FORIO – Due chili e mezzo di alette di pollo congelate e 3 chili e mezzo di fritto misto. Questo il bottino sequestrato a una rosticceria situata nel centro di Forio nel bel mezzo dell’estate, esattamente il 30 agosto scorso. Pollo, arancini, crocchè, e altre prelibatezze – almeno per i palati che amano i fritti – sono stati portati via all’esercizio commerciale situato a pochi passi dalla spiaggia di Citara sotto gli occhi esterrefatti della titolare e quelli oscillanti tra il preoccupato e il divertito dei bagnanti. Ma niente paura, la merce non era andata a male.
Motivo del sequestro? Gli alimenti finiti sotto il mirino della Polizia Municipale sono risultati sprovvisti di etichettatura e anche di fattura, quindi mancanti dei fondamentali requisiti di rintracciabilità che consentono di sapere da dove proviene il cibo che acquistiamo. Dopo essere stata sequestrata, la merce, con sommo dispiacere di chi dopo il bagno avrebbe voluto spegnere i morsi della fame addentato un buon arancino o assaporare un’ala di pollo, è stata distrutta, vista la sua rapida deperibilità. Ma non solo: dopo aver provveduto alla distruzione è stata opportunamente fotografata per attestare l’avvenuta operazione, atto che ha così tolto ogni dubbio sulla prassi utilizzata per distruggere gli alimenti.
La copia dell’ordinanza è stata mandata al Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Napoli Nord 2 e al Comando della Polizia Municipale e chissà che non sia scappato qualche sorriso per la singolarità del sequestro e che non sia anche balenato qualche suggerimento di distruzione alternativa della merce sequestrata che potesse considerare anche qualche buona grigliata per “distruggere” i 6 chili di merce sequestrata alla rosticceria foriana.
