CRONACAPRIMO PIANO

De Luca spegne le feste in piazza, niente Capodanno anche sull’isola

Anche la vigilia di Natale sarà oggetto dell’ordinanza regionale di divieto della “movida”. I commenti e le opinioni di amministratori e addetti ai lavori

La decisione era nell’aria, e ieri il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha confermato quello che molti addetti ai lavori già sapevano: «La Regione – ha dichiarato ieri – emetterà delle ordinanze che firmerò per evitare assembramenti alla vigilia di Natale, come abbiamo già fatto lo scorso anno. Ordinanze che vietano la vendita di alcolici nella serata e vietano gli assembramenti e anche un’ordinanza che vieta le feste in piazza di Capodanno». Dunque anche stavolta niente eventi all’aperto nella notte che saluterà l’arrivo del nuovo anno: «Non possiamo immaginare di avere assembramenti di decine di migliaia di persone senza mascherine – ha continuato il Presidente – e un po’ su di giri come è inevitabile che sia. Che vuoi controllare a Capodanno? Credo che si debba vietare ogni festa in piazza se vogliamo stare tranquilli nei mesi successivi, perché noi rischiamo per la follia di una settimana di essere chiusi tutti per mesi dopo Capodanno».

Enzo Ferrandino: «Come già accaduto con la Festa di Sant’Anna, siamo pronti ad uniformarci alle prescrizioni regionali, sulla base della curva dei contagi e nell’interesse comune. Tale decisione coinvolge inevitabilmente un evento, quello della notte di Capodanno, ormai consolidato nel cartellone delle manifestazioni natalizie del nostro Comune»

Nei provvedimenti in arrivo sarà vietata anche la cosiddetta “movida” pre-natalizia, vale a dire gli eventi del 24 dicembre che potrebbero creare assembramenti. De Luca ha escluso ogni attrito coi sindaci: «Semplicemente – ha spiegato – c’è un andamento del contagio che è talmente preoccupante da motivare ordinanze di prudenza e di contenimento dei contagi, tutto qui». Questo il De Luca-pensiero. La sua decisione ovviamente si ripercuoterà sulle programmazioni natalizie dei Comuni, anche se già da un paio di settimane i sindaci e gli altri esponenti delle amministrazioni isolane avevano fatto capire di essere consapevoli di possibili “cambi di rotta”, cosa che li aveva indotti a redigere i cartelloni degli eventi in maniera più flessibile, proprio per parare gli eventuali colpi provocati da nuovi provvedimenti di prevenzione sanitaria anti-covid.

Di sicuro, anche se in qualche modo attesa, la decisione finisce per incidere su quella che è ormai una tradizione per molte “piazze” dell’isola e non solo, come spiega il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino: «Siamo pronti ad uniformarci alle prescrizioni che arrivano dalla Regione, sulla base della curva dei contagi e nell’interesse comune, per prevenire le occasioni di diffusione del virus. Naturalmente tale decisione va inevitabilmente a toccare un evento, quello del concerto della notte di Capodanno, ormai consolidatosi negli ultimi decenni nel cartellone delle manifestazioni natalizie del nostro Comune. Tuttavia, come già accaduto con la Festa di Sant’Anna, che non abbiamo organizzato negli ultimi due anni proprio dopo un provvedimento regionale adottato sulla base dell’andamento dei contagi e in previsione dei rischi di assembramento, anche stavolta come ente istituzionale siamo pronti a fare la nostra parte, e a raccomandare a cittadini e turisti di vivere tutti gli altri eventi in programma con la giusta attenzione, utilizzando i dispositivi di protezione e adottando le misure di prevenzione ormai ben conosciute».

Anche il Comune di Casamicciola per anni ha organizzato un apprezzato concerto nella notte di Capodanno in piazza Marina, che per la seconda volta consecutiva sembra destinata a rimanere vuota: «Per prendere una decisione del genere – ci ha dichiarato il sindaco Giovan Battista Castagna – di sicuro ci saranno fondati elementi a supporto. È impensabile che un politico adotti una soluzione come questa senza una giusta e valida motivazione. Quindi il presidente De Luca avrà avuto dati che giustificano un tale provvedimento. Il Natale è un momento di festa, e non credo che, se ci fosse stata un’altra soluzione, egli non l’avrebbe preferita. Purtroppo la nuova variante del virus sta generando una diffusa apprensione in ottica di aumento dei contagi, non solo a livello nazionale. Laddove possono sorgere rischi, un politico ha il dovere di garantire la sicurezza alla propria cittadinanza, anche a costo di decisioni che non fanno piacere».

Un qualificato addetto ai lavori in materia è sicuramente Gianmarco Balestrieri, che con la sua “Ellegì spettacoli” da anni organizza apprezzatissimi eventi arricchiti dalla presenza di quotati artisti, un settore che in questi due anni è stato pesantemente colpito dalle misure di prevenzione sanitaria: «Non discuto nel merito l’orientamento della Regione, perché ho sempre accettato le decisioni prese nell’interesse pubblico per il contenimento dei contagi, essendo consapevole che gli spettacoli di massa possono talvolta agevolare la diffusione del virus. Tuttavia vedo una fortissima contraddizione: vietare gli eventi di piazza, dunque all’aperto laddove il contagio è più difficile, e allo stesso tempo consentire altre manifestazioni all’interno di locali e ristoranti, dove invece il virus trova terreno più facile per trasmettersi. Ecco, è questo che mi lascia perplesso e che secondo me denota l’uso di due pesi e due misure, senza alcuna coerenza sostanziale». Dunque, anche se rispetto allo scorso anno le settimane festive saranno certamente più ricche di eventi, in molti resta l’amarezza di una notte di Capodanno in tono minore, senza i concerti nelle varie piazze isolane che da oltre due decenni erano ormai tappe obbligate per chi, tra residenti e turisti, vuole salutare sotto le stelle l’arrivo del nuovo anno.

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