CULTURA & SOCIETA'

Gli ischitani a Londra ai tempi della Brexit

Rosa è a Oxford dal 2016, Christian a Londra dal 2018 e, rassicurati dai propri datori di lavoro, continuano a coltivare il proprio sogno inglese

Dicono sia un arrivederci e non un addio, ma la Gran Bretagna, dallo scorso 31 gennaio, è ufficialmente fuori dall’Unione Europea. Tra precarietà e speranza, sono tanti i giovani ischitani che hanno scelto l’Inghilterra come meta dove poter realizzare i propri sogni. Per molti, l’UK è stato, ed è, il paese dove trovare terreno fertile per sistemarsi e realizzarsi, ma che alla luce degli ultimi accadimenti, in primis l’uscita dalla Ue, sentono realmente più lontano. Abbiamo raggiunto due dei tanti ischitani che hanno fatto della Gran Bretagna la loro casa.

Partiti da Ischia con una valigia di sogni, ansie e speranze, vi raccontiamo l’esperienza inglese di Christian Beni e di Rosa Monti due giovani che tra Londra e Oxford stanno provando a realizzarsi. Come hanno vissuto l’uscita del loro nuovo paese dall’Unione Europea? Quali sono ora le loro ansie, le preoccupazioni e le speranze alla luce di questa scelta che cambia la storia del Regno Unito che esce dall’Unione Europea dopo ben 47 anni. Per ora non sembrano preoccupati i nostri amici ischitani che, rassicurati dai propri datori di lavoro, continuano la loro vita inglese.

Ci sarà un anno di aggiustamento, fino 31 dicembre 2020, quando finirà il periodo di transizione salvo proroghe. Per un anno quindi non cambierà nulla, in pratica, il Regno sarà trattato come uno Stato membro (con alcune eccezioni), ma non avrà alcun diritto di intervento nel processo decisionale Ue e alcun diritto di rappresentanza. Christian, nonostante un’azienda familiare avviata sull’isola ha deciso di cambiare completamente vita. Insieme ad altre due ischitane, Federica e Fabiana, ha avviato “Made in Ischia” un locale al 95 Seven Sisters Road, dove poter gustare lo street food italiano a Londra.

Purtroppo però spesso le cose belle hanno una fine e, dopo aver portato nella patria delle fish and chips zingare e, i per loro misteriosi, friarielli, per i costi troppo elevati dei prodotti, allo scadere del contratto, sono stati costretti a chiudere. Ma Londra è la terra delle possibilità e Christian gestisce oggi il bar della catena Rossopomodoro a Convent Garden. Rosa è, invece, a Oxford dove, dopo aver fatto la cameriera in un bar e poi la commessa in una famosa catena di negozi, ha fatto carriera fino a diventare manager di dipartimenti. Insomma, Ischia si fa strada con i suoi giovani che non temono la Brexit

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