CULTURA & SOCIETA'

GALLERIA D’ARTE A CIELO APERTO A LACCO AMENO  CON LE “FONTANELLE D’AUTORE” REALIZZATE DA ARTISTI ISOLANI E FATTE  INSTALLARE DAL SINDACO PASCALE

IL COMMENTO DELL’ARTISTA ISOLANA YLENIA PILATO PRESENTE ALL’INAUGURAZIONE DELLA FONTANELLE LACCHESI : “Fulcro della vita quotidiana del passato, le fontanine nel corso degli anni sono diventate anche luoghi di innamoramenti, di appuntamenti con amici e luoghi in cui ritrovarsi. In questo caso sono diventate simbolo di arte e bellezza. Oggi queste fontanelle d' autore possono testimoniare la storia per le future generazioni. Rappresentano allo stesso tempo un'occasione di crescita dell'offerta turistica e culturale dell'isola. Il progetto affonda le radici nella tradizione e nella storia dell' isola” - le fontanelle d'autore sono state posizionate nei seguenti punti: Piazza Santa Restituta, Rione Genala, Belvedere di Monte Vico, Via Pannella, all' ingresso del Rione Mezzavia, Piazza Rosario, Via Provinciale Fango e Piazza Salvatore Girardi. Gli autori sono gli srftisti Giovanni De Angelis, Nicola Gioba, Keramos, Paolo May, Carmine Calise e Felice Meo

Il 15 ottobre scorso 2023 a Lacco Ameno sono state inaugurate le “fontanelle d’ autore” ,grazie ad alcuni artisti dell’ arte ischitana: Giovanni De Angelis, Nicola Gioba, Keramos, Paolo May, Carmine Calise e Felice Meo. Tutti loro hanno firmato le fontanelle d’ autore che compongono una sorta di galleria d’arte ” a cielo aperto”, uniti per recuperare la memoria storica nei luoghi dove in passato sorgevano le antiche fontane. A bordo del trenino turistico Dotto Trains guidato da Nando detto “Baronando”, partendo da Piazza Santa Restituta, grandi e piccini, a suon di musica, hanno fatto un tour ammirando tappa per tappa tutte le fontanelle d’autore posizionate nei seguenti punti: Piazza Santa Restituta, Rione Genala, Belvedere di Monte Vico, Via Pannella, all’ ingresso del Rione Mezzavia, Piazza Rosario, Via Provinciale Fango e Piazza Salvatore Girardi. Il progetto è stato curato dal geometra Giovanzante.”

Un grande ringraziamento va a tutti gli artisti e gli artigiani per la loro sensibilità e generosità verso tutta la comunità”, ha dichiarato all’artista e fantasista  Ylenia Pilato presente all’Evento, il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale. In piazza Salvatore Girardi è stata ubicata la fontanella del maestro ischitano Giovanni De Angelis. La sua arte in marmo e in pietra è stata esposta in tutto il mondo. A soli undici anni si guadagno il “premio del fanciullo artista”. La precisione è nello scalpello dell’artista insieme all’ estro. La fontana inaugurata a Lacco Ameno, scolpita nella pietra lavica, è intitolata ” Nostalgia”. Lo scultore Giovanni De Angelis alla  collega in arte Ylenia Pilato, spiega che richiama qualcosa che non c’è, ma che potrebbe raggiungerci. La nostalgia è un sentimento legato al tempo. È una calda sensazione, un sentimento piacevole che ci ricorda un luogo, una situazione vissuta. La nostalgia aiuta a dare un senso di continuità alla nostra esistenza, perché, grazie al ricordo e all’ emozione che ne deriva, ricordiamo le nostre radici, cio’ che abbiamo amato, e ci dà forza per andare avanti verso un obiettivo possibile. In piazza Santa Restituta è stata inaugurata la scultura di Felice Meo denominata “Cavalluccio Marino Amos”, ispirata al mare culla della vita.

