CRONACA

Gabriele Trani “Senatore Emerito” dei dottori commercialisti

Il riconoscimento gli è stato attribuito per i 52 anni di professione svolti sempre con la massima serietà ed abnegazione. La cerimonia si è svolta nei giorni scorsi alla Mostra d’Oltremare

Ha superato le nozze d’oro. Sì, quelle con la sua professione, che ha sempre portato avanti con una abnegazione ed una scrupolosità che sono diventati merce rara. Nulla di cui meravigliarsi, in fondo parliamo di Gabriele Trani: un Uomo con la U maiuscola prima ancora che un Professionista con la prima lettera debitamente maiuscola anche in questo caso. Correva l’anno 1971 quando Trani, in passato anche esponente di punta della Democrazia Cristiana e dell’amministrazione comunale di Ischia, cominciava il suo percorso professionale iscrivendosi all’albo dei Dottori Commercialisti. Un traguardo raggiunto col sudore, tra mille rinunce e sacrifici: Gabriele Trani, forse, non lo racconterà mai pubblicamente perché indole e carattere lo rendono poco incline a “romanzare” fatti e circostanze della sua esistenza, ma il traguardo raggiunto non fu affatto semplice. Studiare non fu una passeggiata di salute, dovette fare mille sacrifici e mille rinunce fino a raggiungere quel traguardo che poi gli ha regalato un’attività ed un futuro professionale. Che, dopo 52 anni, resiste anche al tempo che come in uno di quei racconti fantastici pare essersi fermato.

E così Gabriele Trani, come già accaduto nel 2010, è stato premiato dall’Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli con il riconoscimento di “Senatore Emerito”. Che è stato consegnato lo scorso 16 novembre in una emozionante e suggestiva cerimonia che si è svolta a Napoli presso la Mostra d’Oltremare. Un momento che ha visto il nostro concittadino profondamente emozionato, come può accadere soltanto a chi altrettanto profondamente ama il suo lavoro per la quale ha sacrificato e sacrifica davvero tanto. Ripagato, però, dall’apprezzamento di tanti clienti ed amici che in lui continuano a vedere un punto di riferimento. Anche al di là del lavoro. E questo, forse, è il riconoscimento più bello. 

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