POLITICAPRIMO PIANO

«ADESSO L’ISOLA FACCIA SISTEMA»

Il sindaco Stani Verde guarda alla necessità da parte delle amministrazioni locali di unire le forze su tematiche congiunte come CISI-EVI e il sub ambito per la gestione dei rifiuti e si dice ottimista sulla sinergia intercomunale. Poi l’inevitabile sguardo al grande cartellone di eventi natalizi che parte oggi, con la replica ai detrattori

Partiamo dall’attualità, quella strettissima. Domani si apre ufficialmente con lo switch on il ricchissimo cartellone di evento voluto dal sindaco e dall’amministrazione comunale foriana. Un impegno ed uno sforzo considerevoli, in attesa dei bilanci che si faranno alla fine il bicchiere è mezzo pieno perché…?

«In verità il bicchiere è più che mezzo pieno, perché stiamo riscontrando gradimento da parte della gente ed anche dei turisti che hanno prenotato per questo periodo natalizio. C’è fermento, le aspettative sono alte perché gli eventi organizzati sono importanti, forse è la prima volta che a Ischia c’è un calendario così fitto e con artisti di tale caratura. Alte sono le aspettative, alta deve rimanere la concentrazione. Sono scaramantico e dunque faccio i debiti scongiuri, ma pare che tutto vada per il meglio e ci sarà una buona risposta».

Quest’anno non c’è solo Forio, si è mossa un po’ tutta l’isola, magari il Comune turrita ha fatto da traino.

«Tutte le amministrazioni isolane avevano già in animo di allietare il Natale per residenti e turisti, non credo che il nostro “slancio” abbia sortito chissà quale effetto ma se così fosse non ci sarebbe niente di male. Siamo partiti con largo anticipo proponendo un calendario di ampio respiro, ma il fatto che anche negli altri Comuni ci si sia organizzati a dovere è un qualcosa che mi rende estremamente felice. I programmi sono interessanti ovunque, l’illuminazione è suggestiva in tutta l’isola e questo è quel che conta perché quando il turista torna a casa ricorda l’isola d’Ischia come corpo unico. Trovarla bella ed accogliente nella sua complessità costituisce il valore aggiunto e fa la differenza».

Passiamo ad altro. Il 2024 sarà l’anno solare in cui le amministrazioni isolane saranno praticamente “costrette” a viaggiare nella stessa direzione ed a fare sintesi per una serie di congiunture. Partirei dal fatto che bisogna trovare la quadratura del cerchio su Cisi-Evi ed al netto dei singoli rappresentanti nel cda resta il nodo della presidenza che dovrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) toccare a Ischia…

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«Sono sicuro che arriveremo facilmente ad una soluzione condivisa perché in questi pochi mesi da sindaco mi sono confrontato spesso con i colleghi e ti posso dire che tutti hanno accolto il mio ingresso in maniera ottimale. Siamo d’accordo su tutti i punti che solitamente erano spinosi, io non posso che complimentarmi con gli altri sindaci con i quali ho una capacità di interlocuzione che davvero non mi aspettavo. Un luogo comune diceva che era problematico far viaggiare sei teste sullo stesso binario ma, credimi, le cose stanno diversamente. Sì, bisognerà quadrare il cerchio ma la cosa non mi preoccupa affatto, proprio non riesco a vedere i problemi che qualcuno vorrebbe paventare».

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E’ una rivoluzione per l’isola l’unificazione di un servizio come quello dell’igiene urbana, che diventa ormai un passaggio obbligato?

«Personalmente, la costituzione dell’ambito e del sub ambito non riesco a interpretarla in chiave negativa: ho sempre pensato che sui servizi fondamentali per forza dobbiamo ragioniere come “unicum”. La prospettiva non mi spaventa affatto, anzi la vedo come un’opportunità per i Comuni isolani per poter migliorare in settori che sono di vitale importanza per lo sviluppo di un territorio».

Come da tradizione, attorno al cartellone natalizio non sono mancate le polemiche. Tra chi ha detto che i fondi spesi potevano essere destinati ai meno abbienti, chi ha polemizzato su questo o quello, certamente il dibattito non è mancato. Qual è il pensiero di Stani Verde?

«Non mi sono mai soffermato troppo sulle polemiche. In fondo oggi vengo criticato da sindaco, in passato lo ero da consigliere, nel privato qualcuno ha da ridire su come svolgo la professione di imprenditore. Insomma, grossi problemi non me ne sono mai posti anche se certamente dà fastidio sentir parlare in modo discutibile persone che aspirano a fare politica o magari la fanno ma dimostrano, come si dice in dialetto, che con la politica stanno letteralmente “bisticciati”. Ho sentito cose davvero assurde, davvero fuori da ogni logica».

Per esempio?

«Quella che i fondi potevano essere destinati alle fasce deboli. Noi all’uopo abbiamo destinato somme mai stanziate in precedenza, il sindaco addirittura ha rinunciato alla sua indennità per metterla a disposizione delle famiglie in difficoltà col pagamento della mensa scolastica. Non mi risulta che questo sia mai accaduto in passato, quando anche chi magari non poteva permetterselo doveva fare mille sacrifici e mettere mano alla tasca. Ascoltare certe affermazioni da chi, ripeto, aspira a fare politica mi fa davvero rabbrividire. Voglio capire se arrivano dal cittadino comune che può non essere informato appieno delle cose, giustifico anche chi non ha dimestichezza con la macchina amministrativa e non sa nemmeno che determinate somme sono vincolate e destinate solo alla promozione turistica. Ma quando a parlare sono determinati soggetti, beh, allora c’è davvero da rimanere interdetti. E poi…».

E poi?

«Io sono il tipo abituato a prendersi le proprie responsabilità. Stiamo provando a fare qualcosa di nuovo, anche di rivoluzionario se vogliamo: alla fine di questo percorso tireremo le somme e se avrò sbagliato ne pagherò le conseguenze. Per adesso, però, riscontro un grande interesse e credo che il consenso crescerà quando sul Natale, ed in primis sulle luminarie, sarà svelato il nostro sky line, il nostro patrimonio architettonico. Ma di questo ne parleremo da domani (oggi per chi legge, ndr)  »

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