ISCHIA. La richiesta di pignoramento di parte dello stipendio gli era costato anche l’avvio di un procedimento disciplinare, dal momento che il soggetto in questione è un appartenente alle forze dell’ordine. Ma fortunatamente un cittadino ischitano, rappresentato dall’avv. Vito Mazzella, è riuscito a far valere le sue ragioni dinanzi al giudice Mario Ciccarelli. Quel pignoramento, infatti, non gli era mai stato notificato e dunque non c’erano i presupposti per metterlo in atto.
Il magistrato nel suo dispositivo “sospende l’esecuzione e condanna la parte opposta al pagamento delle spese”. L’istanza del ricorrente è stata ritenuta accoglibile per i motivi che vengono spiegati così: “Invero, a fronte dei motivi di opposizione sub nn 1 e 6 (difetto di notifica dell’atto di pignoramento, difetto di notifica degli atti presupposti) la parte opposta, pur regolarmente costituita, non ha fornito la prova di aver provveduto a rendere edotta la controparte degli atti prodromici all’esecuzione. In particolare non è stata allegata la notifica dell’atto di pignoramento in favore del debitore, risultando dalla documentazione allegata in atti la sola notificazione in favore del terzo, né quella relativa all’intimazione di pagamento”. Insomma, senza notifica lo stipendio non si tocca…
