barano Notizie

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