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Alluvione Casamicciola, in quattro rinviati a giudizio

Di Francesco Ferrandino

ISCHIA. Ieri mattina il giudice dell’udienza preliminare Vincenzo Alabiso ha ripreso la trattazione dei due procedimenti, l’uno relativo all’alluvione di Casamicciola dell’autunno 2009, l’altro riguardante la frana di Cartaromana nel 2013, che vedono coinvolti l’attuale sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, il dirigente dell’ufficio tecnico dello stesso comune, l’architetto Silvano Arcamone e, per quanto riguarda l’episodio casamicciolese, l’ex sindaco Vincenzo D’Ambrosio e  Simone Verde. Un’udienza preliminare dalla durata decisamente anomala: quasi un anno, costellato da più di un differimento, e che si è conclusa, almeno per quanto riguarda l’episodio dell’alluvione nel comune termale, con il rinvio a giudizio dei quattro imputati. Il Gup ha annunciato che si sarebbe ritirato in camera di consiglio, e dopo alcune ore, intorno alle 14:30, ha dato lettura del dispositivo, fissando l’udienza per il prossimo 15 giugno. Il complesso procedimento per cui è stato disposto il rinvio a giudizio, come detto, riguarda il disastroso evento che nel novembre 2009 devastò il comune di Casamicciola, nell’ambito del quale il pubblico ministero Fabiana Magnetta chiese il rinvio a giudizio per  i quattro imputati. Oltre all’accusa di omicidio colposo della giovane Anna De Felice, annegata nei pressi del Pio Monte, il pm aveva contestato anche quelle di disastro e frana colposi, in relazione l’utilizzo dei fondi regionali per la bonifica degli alvei destinati ad accogliere le acque piovane.

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