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Ecco il tesoro restituito alla Diocesi

Lo scorso luglio finì sotto i riflettori un dipinto che tornò nella Chiesa del Soccorso. Ma sono ben sedici le opere consegnate alla Diocesi locale, entrambe sparite dalle chiese del Soccorso e di Sant’Antonio di Forio: ve le mostriamo tutte

Sono ben 16 i dipinti ex voto restituiti lo scorso mese di luglio alla Diocesi di Ischia. E ve li mostriamo tutti. Oltre il dipinto olio su tavola trafugato nel Santuario Madonna del Soccorso a Forio d’Ischia, sono stati consegnati a don Emanuel Monte in qualità di delegato diocesano per i beni culturali per la diocesi di Ischia tutte le opere ritrovate. «Si tratta – ha detto Monsignor Ernesto Rascato Delegato regionale Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Campana – della collezione più cospicua e più numerosa provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Soccorso di Sant’Antonio, entrambe a Forio».

Le tavolette ex voto sono spartite dalle due chiese isolane circa 40 anni fa. La restituzione è il frutto di un’indagine condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Monza, avviata nel settembre 2015 dopo un controllo ad una mostra di Milano. L’attenzione dei militari veniva richiamata dalla presenza, tra le opere d’arte esposte, di oggetti che presentavano caratteristiche riconducibili alla tipologia degli ex voto, beni propriamente realizzati a fine di culto e solitamente destinati a quei luoghi. L’attività investigativa consentiva di sequestrare, nel giugno del 2016, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, oltre seimila dipinti ex voto sottratti, tra il 1940 ed il 1970, da luoghi di culto nazionali ed esteri. I beni erano per la quasi totalità custoditi in due musei, uno lombardo e l’altro piemontese, ove erano giunti a seguito di una donazione da parte di un noto collezionista milanese, nel frattempo deceduto.

«Si tratta di un notevole risultato di collaborazione tra le istituzioni civili ed ecclesiastiche: tra gli Uffici diocesani per i Beni culturali e i Rettori di Santuari, l’Arma dei Carabinieri, il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, le Autorità giudiziarie», ha detto ancora monsignor Rascato che ha partecipato alla restituzione delle opere. «I dipinti ex voto e le tavolette votive restituite – ha detto ancora il parroco – sono espressione d’arte religiosa popolare, alcuni di buona scuola e altri di modesta fattura, provenienti dal Duomo di Napoli, da vari Santuari come il Carmine Maggiore, Pompei, Ischia, Materdomini, Tolve in Basilicata, tutti significativi del patrimonio storico artistico della Chiesa e della Nazione». «Quelle ischitane – ha spiegato ancora Rascato – hanno una buona fattura e risalgono dal 1700 in poi».

Le tavolette, come detto, sono già state consegnate al delegato della diocesi di Ischia don Emanuel Monte che, tra l’altro è anche il parroco del Santuario Madonna del Soccorso a Forio d’Ischia. A restituire le opere il Maggiore Francesco Provenza, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Monza, che ha guidato l’attività investigativa che ha portato al sequestro, al riconoscimento ed alla successiva restituzione delle opere. Non è stato possibile, però, data la grande quantità di opere ritrovate, circa 6mila, ricostruire con esattezza quando sono state portate via dalle chiese di appartenenza. I carabinieri sono riusciti a stabilire che le tavolette ed i dipinti sono stati illecitamente sottratti da luoghi di culto tra il 1940 ed il 1980. Adesso, però, le opere sono tornate a casa, sull’isola di Ischia e presto potrebbero essere anche esposte al pubblico.

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