CRONACA

Stazione marittima al Molo Beverello, cantiere almeno fino al 2023

Nel contempo sono terminate le installazioni di una trentina di gazebo, corsie dedicate per gli imbarchi, fioriere, panchine per accogliere in maniera adeguata pendolari e turisti in attesa della realizzazione dell'opera principale. Costo di questi interventi provvisori, circa 300 mila euro

Il molo Beverello, il luogo di partenza per ogni turista che vuole arrivare sull’isola di Ischia, è un cantiere. È in dirittura d’arrivo la revisione del progetto esecutivo per la realizzazione della nuova stazione marittima al molo Beverello dopo il ritrovamento, durante i lavori, dell’antico molo borbonico di fine Ottocento vicino il piazzale Angioino del porto di Napoli. Questo è quanto ha reso noto l’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centrale, che amministra lo scalo capoluogo, Salerno e Castellammare di Stabia. Il nuovo progetto, a cui ha partecipato la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, Paesaggistici e Archeologici del Comune di Napoli, ingloba il reperto storico in uno spazio espositivo per i passeggeri che comprano i biglietti degli aliscafi e i cittadini che vi transitano. Il prossimo passo, adesso, è l’acquisizione di una nuova autorizzazione sismica da parte del Genio. Una volta arrivata l’impresa riprenderà per settembre i lavori di costruzione della nuova stazione marittima, per concluderli un anno e mezzo dopo. In altre parole, la nuova stazione marittima del porto di Napoli non arriverà prima della primavera 2023.

Il cantiere è stato avviato a febbraio 2018, per un’opera da circa 20 milioni che prevede, oltre a un sottopasso che congiunge la grande piazza del Municipio al porto, anche la fine degli instabili ormeggi in andana per gli aliscafi. Il nuovo terminal sarà una moderna struttura di 2.400 mq coperti, nella quale saranno presenti le attività al servizio dei passeggeri: dall’accoglienza per imbarco-sbarco, alle biglietterie, dalla sosta al ristoro ed all’informazione. L’appalto è stato aggiudicato – con delibera presidenziale n. 69 del 04/03/2019 – per un importo di € 13.150.139,26. Il progetto include anche la razionalizzazione dei flussi di traffico carrabile e pedonale in partenza e in arrivo, e delle aree di sosta con aree di attesa e imbarco ombreggiate all’aperto. La seconda parte del progetto prevede la realizzazione di una nuova struttura di 360 mq. adibita alla ricollocazione delle attività di bar-ristoro, connesse al nuovo Terminal.  In programma c’è anche la realizzazione, sul lato in corrispondenza del Maschio Angioino, di un’area di sosta breve dedicata a taxi ed auto private, con la creazione, infine, di un percorso “lungomare”, in continuità con la piazza della Stazione Marittima, utilizzando la copertura quale percorso attrezzato, con affaccio verso il mare e verso il Maschio Angioino.  

Nel frattempo, l’Autorità portuale ha riorganizzato gli spazi del molo Beverello con una trentina di gazebo, corsie dedicate per gli imbarchi, fioriere, panchine per accogliere in maniera adeguata pendolari e turisti in attesa della realizzazione dell’opera principale. Costo di questi interventi provvisori, circa 300 mila euro. «Sebbene si tratti di strutture provvisorie, abbiamo cercato di fare il meglio possibile per i pendolari, oltre che per i turisti», ha detto il presidente dell’Adsp, Andrea Annunziata consapevole che queste strutture ‘provvisorie’ saranno lì per almeno altri due anni. I lavori al Molo Beverello sono fermi da oltre sei mesi ovvero dal mese di ottobre ed ormai è certo che per il 2022, quando comincerà l’anno di ‘Procida Capitale della Cultura’, non saranno terminati. Gli appelli degli albergatori delle isole del Golfo di Napoli, quindi, sono caduti nel vuoto. Nei mesi scorsi è arrivato un sos da Federalberghi.

«I lavori al molo Beverello si allungheranno oltre i tempi previsti e così i turisti che questa estate vorranno raggiungere Capri, Ischia e Procida saranno accolti in un poco dignitoso cantiere che minaccia di diventare eterno come sono stati quelli della metropolitana o dei lavori in via Marina. Con la nomina di Procida Capitale della Cultura Italiana 2022 diventa ancora più urgente stabilire un timing certo e definitivo per i lavori perché si rischia una figuraccia di grandi proporzioni».

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