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Forio, il centro storico e la fatidica ordinanza anti musica

Caro direttore,

si sa che” la musica, come d’altronte tutte le arti sublimano lo spirito e lo avvicinano all’Assoluto”. La  considerazione suona male nel nostro piccolo-borghese centro foriano vista la morte dello spirito di Anime che vi risiedono. E non possiedono orecchie per udire fraintendendo le vibrazioni musicali con il sinonimo di “Schiamazzo”. Trascinando e impoverendo i loro corpi a Vita i moribondi della zona con repentine insistenze  hanno fatto leva sull’amministrazione Del deo denunciando come schiamazzo notturno i liet motiv che il maestro Giuseppe Iacono ha profuso al servizio del Bar Maria. Si tratta di un’attività magistralmente diretta dal general manager Sanny Mattera che, penalizzato, incorre un giorno si e uno no in verbali amministrativi da parte delle forze del’ordine che obtorto collo devono adempiere ai loro doveri d’ufficio.

Il sindaco Del Deo poteva risparmiarsela l’ordinanza alla luce di molteplici e analoghe visioni di lilla (giochi indiani) notturne che si riscontrano in tutto il Paese-Forio, soprattuto nella rive gauche portuale? Figli e figliastri convivono dalla notte dei tempi. Solo con una salda coscienza si potrà reiterare tale scandaloso provvedimento che lede economicamente e in modo disumano non solo un giovane e onesto imprenditore come il Mattera ma tutte le attività della zona. Allietati e appassionati dalle melodie , i nostri turisti comprano con più facilità souvenir e altro. Un’altra considerazione da farsi e che dovrebbe far riflettere chi ha denunciato e soprattutto gli amministratori pubblici è la seguente: In piena estate chi va a letto prima della mezzanotte? Indubbiamente vecchi e lavoratori stagionali che intravediamo nei morti viventi che hanno pressato il primo cittadino ad emettere l’ordinanza. Esiste un paese turistico il cui centro storico non è conquistato da danze, musiche, mimi e quant’altro che produce folklore e sano intrattenimento per ospiti assetati di svago? Forio nel 2018 ha rispolverato il vecchio diritto medievale dello “Ius primae noctis”. Un Centro morto turisticamente parlando, che per buona pace e con il consenso dell’amministrazione viene individuato come funereo luogo di culto a dispetto della creatività . E della vita.

Un diritto estorto allora come oggi da prepotenti feudatari che approfittando del loro peso economico-sociale infrangevano ogni regola a dispregio dell’etica-diritto e dignità umana .I paesi turistici che si ritengono tali in tutte le angolazioni del mondo nei centri storici offrono musica e altre forme di intrattenimento con ricchi premi e cotillons. Da noi,a Forio, soltanto lacrime, ceri e se vogliamo essere generosi un pò di incenso per pulire l’invidia e la frustrazione di non essere più in grado di rallegrarsi neanche con la musica nel magico incontro universale.

Lucia Manna

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