“L’iter amministrativo per l’area marina protetta di Capri sta proseguendo, spero sempre più celermente. Ho sempre sostenuto che fosse importante istituirla per tutelare un patrimonio ambientale di notevole interesse. Perché la tutela non è un vincolo, ma un valore aggiunto: ambiente e sviluppo, infatti, vanno di pari passo e il riconoscimento come area marina protetta non può che portare ricchezza all’economia del territorio, a un territorio già di per sé valorizzato dal turismo ma che può essere ancora di più valorizzato con un turismo sostenibile, attento alla natura. Proprio per questo abbiamo destinato 500 mila euro nel 2020 all’area marina protetta di Capri, che facevano parte di uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro per altre aree marine protette in corso di istituzione (Capo Spartivento, Isola San Pietro in Sardegna e Costa di Maratea in Basilicata).
Il ministro Sergio Costa: «Ho sempre sostenuto che fosse importante istituirla per tutelare un patrimonio ambientale di notevole interesse. Perché la tutela non è un vincolo, ma un valore aggiunto»
Sono convinto che insieme agli enti locali, alle associazioni, al mondo della pesca e a tutti i soggetti coinvolti si debba costruire un percorso condiviso per tutelare uno dei gioielli naturalistici del nostro Paese. Sono sicuro che sarà così. Per il bene della nostra terra”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
soldi buttati per alimentare un’altro carrozzone di parassiti
A mio parere lei si sbaglia!
Da quando è stata creata l’area protetta a Punta Campanella, il mare si è ripopolato e quel tratto di costa è un gioiello per la penisola sorrentina.
E poi con tutti i soldi che si sprecano per le cose più inutili, vale la pena fare questo tentativo…