LE OPINIONI

ERMANDO MENNELLA «Norma che tutela tutti, a partire dall’ospite»

«Il provvedimento va incontro alle richieste che Federalberghi sta facendo da anni  per combattere l’abusivismo. Non si tratta di combattere una forma di concorrenza. Piuttosto parliamo della necessità di tutela per tutti, a partire dal turista, che deve sapere dove va. Se qualcuno vuole fittare la propria abitazione anche solo per mezza giornata, deve sottostare alle regole che seguono tutti gli altri. La concorrenza è una cosa positiva, ma deve funzionare ad armi pari. Dunque il turista, se preferisce il soggiorno in un appartamento, lo deve poter fare a patto che il proprietario rispetti le leggi e paghi le imposte, come quella di soggiorno e quella sulla spazzatura, e dichiarare ciò che ricava, perché costituisce un guadagno. Il codice identificativo consente dunque a molti di mettersi in regola. Un ospite che sceglie un appartamento deve sapere con chi ha a che fare: è come quando si vuole acquistare un auto, e ovviamente si cerca di evitare di rivolgersi a un ricettatore. L’anno scorso ad agosto c’erano circa 1800 strutture sfitte sull’isola. L’imposta di soggiorno la pagano solo gli alberghi. Qualcosa non quadra: ci sono troppe finte residenze, molte cartelle della Tari non vengono pagate. Solo nel comune di Ischia ci sono 8800 appartamenti che pagano 1,90 euro al metro quadrato, e si fittano addirittura a 10-15mila euro al mese. D’ora in poi, chi vorrà pubblicizzare il proprio appartamento, potrà farlo in maniera limpida e trasparente, riconosciuto ufficialmente, con l’obbligo di comunicazione e di versamento dell’imposta di soggiorno. Finora il sistema era “drogato” dalle troppe strutture fantasma, che permettevano di ospitare in occasione dei ponti e dei weekend ben 52mila persone sull’isola d’Ischia, con 6mila posti letto in albergo. Una discrasia enorme. Dunque, chi si mette in regola non dovrà minimamente preoccuparsi. Naturalmente, tale norma non è la panacea per tutti i mali, ma almeno da domani chi è senza codice non potrà  usufruire delle piattaforme di intermediazione. Con l’obbligo del censimento, l’ospite finalmente sa che verrà accolto  in una struttura che rispetta almeno gli standard minimi previsti dalla legge».

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