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Casamicciola, il consiglio comunale approva il rendiconto tra la “maretta”

Passa il documento contabile ma la seduta è stata caratterizzata da alcune divergenze tra Nunzia Piro e il segretario comunale su debiti fuori bilancio. Per la minoranza assenti Ferrandino, Barbieri e la Cimmino

Quello che si annunciava come  un consiglio  comunale tutto sommato ordinario, teso ad approvare documenti contabili per rispettare le scadenze imposte dalla legge, si è rivelato invece un consesso piuttosto accidentato, con diverse scintille anche all’interno della maggioranza casamicciolese, al punto che, in sostanza, l’approvazione di una buona metà dell’ordine del giorno è stata rinviata a una prossima seduta, da convocarsi a strettissimo giro. La maggioranza tuttavia porta a casa l’approvazione del rendiconto di gestione 2018, votato in maniera compatta dalla compagine guidata da Castagna. Ma andiamo con ordine. Il consiglio comunale è iniziato verso le 18.30 negli spazi sempre più angusti dell’ex Capricho, con una temperatura equatoriale vanamente contrastata da un paio di ventilatori al punto da far ritornare alla mente il buon Sandro Ciotti quando nelle sue radiocronache dai campi di calcio della Serie A parlava di “ventilazione inapprezzabile”. Assenti Arnaldo Ferrandino, Ignazio Barbieri e Loredana Cimmino, che hanno lasciato al solo Luigi Mennella il ruolo di rappresentante dell’opposizione. L’architetto non ha comunque deluso le aspettative, e pur con uno stile insolitamente trattenuto ha in ogni caso garantito la consueta dialettica consiliare.

RENDICONTO 2018

Il primo punto riguardava l’approvazione del rendiconto di gestione,comprendente l’esame del conto di bilancio, stato patrimoniale e conto economico per l’esercizio finanziario 2018 e i relativi allegati. A una breve sintesi del sindaco, ha fatto eco il dissenso del consigliere Mennella, adombrando addirittura ipotesi di falso in bilancio, a dispetto della scontata approvazione.

Mennella ha proposto al segretario di allegare un documento protocollato (n. 7654), consistente in una nota corte dei Conti, e chiedendo di approfondire il discorso sulle due società partecipate del Comune, a partire da una serie di documenti per il controllo analogo. L’architetto anche stavolta ha chiesto la testa dell’avvocato Mario Lettieri, attuale amministratore dell’Amca. Primo momento di tensione quando il Presidente del Consiglio comunale Nunzia Piro ha invitato Mennella a concludere: quest’ultimo, quasi interdetto, con molto “understatement” nell’annunciare voto negativo ha ribadito che questo documento contabile, una volta approvato, conferirà pesanti responsabilità ai componenti del consiglio, viste le presunte opacità riscontrate. Il presidente Piro ha disposto per il prossimo consiglio di avviare il controllo analogo per le partecipate, con atti e relazioni a disposizione di tutti i consiglieri. Da parte sua, l’assessore Fenina Senese ha annunciato il suo voto favorevole, alla luce del parere positivo dei revisori. In ogni caso secondo Mennella l’assenza di Barbieri e Cimmino ha impedito di conoscere il parere di due dei principali artefici del documento, lanciando una stoccata ai due convitati di pietra e al loro cambio di squadra alla vigilia delle elezioni.

L’architetto ha anche lanciato un avvertimento, senza fare nomi, circa presunte incompatibilità di alcuni dei consiglieri di maggioranza che potrebbero innescare indagini da parte della Corte dei Conti e della magistratura ordinaria. La cosa ha indotto il Presidente del consiglio a disporre una sospensione di dieci minuti, poi allungatasi a mezz’ora, ma il documento contabile è stato comunque approvato.

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                                         NOMINA DELLE COMMISSIONI

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Dopo la pausa si è passati a discutere la nomina dei componenti della Commissione comunale per la Toponomastica. Al termine delle operazioni di voto, sono risultati eletti Camilla Conte con cinque voti, Ambrogio Mattera con quattro e Giuseppe Zabatta con uno.  Altra votazione, per i componenti della Commissione per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari. Ciro Frallicciardi con 9 voti e Luigi Mennella con un voto, sono stati i due eletti.

DEBITI FUORI BILANCIO

Il quarto punto era dedicato al riconoscimento del debito derivante da un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo, il n.1390 del 22 febbraio 2019, della sezione imprese del Tribunale di Napoli, con l’approvazione del relativo atto di transazione, ma la discussione è stata temporaneamente sospesa vista la mancanza di un documento, che gli uffici si sono impegnati a preparare. Spazio quindi al riconoscimento di una serie di altri debiti fuori bilancio derivanti da provvedimenti giurisdizionali. Il segretario comunale ha illustrato l’origine di tali passività. Molto argomentata la contrarietà di Mennella, ma alla fine si è giunti all’approvazione col solito computo di nove a uno.

