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PARCHEGGIO SIENA & SCANDALO AMBIENTALE

DI ANTONIO LUBRANO

Foto di Giovan Giuseppe Lubrano

 

 

Le ultime dichiarazioni “rassicuranti” dell’avvocato Mario Santaroni sulla situazione “stagnante” dei  lavori al cantiere del costruendo complesso polifunzionale, meglio conosciuto con la denominazione più facile  di “Parcheggio della Siena”, di Via Pontano all’ingresso del Borgo antico, risalgono ad oltre un mese fa. Dichiarazioni  rilasciate presumibilmente con la calcolata  parvenza di indicazioni logiche sui tempi e le tecniche, per guadagnare settimane e mesi  di fronte all’opinione pubblica insofferente che chiedeva e chiede  spiegazioni per l’enorme  ritardo nella ultimazione dell’opera e tanto degrado causato alla zona, tra mare, abitazioni, attività commerciali e di ristorazione. Infatti Santaroni disse. “Innanzitutto, va ricordato che stiamo parlando di un’impresa estremamente difficile. Detto questo, devo anche precisare, continua Santaroni,  che mentre tanti si lamentano e vanno a cercare altrove, le cause dei propri mali, qua, chi paga per gli imprevisti, le difficoltà, i tempi che si prolungano, il lavoro che si aggiunge a quello programmato, sono solo io.”  “Qui il primo danneggiato sono io, continua l’avvocato, Qui ognuno osserva, commenta, sentenzia ma sono io che sto realizzando un’opera che ad Ischia non è stata mai realizzata e che ha i suoi rischi, i suoi tempi e soprattutto, i suoi imprevisti che, ovviamente hanno dei costi”  “L’acqua che si vede,  è acqua di mare che abbiamo immesso per sanare una situazione venutasi a creare d’improvviso. In pratica, durante l’esecuzione dei lavori abbiamo riscontrato un buco sul tappo di fondo che ha provocato il distacco di due colonne di cemento. Si può notare che le macchine sono state spostate sulla parte superiore. Ora bisogna passare alla riparazione, ma nel contempo, un altro imprevisto riguarda la macchina usata per le perforazioni che ha subito la rottura di un pezzo…”“Stiamo facendo iniezioni di cemento , afferma ancora Santaroni. Sono nove iniezioni  che vanno realizzate attorno alle colonne, poi si provvederà a togliere l’acqua che, lo ripeto, noi abbiamo fatto affluire, infatti attualmente siamo al livello del mare., poi si provvederà a completare il pavimento. Un’operazione non diversa da quella realizzata per tirare su l’auditorium che però scende su due piani e non su tre come il parcheggio”.“Dovremmo farcela al più presto. È questione di giorni, conclude l’avv. Santaroni Vorrei ricordare che questo non è il parcheggio del Jolly dove non c’è acqua, qui la situazione è molto più complessa. Si tenga conto che, sistemate queste ultime situazioni impreviste, tolta l’acqua che ognuno avrà visto, il proseguimento non dovrebbe essere difficile perché il parcheggio è un prefabbricato che va solo calato nello spazio definito. Tutto qui”. Volendo crederci, pare che domani mattina la finiremmo di tribolare e potremmo esser messi nella condizione di  usufruire del parcheggio bello e pronto, Ma disgraziatamente non è così. Alla protesta per ora ancora silenziosa, si aggiunge la rabbia che agita ciascun cittadino di Ischia Ponte e non solo per i tempi che si allungano inesorabilmente  e i disagi che diventano sempre più insopportabili. Si ha sentore in giro che tutto questo può portare a prese di posizioni nuove e decisamente drastiche da parte dei commercianti, professionisti e comuni cittadini della zona coinvolta. Si parla di sporgere formale denuncia nei confronti  dell’avvocato Mario Santaroni accusato di gestire un cantiere,  quello del parcheggio della Siena con lavori in corso  senza fine, privo tra l’atro di vere condizioni di sicurezza e con pochi operai e tecnici impiegati, sulla cui professionalità ed esperienza si comincia a nutrire qualche dubbio. La qual cosa, nel suo insieme ha  fino ad oggi provocato degrado dell’ambiente  e danni seri alle attività ed all’intera cittadinanza  di Ischia Ponte. che nella denuncia si  dichiarerebbe  parte lesa. C’è un gruppo di persone del Borgo e fuori di esso che al momento non intende uscire allo scoperto. Vuol mantenere l’anonimato, ma non per molto, anche se non è difficile capire di chi si tratta. Non faccio nomi per rispetto della riservatezza altrui. In ogni modo, se denunzia vi sarà contro Santaroni, si renderà necessaria la verifica dei reati addebitati al responsabile del Cantiere sotto accusa, Un fatto è certo: non se ne è può più. Si sarà costretti a vivere un’altra estate con gli identici disagi, fra terra e mare, dello scorso anno e di due anni fa. Il primo tratto di via Pontano che delimita il fossato ed il laghetto di nuovo in parte prosciugato, dalla parte del marciapiede, quasi per tutta la sua lunghezza è al limite della praticabilità per buche e cunette mai eliminate o quantomeno sistemate alla meglio.  Tutta l’area incriminata all’ingresso di via Seminario è un cattivo biglietto da visita per tutto il Centro Storico. Purtroppo non ci sono attenzioni e reazioni da parte  dell’Amministrazione Comunale in carica,  il cui interesse pare sia tutto rivolto esclusivamente  al parcheggio “Jolly” di via Alfredo De Luca a Porto d’Ischia in via di ultimazione. Per il quale il Sindaco Enzo Ferrandino, compiaciuto e contento  per la positività della sitazione ha dichiarato sulla sua pagina Fcebook: “”Enormi palloni -azzurro “Napoli”- ricolmi di acqua distesi lungo il tetto portante del parcheggio, sensori di precisione pronti a percepire la millimetrica flessione del solaio: sono le attrezzature sofisticate che in queste ore sono in uso presso il parcheggio di Via Alfredo de Luca per collaudare staticamente la struttura realizzata. Siamo in dirittura d’arrivo. Questa è la politica che ci piace!”. E piace anche a noi Caro Sindaco. Ma con  il parcheggio della Siena, anche se struttura privata, come la mettiamo ? Può un cantiere, di interesse anche pubblico alle porte di Ischia Ponte, essere  lasciato nello stato indecente  in cui realmente si trova, sotto gli occhi stravolti di ischitani e turisti ? Certamente no. Le spiegazioni di Santaroni non convincono più nessuno. Qui urge ora prendere provvedimenti forti. Laddove non arriva più il privato, diventa compito delle istituzioni intervenire, Si faccia presto se non si vuole che il caso-Siesa degeneri ulteriormente

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                                                                                                  antoniolubrano1941@gmail.com

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