CRONACA

G20 spiagge, verso lo status di ‘Città balneare’: ci sono anche Ischia e Forio

Il Focus dei primi cittadini delle 26 maggiori località balneari italiane, tenutosi a Roma, ha espresso l’esigenza di affrontare un aspetto indispensabile per il futuro del maggiore comparto turistico italiano

In inverno ci sono 20mila abitanti che si moltiplicano anche fino a dieci volte in appena le temperature aumentano. Stessa sorte per tante altre località costiere i cui sindaci, riuniti nel network G20s, che raggruppa le 26 maggiori località balneari dello Stivale – tra cui figurano oltre ad Ischia e Forio anche Arzachena, Bellaria Igea Marina, Bibbona, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino-Treporti, Cervia, Chioggia, Comacchio, Grado, Grosseto, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento-Bibione, San Vincenzo, Sorrento, Taormina, Viareggio, Vieste – a chiedere uno status giuridico speciale per le loro città.

I primi cittadini che aderiscono al G20s si sono riuniti a Roma nei giorni scorsi proprio per discuterne. Il problema è che i picchi del turismo mettono sotto pressione numerosi servizi, dalla sicurezza alla gestione dei rifiuti, dai trasporti alla sanità, con ricadute pesanti sui residenti. «Abbiamo bisogno di più poteri e risorse per far fronte alla crescita della popolazione nel periodo estivo e riuscire a garantire ai nostri cittadini in ogni periodo dell’anno i servizi di cui necessitano – spiegano i sindaci del balneare italiano nel loro documento programmatico – Uno status giuridico speciale ci consentirebbe per esempio di utilizzare più liberamente i ricavi dell’imposta di soggiorno per finanziare progetti che non riguardano solo il turismo». Nulla di nuovo. Nel 1952 sono stati istituiti i Comuni montani proprio per tutelarne la specificità. Ora i sindaci del mare chiedono un trattamento simile. Nel corso del primo Focus dei Sindaci delle 26 maggiori località balneari italiane i sindaci hanno espresso l’esigenza di affrontare un aspetto indispensabile per il futuro del maggiore comparto turistico italiano. I Sindaci con responsabilità hanno inteso portare fisicamente, davanti al Parlamento, la propria esigenza per una riforma legislativa che li possa sostenere nel mantenere e sviluppare la maggiore ricchezza economica del Paese. Cosa vogliono dalla politica parlamentare?

La richiesta forte e motivata alle forze politiche e al Parlamento è di varare una normativa che riconosca lo status di città che, a fronte di dotazioni finanziarie e risorse umane proprie dei piccoli comuni, devono provvedere alla organizzazione di servizi per centinaia di migliaia di turisti senza, però, avere i mezzi per mantenere un livello accettabile di risposte sul piano della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della depurazione e della pulizia dei litorali, della distribuzione idrica, dei parcheggi, della viabilità, oltre che della safety e della security: praticamente l’intero programma amministrativo di una città. Al Focus hanno portato un contributo non rituale i responsabili del settore turismo dei gruppi parlamentari. Pd, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Italia Viva e Lega sono forze politiche strutturate sul territorio e il richiamo dei Sindaci del balneare italiano non lascia indifferenti: la scelta di proseguire nella X Commissione parlamentare l’iter per la proposta di legge è una dichiarazione espressa oggi da tutti. L’approfondimento delle tematiche, come l’attenzione alle dinamiche parlamentari, è stata ribadita dai rappresentanti dei partiti: lo sforzo di tutti va nella direzione di arrivare in tempi rapidi e con una discussione approfondita ma soprattutto condivisa nelle soluzioni, ad una legge quadro.

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