VARIAZIONI DI BILANCIO

Il sesto punto riguarda la variazione di bilancio per i contributi e finanziamenti della Città Metropolitana di Napoli, della Giunta Regionale della Campania e del Commissario Delegato. Il sindaco Castagna ha spiegato che si trattava di inserire alcune poste di entrata e uscita nel bilancio, molte delle quali relative ad alcuni interventi di somma urgenza post sisma. Il consigliere Mennella, pur non trovando nulla da eccepire dal punto di vista tecnico, ha dichiarato di ritenere non esaustiva la documentazione visto che ci sono in ballo milioni di euro, insufficienza che non consentirebbe ai singoli consiglieri di avere adeguata contezza delle variazioni in questione. Anche in questo caso è comunque arrivata l’approvazione.

“SCINTILLE” TRA NUNZIA PIRO E IL SEGRETARIO

Si è poi tornati a discutere della proposta di delibera per il precedente decreto ingiuntivo, per un importo di oltre 46mila euro. Sul punto, il presidente del Consiglio Nunzia Piro ha annunciato voto negativo sulla proposta di transazione per 29mila euro, scatenando la reazione del Segretario comunale, il quale ha spiegato la sostanziale inopportunità di un’opposizione al decreto, che avrebbe probabilmente aumentato il credito già individuato. Subito dopo, il segretario ha spiegato che la proposta di delibera sarà inviata alla Corte dei Conti, per poi lanciare una stoccata dicendo che a volte “l’eccesso di la prudenza è sinonimo di colpevole inerzia”. In sostanza, secondo l’avvocato Nunzia Piro si sarebbe dovuta fare opposizione,cosa che secondo il segretario non era possibile.

Dopo una lunga discussione, viste le divergenze in ato, il sindaco ha proposto di nominare un avvocato per ottenere un parere sulla questione, cosa che ha provocato nuovamente la determinata reazione del segretario: «La interpreto come un atto di sfiducia verso il responsabile del contenzioso. Ne terrò conto». Castagna ha gettato acqua sul fuoco, spiegando che comunque un nuovo consiglio si svolgerà entro il 31 luglio, con il parere del legale sulla questione; il capogruppo di maggioranza Ciro Frallicciardi ha specificato che la maggioranza era pronta a votare immediatamente il documento redatto dal segretario Testa, proprio per la incondizionata fiducia che la compagine nutre verso il responsabile del contenzioso, ma l’insorgere di opinioni contrastanti ha indotto a chiedere un parere legale, proprio a supporto della proposta di delibera del segretario.

RINVII VARI

Qualche attrito tra l’assessore al bilancio e il presidente del consiglio ha fatto da preludio all’approvazione del rinvio così come è stata rinviata, per approfondimenti, l’approvazione dell’appendice al contratto con la Soget spa, redatta lo scorso 18 aprile, in riferimento al contratto stipulato il 15 dicembre 2017. Stessa sorte per l’ottavo punto, riguardante la determinazione del consiglio in materia di rateizzo dei costi di costruzione, oneri di urbanizzazione indennità paesaggistica nonché in materia di diritti di istruttoria per i condoni edilizi ai sensi della legge 47/85, 724/94 e 326/2003, vista la mancanza del parere del revisore dei conti.

Il penultimo argomento in agenda prevede l’approvazione del nuovo regolamento di contabilità, ma anche questo è stato rimandato per la mancanza della comparazione dei due testi.

Infine, l’assemblea ha esaminato la proposta di aumento del compenso dei componenti dell’organo di revisione economico-finanziaria, ai sensi del decreto interministeriale del 21 dicembre 2018. Il Presidente del consiglio ha espresso perplessità su tale aumento, nonostante siano rimasti immutati i compiti e le incombenze. Contestata anche la retroattività al gennaio scorso dell’aumento. Parere contrario anche dall’architetto Mennella, che ha invocato il controllo dell’Anac e della Corte dei Conti. Il sindaco invece ha spiegato che la mole di lavoro giustifica l’aumento proposto, e ha incontrato favore anche la proposta di rendere valida la modifica del compenso a “far data odierna”. Tuttavia si è innescata una discussione sulla validità del parere di regolarità tecnica (nessun problema per quello contabile), e allora, vista la necessità di convocare a brevissimo termine un nuovo consiglio, anche l’approvazione di tale punto all’ordine del giorno è stata rinviata: erano ormai le 21 quando il consiglio è stato dichiarato concluso.

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