CRONACA

Gaudioso difende l’isola: «La protesta al porto? Un caso isolato» 

Il sindaco di Barano è intervenuto a “L’aria che tira” in onda su La7 rivendicando l’ospitalità degli ischitani. Ma intanto Rita Dalla Chiesa invita i settentrionali ad andare altrove in vacanza

È stato il sindaco di Barano d’Ischia Dionigi Gaudioso a difendere l’isola e l’ordinanza dei sindaci nel corso della trasmissione ‘L’aria che tira’ in onda su La7 e condotta da Myrta Merlino. L’esordio del primo cittadino isolano è stato dopo la messa in onda delle ormai (tristi e) note immagini della contestazione al porto di Ischia. «Si è trattato di un episodio singolo», ha chiarito Gaudioso. «Non dobbiamo generalizzare. Perché su oltre 50mila abitanti dell’isola se c’è una persona che contesta, non bisogna dire che è stata l’intera isola a contestare».

E così, finalmente, c’è stato chi in modo netto e chiaro, a livello nazionale, ha chiarito che una singola contestazione non può essere generalizzata. A finire al centro della discussione, inoltre, è stata l’ordinanza dei cinque sindaci dell’isola che domenica scorsa avevano disposto il divieto di sbarco, per 15 giorni e quindi fino al prossimo 9 marzo, per «i residenti in Lombardia e in Veneto», «cittadini cinesi provenienti dall’aree dell’epidemia» e a chi «vi abbia soggiornato negli ultimi 14 giorni». L’ordinanza, poi, è stata annullata dal prefetto di Napoli Marco Valentini che ha motivato la «mancanza di competenze in materia» dei sindaci ed «i profili di illegittimità rilevati nell’ordinanza, ingiustificatamente restrittiva nei confronti di una vasta fascia della popolazione nazionale e non in linea con le misure sinora adottate dal Governo». Dionigi Gaudioso, così come nei giorni scorsi il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino in onda a ‘La vita in diretta’ su Rai 1 ha spiegato come «L’ordinanza avesse un termine di 15 giorni per organizzare l’isola in caso di un’eventuale emergenza».

«Il fine del provvedimento, infatti, – ha chiarito Gaudioso – era quello di fornire delle garanzie sia ai nostri concittadini sia a coloro che, anche in questo periodo di bassa stagione, sono presenti sulla nostra isola». I sindaci che hanno firmato l’ordinanza, infatti, hanno chiesto controlli nei confronti di coloro che approdano sull’isola. «Controlli come quelli che vengono effettuati negli aeroporti». Effettivamente controllare il flusso dei turisti, anche con la semplice misurazione della temperatura, o con il passaggio sotto i termoscanner, ai porti di Napoli (Beverello e Porta di Massa) e di Pozzuoli, potrebbe essere una valida ipotesi. «Abbiamo un piccolo ospedale con 60 posti letto», ha spiegato Dionigi Gaudioso ai presenti in studio. «Mi chiedo e vi chiedo: immaginate il dramma se il Coronavirus dovesse arrivare sulla nostra isola?». Domande che sono state colte dallo studio quasi con ilarità. Per questo il sindaco di Barano ha spiegato: «Due giorni fa avremmo dovuto partecipare, in qualità di sindaci, ad un incontro convocato dal presidente della giunta della Regione Campania Vincenzo De Luca. A causa delle avverse condizioni metereologiche non abbiamo potuto lasciare l’isola», ha spiegato. «Anche questo significa vivere su un’isola. E per questo abbiamo provato a chiedere misure precauzionali». Gaudioso, poi, nel corso della trasmissione condotta da Myrta Merlino ha anche annunciato l’installazione di tende fuori il pronto soccorso dell’ospedale Rizzoli. «In questo modo – ha chiarito – chi avesse sintomi si ferma fuori dall’ospedale». Ma anche questa affermazione non è stata ben accolta in studio ignorando, evidentemente, che questa misura è già stata posta in essere in tutti gli ospedali della Campania. La chiosa poi, è stata affidata a Gian Luca Brambilla. Per capire il personaggio, bisogna sapere che è un noto imprenditore italiano, che negli ultimi anni si è fatto notare nel corso di diversi talk show televisivi. Si occupa di Business Intelligence applicata ai processi di acquisto ed è grazie alle sue sortite televisive che si è guadagnato una certa fama di imprenditore indignato. Tanto per capirci è quello che un anno fa disse in tv: “Lasciateli salire gratis i napoletani. Perché antropologicamente il napoletano vuole salire gratis sui bus”. Ciò premesso (giusto per inquadrare il personaggio), l’imprenditore ha lanciato una proposta/provocazione al sindaco di Barano: «Se vengo a Ischia, lei mi riceve?». Ovviamente non è mancata la risposta del sindaco che ha spiegato ancora una volta l’assenza di qualsiasi tipo di controllo e ha chiosato: «La aspetto a braccia aperte». Al di là delle provocazioni dell’imprenditore brianzolo, Dionigi ha posto una domanda (rimasta senza risposta dallo studio): «Mettete sotto accusa l’ordinanza dei sindaci dell’isola, ma allora perché sono vietate le gite scolastiche?»

L’APPELLO DI RITA DALLA CHIESA A DISERTARE ISCHIA

«Ma la signora di Ischia? Amici del Nord ci sono tanti di quei posti belli in Italia che possiamo vivere anche se non andiamo a Ischia”. Così, su Twitter, la conduttrice televisiva Rita dalla Chiesa commenta il video (ormai virale) di una donna ischitana che protesta contro l’arrivo dei turisti provenienti dal Nord Italia ad andare via perché possibili portatori di contagio da coronavirus. «Ricordiamocelo soprattutto per le vacanze estive – insiste nel tweet dalla Chiesa – anche se non è giusto che per colpa di una fuori di testa paghino anche gli altri». Il tweet di Rita dalla Chiesa ha diviso il popolo del web. C’è chi le ha dato ragione e chi ha difeso l’isola. Certamente il gesto di una sola persona non può essere generalizzato come ‘la protesta dell’isola’ che è e resta accogliente nei confronti dei turisti.

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