LE OPINIONI

IL COMMENTO Non è l’Europa che volevamo

DI ANTIMO PUCA

“Nazionalisti” e “populisti”. Parole che assumono significati offensivi se dette da chi cerca di manipolare le persone e conia nuovi significati offensivi per furbizia, ignoranza o disonestà. Tutti i movimenti politici alla loro nascita erano populisti. Ma i vecchi partiti non ricordano. Nazionalisti. Un’altra presa in giro. Nella accezione fatta per offendere, ma ignorante. Le nazioni esistono da sempre. Esistono bandiere ed eserciti per difenderle. A questo si aggiunga che, strano ma vero, i movimenti nazionalisti fino a poco fa erano quelli “indipendentisti”. Ed ora? Mi domando cosa ci sia di sbagliato nella difesa della propria nazione come confini e popolo, tradizioni e cultura. Il “globalista” mente a sé e gli altri. Come lo fa chi tutela i “migranti” che sempre sono colonizzatori/ invasori. E questo è da ascrivere ai politicanti aťtuali. Globalità e manipolatori. Le elezioni Europee determinano il Parlamento europeo. Il Governo, o quello che gli assomiglia, la Commissione, è nominato dai Governi degli Stati membri, e non deve superare un voto di fiducia. Quindi, anche un’ondata di sovranisti/populisti/qualunquisti/euroscettici nel Parlamento sarebbe contenuta e non farebbe tutto il danno che alcuni sognano. La politica è un circolo chiuso. Non c’è possibilità di candidare nessuno se non ti sei affiliato a un partito. Il Potere è il Potere. Cane non mangia cane. Per i politici, la pappatoria è una. Una per tutti, tutti per una. Non ci sono ideologie che lo sappiano trattare diversamente. E poi la Costituzione è uguale per tutti. Impedirebbe di governare prendendosene pienamente le responsabilità anche col 70% dei consensi. Anzi, l’ipotesi di un livello di consenso tale avrebbe fatto venire le emorroidi ai poveri Nonni Costituenti. E, del resto, meno Governo c’è e meglio è.

Questa Europa non è proprio quella che volevano i padri fondatori. Sono arrivati aggregazioni di truffatori che hanno tradito la nostra Costituzione, il faro della Democrazia. Ma i guardiani del faro cosa hanno detto e/o fatto? La rivoluzione francese è del 1789. Sono passati quasi due secoli e mezzo. Adesso ci potrebbe essere al massimo (e lo auspico) la rivoluzione degli agricoltori europei con i trattori e la mucca Ercolina. Soliti sondaggi, anche se ampiamente pilotati, ci dicono che una grande massa di lavoratori (e per primi gli agricoltori che protestano, non sanno neppure perché e per cosa, esempio di ignoranza di estrema pericolosità ed autolesionismo) si lasceranno ingannare e “fascinare” da vari imbonitori. Ma tutti filo padronali, servi fascisti, conservatori, populisti, falsi sovranisti, nazionalisti, razzisti e odiatori, campanilisti beceri, oscurantisti e retrogradi. Tutti a proteggere le classi privilegiate e sfruttatrici. E chi vota per il proprio padrone e nemico è, purtroppo, un povero fesso. Anche se consapevole e se si fa comprare. La magra mercede del suo sudicio tradimento durerà ben poco e presto sarà anche lui a pagare per i propri “capi” e capetti. L’alternativa è purtroppo molto debole. Le forze che erano a fianco dei lavoratori ora sono socialdemocratiche. Di tanto in tanto riformiste. E almeno facessero bene quello, invece. Sono stati tutti d’accordo per smantellare lo Stato sovrano per uno Stato profondo che detta la loro sovranità. Sono alla ricerca di qualche proposta politica che non sia di austerità, ma di sviluppo. Non sia di guerra o di armamenti da inviare all’Ucraina, ma di pace. Che non sia per una politica di sole banche e banchieri, ma per i popoli europei. Che non si occupi dei tappi delle bottiglie dell’acqua minerale, ma della natalità, degli asili nido, delle scuole, dei pediatri per tutti, della sanità accogliente. Forse sto sognando un po’ troppo e poi qualcuno mi apostroferà come comunista. Ma le privazioni che abbiamo subite dalle politiche Europee da trent’anni in avanti, mi fanno pensare che ci meritiamo qualcosa di più della Von der Leyen, di Michel, di una commissione Europea penosa e dannosa e di un Parlamento europeo che non conta nulla, ma che sa fare tanti danni alle popolazioni degli stati membri.

Cerco un’Europa che intervenga sui fenomeni sociali per fare progredire i popoli, non per plasmare le ideologie della Commissione. Cerco un’Europa dei popoli e per i popoli. Per la cooperazione economica e sociale. Almeno questa era la premessa per un’Europa democratica e della gente. Giusto che come Cittadini non siamo considerati e non vogliamo considerarci “sovrani” Resta chi ha ancora una coscienza di classe e solidale. Chi capisce che la distruzione del pianeta è un aspetto del giogo più generale di sfruttamento e sopruso. Chi lotta per restituire alla generazioni future non una pattumiera con bastardi in camicia nera e manganello, ma almeno quanto ricevuto “in prestito”… anche se si profila un pesante fallimento generazionale. Anche se pochi, non si può che puntare sui “buoni”, sperando possano crescere. Dovremmo rovesciare questo periodo storico e ricostruirne uno sovrano popolare. Con una moneta e una banca che tutela tutti. Ora ci troviamo con un’Europa asservita agli Usa ed alla Nato, che pensa solo a far fare sacrifici alla gente senza prospettare un futuro. Senza governanti ambiziosi, non si può sperare in un futuro prospero.

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