CRONACAPRIMO PIANO

Cuoco spacciatore, convalidato l’arresto del minore foriano

Secondo il Gip, il 17enne foriano finito in manette con l’accusa di spaccio di stupefacenti dovrà essere collocato in una comunità di recupero. La difesa, sostenuta dall’avvocato Giuseppe Di Meglio, è già orientata a ricorrere al Riesame

È stato convalidato l’arresto del 17enne foriano arrestato dai Carabinieri di Ischia con l’accusa di spaccio di stupefacenti. Il Gip dottoressa Rossella Bertolani ha disposto che il ragazzo venga posto in una comunità, vista la cospicua quantità complessiva di sostanza che i militari avevano rinvenuto durante le fasi dell’arresto. Non è ancora stata disposta quale sarà la comunità destinata ad accogliere il giovane, ma il suo difensore di fiducia, l’avvocato Giuseppe Di Meglio, è già orientato a impugnare il provvedimento dinanzi al Tribunale del Riesame, ritenendo eccessiva la misura per quello che, fino a prova contraria, è il primo episodio che vede coinvolto il ragazzo, per sostanze diverse da quelle cosiddette “pesanti”. In tale contesto, secondo la difesa sarebbe sproporzionato, oltre che di incerta efficacia, disporre la collocazione in comunità per avviarne il recupero psicologico e sociale. Di qui la determinazione a inoltrare quanto prima il ricorso al Riesame.

Come si ricorderà, l’operazione che aveva portato all’arresto ha visto protagonisti i carabinieri della Stazione di Forio, guidati dal capitano Angelo Pio Mitrione e coordinati dal luogotenente CS Salvatore Soriente, che nella notte tra giovedì e venerdì hanno finalizzato un’articolata attività d’indagine. In quelle ore, i militari vedevano giungere nel parcheggio di un ristorante pizzeria un giovane. Dopo pochi minuti gli si avvicinava un altro ragazzo che indossava una divisa da cuoco. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto una somma di denaro dal suo dirimpettaio, si dirigeva verso un Piaggio Ape 50 di colore verde dal quale prelevava un involucro in cellophane trasparente, che poi cedeva evidentemente in cambio dei soldi che gli erano stati consegnati. A quel punto gli uomini guidati dal capitano Mitrione entravano in azione e bloccavano immediatamente il giovane acquirente, trovandolo in possesso del predetto involucro al cui interno si trovavano 3.4 grammi di hashish. Contemporaneamente veniva fermato anche il cuoco, 17enne incensurato, che veniva trovato con addosso sessanta euro, frutto dell’avvenuta cessione. A quel punto la perquisizione veniva estesa all’Ape 50 ed al domicilio del minore, dove veniva rinvenuto vario materiale da confezionamento, involucri in cellophane intrisi di hashish, un tritaerba e l’ulteriore somma totale di 565 euro in banconote di vario taglio. La perquisizione proseguiva all’interno del ristorante in cui il ragazzo lavorava dal momento che lo stesso aveva ammesso che nel locale custodiva un quantitativo di droga, precisamente nel suo armadietto metallico ma al momento del controllo all’interno dello stesso non c’era incredibilmente nulla.

Era stato un collega sedicenne, consapevole che fosse in atto un’operazione dei carabinieri nei confronti del suo amico, a sottrarre la droga dall’armadietto per evitare che le forze dell’ordine potessero trovarla, ma poi egli stesso aveva indicato il luogo dell’occultamento: la sostanza stupefacente era in una piccola buca coperta da alcune pietre in un bosco nel Comune di Casamicciola Terme. I militari, giunti sul posto, recuperavano gli ulteriori 232 grammi di hashish suddivisi in due panetti e vari frammenti.

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