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«Gli isolani non sanno trattare bene l’ospite, non tornerò più a Ischia»

 

di Francesco Castaldi

ISCHIA – Sono noti a tutti i numerosi disagi provocati dalla Eavbus, la società di trasporto pubblico su gomma che opera in terraferma e anche sul territorio delle isole di Ischia e Procida. Disservizi che sono figli delle problematiche che ormai da tempo affliggono l’azienda presieduta da Umberto De Gregorio, che a fine luglio ha inviato sull’isola verde dieci pullman noleggiati per il solo periodo estivo dalla Ctp (Campania Trasporti Pubblici) nel tentativo di far fronte alle gravi carenze del parco mezzi che si trova lungo via Michele Mazzella.

Nonostante questo “prestito”, che attualmente permette alla Eav isolana di poter usufruire di cinquantadue mezzi funzionanti, la situazione a Ischia non è affatto migliorata. Infatti, oltre al ritardo accumulato dai bus rispetto alla tabella di marcia, gli utenti che si servono dei pullman per muoversi sul territorio isolano – in prevalenza turisti e pendolari – in più di un’occasione hanno avuto delle brutte sorprese e sono rimasti letteralmente a piedi, vuoi a causa della rottura della centralina di un bus, vuoi per il fatto che alcuni esasperati hanno saggiamente deciso di utilizzare mezzi di trasporto alternativi – comprese la proprie gambe! – per raggiungere la destinazione desiderata.

L’ultimo pasticcio dell’Eav ci è stato raccontato da un turista che, in compagnia di alcuni amici, venerdì sera doveva recarsi a Forio dopo aver trascorso la serata nei luoghi della movida del Comune capofila. «Mi trovavo assieme ai miei compagni di viaggio presso lo stazionamento dei pullman a Ischia – esordisce il turista – e ci accingevamo a prenderlo per raggiungere Forio. Il bus che avremmo dovuto prendere è arrivato nella piazzola verso l’1.50 e ha fatto la pausa. Saremmo dovuti partire alle 2.00, ma il pullman non è riuscito ad accendere i propri motori perché la porta centrale, a causa dell’elevato numero di persone stipate nell’abitacolo, non si chiudeva. Pertanto, insieme ad altre persone abbiamo pensato di prendere l’altro bus che stazionava all’interno del piazzale».

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«Questo secondo pullman – prosegue – invece di iniziare la corsa alle 2.00 come da tabella oraria, è partito soltanto mezz’ora dopo, quindi dopo aver accumulato un notevole ritardo. Ovviamente il piazzale era affollatissimo, e molta gente è rimasta allo stazionamento perché non c’erano altri pullman disponibili. Per portare tutte le persone che erano presenti, sarebbero stati necessari almeno due bus, dal momento che venerdì sera eravamo circa un centinaio a gremire quello spiazzo. Purtroppo il bus era già occupato da altre persone, e quindi si è creata una notevole confusione, anche se fortunatamente nessuno ha alzato le mani, come spesso capita in queste circostanze così concitate».

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«Il pullman dove siamo saliti – ci rivela – doveva seguire un altro percorso, ma il conducente è stato costretto a cambiarlo, e molte delle persone presenti si sono ovviamente lamentate perché dovevano andare altrove. Dal momento che il numero di persone che doveva andare verso Forio era maggiore, il conducente ha deciso di optare per il percorso solitamente svolto dalla circolare sinistra. Non è possibile viaggiare in bus così vecchi – lamenta il turista – che rischiano di non portarti a destinazione e lasciarti sul ciglio di una strada! Dopo questa bruttissima esperienza – ammette amareggiato – non ci resta altro che affittare le auto, che però al noleggio costano almeno cinquanta euro al giorno, un prezzo che non conviene affatto alle nostre tasche. Mi duole affermare che a questo punto sarebbe meglio scegliere un’altra località turistica per trascorrere le vacanze, e che possibilmente sia servita da mezzi pubblici efficienti. Non tornerò mai più a Ischia in villeggiatura – promette il turista – perché l’isolano medio se ne approfitta troppo e, aspetto ancor più grave, non è in grado di trattare bene il turista».

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