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Casamicciola, in consiglio “scintille” sul futuro del porto

L’approdo turistico al centro di un botta e risposta ieri mattina tra il sindaco Giosi Ferrandino ed il consigliere di minoranza Giovan Battista Castagna, cui non piace la linea di indirizzo dell’amministrazione che intende riprendere la concessione dell’intero specchio acqueo per poi cedere il 49% delle quote di Marina di Casamicciola ad un socio privato, che azzererebbe l’attuale passività

Doveva essere un tranquillo consiglio comunale di fine anno, invece la seduta di civico consesso svoltasi ieri mattina a Casamicciola è andata ben oltre i pochi minuti di orologio come i più ottimisti avevano pronosticato. Il futuro di Marina di Casamicciola e nello specifico dell’approdo diportistico della cittadina termale hanno indotto il sindaco Giosi Ferrandino a spiegare nel dettaglio le strategie e la linea di indirizzo dell’amministrazione comunale e dall’altra il consigliere di minoranza Giovan Battista Castagna che rispetto al passato ha avuto un atteggiamento decisamente meno remissivo e morbido passando al contrattacco ed accusando senza mezzi termini il primo cittadino e la sua maggioranza. La proposta di delibera che si è trasformata nel pomo della discordia aveva il seguente oggetto: “Indirizzi sulla futura gestione degli specchi acquei del porto di Casamicciola Terme di cui aalla concessione demaniale 21 del 2 aprile 2008 ai sensi dell’art. 105 del D.L. N. 112 del 31 maggio 1998 e della Legge Regionale n. 5 del 29 giugno 2023 e comunque degli ulteriori specchi acquei attualmente adibiti a portualità turistica. Presa d’atto proroga al 31 dicembre 2024. Modifica Statuto della Società Marina di Casamicciola srl in liquidazione”.

E adesso, cercando di non tediare troppo il lettore cerchiamo di spiegare cosa è successo. Giosi Ferrandino ha spiegato che attualmente l’intero specchio acqueo destinato al diporto è controllato in parte da Marina di Casamicciola e dunque dal Comune (lo ricordiamo, socio unico della partecipata) e in parte da Cala degli Aragonesi. L’ente di via Salvatore Girardi, per espressa volontà dell’amministrazione, intende a concessione del privato scaduta rientrare in possesso dell’intera area a disposizione: ecco perché Giosi parla di tornare a detenere il 100 per cento. A questo punto è intenzione del Comune coinvolgere nella gestione un socio privato che andrebbe a detenere il 49 per cento delle quote ovviamente con una gara europea come sancito dalle normative vigenti. Nel bando ci sarebbe una clausola non da poco, quella che prevede una fee d’ingresso superiore al milione di euro, che consentirebbe di azzerare i debiti di Marina di Casamicciola e riportare così in bonis la partecipata. Al Comune, a conti, fatti resterebbe lo stesso “patrimonio” attuale, ossia “il 50 per cento del 100 per cento rispetto all’attuale 50 per cento” per voler utilizzare la stessa espressione utilizzata dal sindaco per rendere il concetto nella maniera più semplice possibile.

GB non usa mezzi termini: «Vi state vendendo il porto, questo è». Il primo cittadino non ci sta: «Operazione virtuosa, il Comune non perderà nulla, anzi: piuttosto ci si preoccupasse del modo con cui è stata fin qui gestita l’azienda»

Ma quando ha preso la parola Giovan Battista Castagna le sue parole sono state di ben altro tenore: “Credo che si possano trarre tranquillamente le conclusioni dinanzi a quello che vuol mettere in atto l’amministrazione: vi state vendendo il porto, e pure per pochi spiccioli. Tra l’altro, mi sia consentito, ci si trova dinanzi ad una proposta di delibera davvero discutibile che nel suo stesso testo si contraddice più volte. Nel 2014 Marina di Casamicciola aveva ben tre milioni di euro ed oltre ai conti correnti gli avevano pignorato pure il gommone, ma non abbiamo venduto né ceduto quote. Chiamatelo indirizzo politico o come vi pare ma qui si sta facendo la stessa cosa successa nel 1992”. Dal canto suo Giosi Ferrandino ha voluto ribadire con forza la virtuosità dell’iniziativa dell’amministrazione ed ha rincarato la dose in clima tutt’altro che natalizio: “Qualcuno evidentemente fa finta di non capire ma il nostro ragionamento è chiaro e semplice. Poi, per cortesia, non fatemi sfilare la ‘corona’. La situazione in cui versa Marina di Casamicciola è frutto di una oggettiva malagestio, voglio ricordarvi che è in corso una delicata attività di indagine da parte della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Quando determinati atti e fatti saranno desecretati li renderò pubblici alla stampa ed alla cittadinanza in modo che ciascuno abbia un quadro completo ed esaustivo su quanto è successo all’interno della società fino a qualche tempo fa”. Il botta e risposta tra i due è andato avanti e su richiesta di Giovan Battista Castagna al segretario comunale Simona Accomando è toccato l’onere di leggere per intero la proposta di delibera, poi dopo qualche altro battibecco è arrivato il momento del redde rationem e cioè della votazione. Favorevoli i consiglieri di maggioranza (assenti alla seduta Giovanni Barile e Loredana Cimmino), stavolta non astenuti ma contrari Giovan Battista Castagna e Peppe Silvitelli (con Stani Senese che per improrogabili impegni personali aveva lasciato in anticipo la sala consiliare). Alla fine il rompete le righe e l’appuntamento al 2024, tra strette di mano ed auguri al termine di un consiglio comunale che forse per la prima volta dal suo insediamento datato 2023 ha regalato qualche spunto e sussulto degno di nota. Evidentemente un minimo di contraddittorio abita ancora da queste parti. Amen.

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