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Campagnano, i “rimedi” del Comune: un ponte per consentire il passaggio alle auto

di Gennaro Savio

 

La mancata messa in sicurezza da tre anni a questa parte di via Campagnano rappresenta solo una delle tante vergogne politiche e amministrative di cui negli ultimi dieci anni si è resa responsabile l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Giosi Ferrandino giunta finalmente al capolinea di un percorso amministrativo che si è rivelato disastroso per Ischia e gli ischitani visto lo stato di abbandono in cui versa il Paese. Si tratta di una vergogna che l’altro ieri ha provocato l’ennesima chiusura al traffico veicolare di questa strada a causa di un nuovo smottamento che si è verificato nei giorni scorsi. Smottamento che non si sarebbe registrato se l’Amministrazione comunale dal 2014 ad oggi oltre ad individuare celermente le cause del cedimento del selciato, si fosse degnata di mettere in sicurezza il muraglione prospiciente. Ebbene, visto che siamo ormai in prossimità della campagna elettorale e qui i cittadini di via Campagnano sono letteralmente inviperiti per essere stati totalmente abbandonati dalla pubblica amministrazione, Ferrandino e amici hanno cercato di correre rapidamente ai ripari e in queste ore per riaprire la strada al traffico veicolare, hanno provveduto a realizzare un “ponte” costituito da travi e tavole di legno.

Quello messo in atto dall’Amministrazione comunale di Ischia è l’ennesimo intervento tampone che ancora una volta non risolve il problema. Si tratta di un intervento che lascia dubbiosi alcuni residenti che ci hanno contattato riferendoci anche che alcune macchine con la carrozzeria anteriore più bassa toccano la pedana e che quindi non possono passare. Altri, invece, oltre ad essersi dichiarati scettici circa la tenuta della pedana stessa, chiedono con forza, e giustamente, l’immediata messa in sicurezza del costone prospiciente a cui l’Amministrazione comunale avrebbe dovuto provvedere già da tre anni a questa parte. Sul posto era presente anche l’Assessore ischitano Paolo Ferrandino il quale ci ha detto che a questo punto finalmente ci si deciderebbe a mettere in essere un intervento definitivo di messa in sicurezza. Paolo Ferrandino, tra l’altro, ci ha chiaramente detto che in attesa dell’inizio dei lavori si stanno ancora cercando le cause degli smottamenti per individuare  eventuali responsabilità. Ma come è possibile che in tre anni non si sia giunti ad una conclusione circa cause ed eventuali responsabilità? Cosa è stato fatto per venirne a conoscenza in tutto questo tempo? E nel frattempo che si accertino cause ed eventuali responsabilità, cosa facciamo? Aspettiamo inermi che crolli la strada con tutti i rischi e i pericoli che potrebbero derivarne per i residenti? E’ come se un medico dinanzi ad un paziente in fin di vita anziché intubarlo e prestargli le cure del caso, aspettasse di conoscere prima di sapere chi eventualmente lo avrebbe ridotto in quello stato. Con il risultato di una morte certa dell’ammalato. E mentre il PCIM-L guidato da Domenico Savio già firmatario in merito di un esposto inviato anche al Prefetto di Napoli continuerà a tenere alta l’attenzione politica e mediatica sulle problematiche di via Campagnano a cui l’Amministrazione da anni non garantisce neppure la pulizia, quello che ci sentiamo di consigliare ai residenti della zona è di battersi, oggi più che mai, affinché l’Amministrazione in carica metta la loro strada immediatamente in sicurezza. E noi continueremo a stare al loro fianco.

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