La preoccupazione del proprietario del negozio di tipicità isolane La Zagara di Forio Enzo Di Meglio: «Con due mesi di lavoro non è possibile sostenere le spese»

Abbiamo ascoltato Enzo Di Meglio de La Zagara: «Credo che quest’anno sia davvero da dimenticare per i motivi legati al covid che in meno di un anno ha distrutto l’intero sistema economico che conoscevamo. Io ho un negozio di prodotti tipici dell’isola e come tutti abbiamo iniziato la stagione in ritardo per via del lockdown che ci ha tenuti chiusi fino a maggio. Si è lavorato in quei pochi mesi estivi perché già a settembre, a seguito di annunci politici riguardanti la Campania, abbiamo registrato le prime disdette e abbiamo riscontrato un forte calo nelle vendite. Da poche settimane siamo chiusi vista la zona rossa e adesso ci troviamo in grosse difficoltà». Ha continuato parlando degli aiuti economici a favore del comparto: «Le istituzioni hanno in parte aiutato la categoria, ma le misure purtroppo non si sono rivelate risolutive. I 600 euro dello stato e i 2000 dati dalla regione sono serviti solo per coprire alcune spese, tamponando un problema che, in realtà, ha dimensioni maggiori. Personalmente non chiedo soldi a fondo perduto perché ritengo che questo assistenzialismo non porti a nulla. Secondo me sarebbero utili una decontribuzione e un abbassamento dei tassi di interesse. Anche far slittare dei pagamenti imminenti potrebbe essere una misura importante per dare una mano a tutti quelli come me che hanno delle incombenze fiscali non indifferenti». Enzo Di Meglio ha concluso: «Non è possibile sopportare un periodo di chiusura troppo lungo perché con soli due mesi di lavoro è davvero difficile andare avanti. C’è poi tanta incertezza sui giorni di Natale a proposito di una possibile riapertura e questo clima di vaghezza non aiuta. Per poter ripartire molti di noi dovranno aspettare il periodo di Pasqua e questo significa intraprendere una traversata lunga quasi quattro mesi».