CRONACAPRIMO PIANO

Come in un film

Scene all’americana presso la caserma dei carabinieri di Ischia dove un napoletano è stato chiamato a riconoscere gli otto giovani che lo aggredirono a settembre 2022 all’esterno di un locale notturna. I responsabili del fatto di cronaca erano mescolati a dei giovani studenti delle superiori che avevano con loro una certa somiglianza. E adesso potrebbero arrivare misure cautelari

Come in un film, ma di quelli americani. Roba che non immagineresti mai di poter vedere dalle nostre parti ed infatti la vicenda di cui vi raccontiamo è decisamente inusuale e – a meno che non sia reiteratamente passata inosservata, ma ci sembra strano – rappresenta un qualcosa di tutt’altro che frequente sulla nostra isola. Protagonisti un giovane che a settembre dello scorso anno fu vittima di una violentissima aggressione perpetrata all’esterno di un locale notturno di Ischia, i suoi presunti “picchiatori” peraltro già deferiti all’autorità giudiziaria competente, i carabinieri della Compagnia di Ischia guidati dal cap. Tiziano Laganà ed una serie di figuranti convocati alla bisogna presso la caserma di via Casciaro. Tutto questo per mettere su il classico confronto all’americana tra chi ha subito pesanti conseguenze fisiche dall’aggressione patita e chi non ha esitato nel macchiarsi di un gesto tanto violento quanto gratuito e pericoloso.

Il singolare episodio di cui vi raccontiamo ha avuto luogo venerdì scorso ed aveva attinenza con la maxi identificazione per l’agguato al giovane napoletano. Ad essere citati e convocati sul posto otto giovani per ora identificati e denunciati grazie anche alla visione dei filmati di videosorveglianza di un’attività commerciale posta proprio sul tratto di strada dove è avvenuto il fattaccio. L’iter che è stato portato a compimento è quello della identificazione personale, previsto dall’articolo 361 del codice di procedura penale che spiega che “Quando è necessario per la immediata prosecuzione delle indagini, il pubblico ministero procede alla individuazione di persone, di cose o di quanto altro può essere oggetto di percezione sensoriale”. All’appuntamento erano presenti anche gli avvocati della parte lesa e degli otto indagati, che all’ingresso in caserma si sono trovati dinanzi agli occhi una scena davvero più unica che rara. Nel piazzale interno alla caserma, infatti, c’erano alcune decine di giovani che erano stati “convocati” da alcuni istituti superiori dell’isola d’Ischia. Una sorta di “casting” – se ci passate il termine improprio ma utile a rendere l’idea – perché l’intenzione dei militari dell’Arma era di mescolare ognuno degli otto giovani accusati di aggressione con ragazzi che quantomeno avessero una certa somiglianza. Questo anche per poter fornire un riscontro certo, indubitabile, o quantomeno difficilmente attaccabile del riconoscimento fatto dalla vittima dei fatti di cronaca di settembre 2022.

E il riconoscimento, dicevamo, si è svolto davvero all’americana. Da una parte del vetro la vittima, che a turno ha osservato dall’altra parte (senza che però potesse a sua volta essere visto) ognuno dei suoi aggressori mescolato a cinque studenti ovviamente estranei ai fatti contestati. Il risultato è che la posizione degli aggressori si aggrava, perché la vittima li ha riconosciuti tutti per mescolati tra giovani ragazzi. E a questo punto non si esclude che il pubblico ministero possa chiedere qualche misura cautelare al termine di un esame che altro non ha fatto che confermare la genuinità dell’indagine portata avanti sin da subito dai carabinieri.

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