ISCHIA. “Torniamo ad essere l’isola verde”. Con queste parole Francesco Mazzella ischitano trasferito a Londra ci parla della mobilità sull’isola. Francesco è tornato sull’isola grazie all’azienda per cui lavora: Pedego. Si tratta di un’azienda di biciclette elettriche. Per tutto il weekend l’azienda californiana ha esposto le proprie bici nelle piazze di Lacco Ameno, Casamicciola e Ischia. “Per noi – ha detto Francesco Mazzella – il concetto di pedalata assistita un vero e proprio stile di vita. La realtà isolana è particolare, poichè Ischia non è un’isola pianeggiante e la scelta di acquistare una bicicletta di qualità era per pochi e prevalentemente per gli sportivi. Oggi, Pedego Ischia, vanta centinaia di biciclette vendute e sempre più persone che si avvicinano alla scelta ecologica dei nostri prodotti. Fin dall’inizio, Pedego è stata determinata nel voler creare una gamma di biciclette elettriche come non esistevano fino ad allora”.
“Da ischitano – ha detto ancora Francesco Mazzella – vengo sull’isola solo per le vacanze e poi torno in Inghilterra. Non riesco a sopravvivere al traffico ed al caos dell’isola. La verità è che manca la volontà di invertire la tendenza, di cambiare le cose. Nessuno fino ad oggi ha affrontato realmente il problema della mobilità sull’isola. In questi giorni sull’isola ho incontrato tante persone che si sono incuriosite ai nostri prodotti ma il timone è comune a tutti: mancano le piste ciclabili e c’è troppo traffico. Andare in bici in alcuni casi è pericoloso, come andare in scooter. La verità è che manca cultura alla mobilità sostenibile. E nessuno fa niente per cambiare ciò”. e qui le proposte di Francesco: “Qui in Inghilterra, ma anche in tante città italiane i vigili urbani vanno in bicicletta. Perché ad Ischia non succede? E se il Corpo della Polizia Locale è avanti con l’età, ci sono le biciclette elettriche con pedalata assistita”. E ha concluso Francesco: “Il direttore commerciale della Pedego è venuto dalla California per questo weekend sull’isola ed è rimasto innamorato di Ischia ma non si capacita come su un’isola così bella ci siano tante auto e non ci sia una cultura alternativa all’uso delle auto. Personalmente metto a disposizione della mia isola le competenze che ho acquisito in questi anni per un progetto di bike sharing, così come già proposto alcuni anni fa. Mi auguro che questa volta il progetto non resti chiuso in un cassetto, come successo qualche anno fa”.
GIOVANNA FERRARA