L’ arte di Felice Meo, maestro scultore della materia, è espressione di un equilibrio interiore che racchiude il senso della sua esistenza. La fontanella che raffigura il cavalluccio marino è un tributo a questa meravigliosa creatura. Nella mitologia greca i cavallucci marini hanno avuto un ruolo attivo e fondamentale per le genti dell’ antichità.  I poeti greci erano affascinati da queste creature cariche di mistero. Sostenevano che il carro del Dio del mare Poseidone/Nettuno , venisse trainato da un esemplare di Ippocampo. Per questo motivo, il cavalluccio marino rappresenta la forza, in quanto al servizio di uno degli Dei più potenti dell’ Olimpo. In piazza Rosario è stata inaugurata la fontanella di Gaetano De Nigris e Nello Di Leva in arte Keramos che nasce dall’incontro dei due maestri della terracotta, che hanno messo insieme profonde conoscenze dell’ antica tradizione, fantasia e capacità creativa. La loro fontanella d’ autore è dedicata alla Coppa di Nestore, uno dei più importanti reperti della storia della Magna Grecia. Perfetta testimonianza dell’ antico connubio tra l’isola d’Ischia e il vino. Sul belvedere di Monte Vico è stata inaugurata la fontanella di Paolo May, tra i più versatili artisti figli di Ischia. Le sue opere ipnotizzato, regalando un vortice di tridimensionalità che immerge lo spettatore nell’ atmosfera che l’opera trasmette. La fontanella di Paolo May si è ispirata alla leggerezza della vita eterna. Ci invita a prendere la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.

Questi ci suggerisce anche Italo Calvino, spezzando una lancia a favore della leggerezza dell’ anima. È possibile essere leggeri, senza perdere spessore, senza dimenticare la complessità e la ricchezza dell’essere umano. La fontanella di Via Provinciale Fango è quella denominata “Carosella” di Nicola Gioba, il quale l’ ha dedicata alla madre che da bambina andava a Lacco Ameno da Serrara Fontana per vendere oppure barattare questa varietà di grano antica con il pescato locale. Fino agli anni ’50 del secolo scorso sull’ isola d’ Ischia veniva coltivato il grano e da questa coltura derivava una piccola ma fiorente industria della lavorazione della paglia che aveva il suo centro nel Comune di Lacco Ameno. Il grano, il mitico carosello veniva coltivato lungo i pendii del sentiero che porta alla pietra dell’ acqua nel Comune di Serrara Fontana.Nicola Gioba, l’autore della fontanella Carosella è un maestro scultore isolano famoso per le sue creazioni in pietra o legno che abbelliscono i tanti luoghi della nostra isola, diventando componenti di arredi artistici dal grande impatto visivo. All’ ingresso del Rione Mezzavia è stata inaugurata la fontanella d’ autore del maestro vetraio Carmine Calise. La sua creazione è un inno alle tradizioni ischitane di pesca e di agricoltura. La fontanella raffigura un grande polpo, che rappresenta una delle delizie del mare.

Una volta considerato cibo per poveri, oggi è diventato una prelibatezza per quei palati fini che sanno apprezzare i piatti più antichi che meglio conservano il sapore di un luogo. E il polpo, cucinato in vari modi, è un ingrediente base della cucina dell’isola marinara. Intorno al polpo, alle due estremità, viene raffigurata la vite, la cui coltivazione sull’isola d’ Ischia è antichissima. Ancora oggi l’ impronta greca, forme di allevamento e di potatura, tipo di vitigni, vigneti terrazzati, è molto forte. Sotto al polpo, la fontanella d’ autore del maestro Carmine Calise, il cui estro è sempre molto ricco, raffigura il tramonto, la cui magia pervade tutta l’ isola d’ Ischia. C’è una frase dello scrittore e poeta cinese , neutralizzato francese, Francois Cheng che dice:” la luce è bella solo se trova un luogo in cui incarnarsi”. Beh, Ischia è decisamente quel luogo. Sullo sfondo, in basso alla fontana realizzata da Carmine Calise, troviamo il mare, patrimonio comune all’intera umanità, quello spazio dove si appaga l’anelito di ciascun uomo di infinito e libertà. L’inaugurazione delle sei fontanelle d’ autore rappresenta un elemento prezioso per la comunità isolana e per i turisti. La fontana simboleggia la fonte permanente ed inesauribile di benedizione spirituale, fortuna e felicità. L’ acqua, infatti, è da sempre il simbolo della vita; essa viene spesso associata all’idea della vita nelle sue forme, e in particolare, l’ acqua è simbolo di nascita e rinascita. Sulla stessa lunghezza d’onda  trovasi e si esprime l’ artista Ylenia Pilato, presente tra le personalità all’ inaugurazione delle fontanelle:  “Le fontanelle, afferma l’artista Ylenia Pilato,  conferiscono all’ambiente un flusso di energia positiva. Lo scorrere dell’ acqua rievoca alla mente la fluidità, l’ impermanenza delle cose, un ” panta rei” come dicevano i Greci.

