CULTURA & SOCIETA'

Chiese dedicate all’Assunta: Cattedrale a Lacco Ameno, Testaccio e Barano

“Risplende la Regina, Signore, alla tua destra” (Salmo 44)

La Chiesa del Vescovo, la Cattedrale, è dedicata all’Assunta (le foto dello scrivente). Un tempo costruita nel 1301 era sul Castello, ma fu distrutta nel 1809 dai cannoni inglesi il 21 e 22 giugno avversari dei francesi con Gioacchino Murat cognato di Napoleone Bonaparte. Sul Castello a Ischia Ponte si notano i ruderi del combattimento e alcune palle di cannone conservate all’esterno del palazzo Scoti dirimpetto sulla collina di Soronzano. Ma la permanenza degli inglesi sull’isola è breve perché il 26 luglio essi rientrano in Sicilia e Malta, in conseguenza della battaglia di Wagram (presso Vienna) che vede Napoleone vincitore sull’esercito austriaco.

Ecco allora sulla via Luigi Mazzella la lunga cancellata che cinge l’antica Cattedrale dedicata alla Madonna della Scala, poi dell’Assunta nel 1810 col passaggio obbligato dal Castello, come in fondo alla navata destra il Santuario della Libera il cui dipinto trecentesco su tavola proviene appunto dal Castello, terra dei Calosirto (cioè San Giovan Giuseppe della Croce). A LACCO Ameno la Congrega di S. Maria Assunta in Cielo sorge in Piazza Rosario e la bolla con la quale il Vescovo d’Ischia mons. Girolamo Rocca (completò l’acquedotto aragonese che convogliava l’acqua della sorgente Buceto a Ischia Ponte) ne sancisce lo statuto è del 10 gennaio 1684. Una lapide ricorda: “A conclusione dell’anno mariano 1987 – 1988 Mons. Antonio Pagano Vescovo d’Ischia ha solennemente deposto sul capo della venerata immagine di Maria SS. Assunta in Cielo una regale corona ed un diadema di stelle segno tangibile della devozione dei fedeli del comune di Lacco Ameno”. Lavori di rifacimento del campanile e della facciata, con la rifusione della campana grande (delle tre) in bronzo del 1866 che porta incisa la seguente dedica: “Maria terminato il corso della vita terrena fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo – Il 15 agosto 1970/essendo Sommo Pontefice Paolo VI/Vescovo d’Ischia Dino Tomassini/il clero, le autorità e il popolo di Lacco Ameno/questa campana del 1866 rifusero/e consacrarono a Maria SS. Assunta in cielo – O Regina Trionfante/o dolcissima Madre di tutti gli uomini/noi vivamente ti preghiamo/volgi i tuoi occhi verso di noi, esuli/perché possiamo, per tua intercessione/arrivare alla beata patria”. E’ l’attuale aspetto della bellissima Chiesa con la sublime Statua dell’Assunta ricavata da un unico tronco di tiglio (prima metà del XVIII secolo).

Anche BARANO d’Ischia centro nella Chiesa di San Sebastiano espone sull’Altare maggiore la significativa tela (Scuola del celebre pittore Aldonso Di Spigna, XVIII secolo) della Madonna Assunta in Cielo. E anche la frazione di TESTACCIO, la più vicina ai Maronti, possiede una linda Chiesetta del ‘700 dedicata a Maria SS. Assunta e che lo scrivente salvò dal precario abbandono del privato e dell’Icona con i suoi servi giornalistici nella intensa corrispondenza col quotidiano “Il Mattino” (con la Torre aragonese; il Sudatorio; il pendìo pedonale Giorgio Corafà; gli storici Registri parrocchiali che il compianto Parroco Don Ubaldo Conte curava con passione; la Chiesetta del Rotaro da un disegno speculativo; il Torrione simbolo di Forìo: ne sono fiero!). Maria SS. Assunta è Immagine e Inizio della futura Chiesa escatologica: l’Assunzione di Maria è un dogma definito solennemente dal Venerabile Papa Pio XII il 1° novembre 1950 con la Costituzione apostolica “Munificentissimus Deus” (= MD). Esodo 20,12: “Onora tuo padre e tua madre”, dal momento che il nostro Redentore è Figlio di Maria, non poteva, come osservante perfettissimo della divina legge, non onorare, oltre l’Eterno Padre, anche la Madre, Piena di Grazia, che è il purissimo Sacrario ove Gesù, vero Dio e vero Uomo, prese dimora per opera dello Spirito Santo Dio. La nonna dello scrivente (come la sorella), originaria dell’umile Schiappone, si chiamava Assunta D’Acunto, sposa di nonno Pasquale Baldino di Cufa a Piedimonte nel comune di Barano d’Ischia. (continua)

*Pasquale Baldino – Responsabile diocesano Cenacoli Mariani MSM; docente Liceo; poeta; emerito ANC-Ass Naz Carabinieri (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)

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