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Tutto scorre e l’ acqua viene vista come nutrimento e ritorno alla terra. In passato le fontane erano luoghi di incontro, simbolo di prosperità e vita, segno tangibile di un popolo che si faceva comunità. Fulcro della vita quotidiana del passato, le fontanine nel corso degli anni sono diventate anche luoghi di innamoramenti, di appuntamenti con amici e luoghi in cui ritrovarsi. In questo caso sono diventate simbolo di arte e bellezza. Oggi queste fontanelle d’ autore possono testimoniare la storia per le future generazioni. Rappresentano allo stesso tempo un’occasione di crescita dell’offerta turistica e culturale dell’isola. Il progetto affonda le radici nella tradizione e nella storia dell’ isola. Questa decisione oggi si configura non solo come una scelta di carattere architettonico strettamente legato all’ arredo urbano, ma anche e soprattutto come un investimento culturale e turistico che si collega direttamente all’immagine dell’isola, prosegue l’ artista Ylenia. Un immenso grazie va ai miei amici artisti che hanno sposato l’idea di portare l’arte nel quotidiano, trasformando le strade e le piazze in luoghi d’ arte e di quotidianità. Le fontanelle, così ubicate grazie al progetto del geometra Giovanzante, ridisegnano lo spazio pubblico e diventano simboli iconici e rappresentativi del luogo legato alle sue origini. Le fontane pubbliche non hanno mai smesso di essere un elemento stimolante di progettazione trascendendo il mero ruolo di arredo per diventare emblema di riqualificazione urbana, luoghi di vita sociale in grado di rimarcare l’identità del luogo e della sua comunità.

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Le fontanelle d’ autore rappresentano, grazie ad un efficace equilibrio tra arte, design, estro ed architettura del paesaggio, nodi propulsori di nuove energie urbane. Il fascino dell’ acqua riaccende nell’osservatore che ammira le fontanelle quel senso di meraviglia e quel coinvolgimento emozionale del bere direttamente l’acqua dalla fontana che eroga gratuitamente acqua potabile. Veramente sono entusiasta di questo progetto, anche se non ne sono direttamente coinvolta, ma mi lascio coinvolgere dalla magia di questo dono dei miei amici artisti per Lacco Ameno e per tutta la comunità isolana, perché hanno reso la loro arte fruibile. Così si diffonde tra la gente la consapevolezza che i piccoli gesti per migliorare la qualità di vita di ambienti e persone, possono fare la differenza. Così come in passato le fontanelle permisero a tanta gente di cambiare le loro vite, semplificando di molto la vita di intere famiglie, sono sicura che oggi le fontanelle sono portatrici non solo di un’ acqua fresca e pura, ma diventano il mezzo per fare una nuova comunità.  Un grande progetto di conservazione della memoria, rivolto soprattutto alle nostre nuove generazioni, e insieme l’occasione per sottolineare la centralità del servizio idrico e il ruolo insostituibile dell’ acqua pubblica per il benessere dei cittadini e lo sviluppo del territorio. Così si riflette sull’importanza dell’acqua, un bene comune che va sempre tutelato, una ricchezza che non andrebbe mai data per scontata. Grazie anche al sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale che ha incentivato questo progetto. Con l’ esperienza del passato, guardiamo al futuro innovativo e sostenibile. Così le fontanelle che impreziosiscono Lacco Ameno, ognuna con la sua storia e il suo significato particolare, diventeranno il simbolo di una nuova vita. L’ isola ha bisogno di progetti concreti come questo, di una missione nuova per il bene di tutta la collettività, conclude Ylenia.  

Fotoricerca di Giovan Giuseppe Lubrano Fotoreporter

Collaborazione; Ylenia Pilato

antoniolubrano1941@gmail.com

                                                                                                    info@ischiamondoblog.com

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