IL DOPPIONE UCRAINA-ISRAELE SI FONDA SULLA DEBOLEZZA DELL’OCCIDENTE

Afganistan, Kossovo,  le Torri Gemelle,  l’eterno conflitto arabo-israeliano, l’aggressione all’Ucraina e, oggi,  l’attacco proditorio a Israele  dei tagliagole islamici al grido: ”Allah lo vuole!” legano con un filo rosso di sangue il comune denominatore dell’intolleranza spietata del post comunismo internazionale annidato nella Russia di Putin, in Iran, in Bielorussia e in molti Paesi del medio oriente.

Intrattenere rapporti commerciali e condurre in porto affari con questi Paesi illiberali e di una ferocia unica da parte dell’Occidente (grano, prodotti petroliferi, gas metano, materie prime e scambi di tecnologie) ha determinato una dipendenza odiosa come segno di estrema debolezza con la Russia, la Cina,  l’Iraq e molti Paesi arabi pronti ad afferrare la…scimitarra e suonarcele di santa ragione come ai “bei tempi” delle incursioni saracene sulle nostre coste indifese e indebolite dalla divisione degli “staterelli mediterranei”!

C’è ancora qualcuno in casa nostra, al cospetto delle orribili stragi compiute dai terroristi di Hamas, che se n’è uscito con la solita stiracchiata invocazione: ”Pace, pace, niente reazioni, niente risposte di guerra,  ma si alla diplomazia”! L’ineffabile Piero Sansonetti (ha diretto più giornali e Società che tutti i capelli che ha in testa) nuovo direttore dell’Unità  resuscitata, è il caporione di queste persone che lanciano appelli sgangherati che puzzano lontano un miglio di filo-islamismo casareccio e di filo-putinismo patologico che tanti danni arreca in un’opinione pubblica poco preparata e attenta a quelle che sono le dinamiche politiche  di cattiva propaganda di estrema Sinistra.

La potente mistura velenosa è propinata con perfida astuzia da cattivi Maestri che hanno dedicato la loro miserevole esistenza all’ammaestramento di fideisti irriducibili come i lavoratori di Landini, gli ultimi tesserati del Partito democratico e i rimasugli dei 5Stelle che pendono dalle labbra di quel poveretto di Giuseppe Conte!Post  comunisti a 24 karati, che cantano “Bella Ciao” anche alla festa della Prima Comunione dei figli, scomodando a sproposito gli eroici partigiani che vogliono starsene in santa pace almeno fino al 25 aprile!

Chiedo venia ai cari Lettori per essermi…”allargato ” un po’ troppo su di un tema drammatico e di enorme attualità come la vera e propria guerra in atto, ma è necessario focalizzare i veri termini della questione, come ha precisato Fiamma Nirenstein rispondendo ad un giornalista sull’ormai inflazionato grido:”Pace, pace, pace”!  Ospite della trasmissione TV “Italia oggi”, Fiamma ha ribadito che “ non si può dialogare con chi ti vuole morto!  Non è possibile intavolare una trattativa qualsiasi con una banda di assassini che ha voluto colpire al cuore Israele attraverso un inganno inconcepibile e con una efferatezza che richiede la risposta adeguata; altro che pace e sottomissione!

Il rabbino di Roma Riccardo Di Segni, amareggiato oltre ogni dire per il massacro di migliaia di innocenti compiuto dai fondamentalisti islamici,  non ha avuto difficoltà a dichiarare alla stampa internazionale che “Israele non può stare inerte, stare zitta,  preoccuparsi perfino degli ostaggi in una guerra dichiarata che in quattro giorni ha seminato lutti, rovine, e piaghe insanabili nel corpo e nello spirito di tante famiglie che con la “politica degenerata” non hanno nulla da spartire! Ipotizzare  un dialogo con quelli che hanno pianificato un vero e proprio genocidio è pura follìa. I responsabili dovranno essere puniti e insieme a loro anche chi li sostiene dall’esterno attraverso  aiuti finanziari, armi e propaganda bugiarda!”

Resta il problema palestinese nella sua interezza, con quella famigerata “striscia di Gaza” che è stata completamente abbandonata da Israele come segno di buona volontà diretto a consentire la formazione di uno Stato palestinese autonomo e pacifico. Ciò non è avvenuto perché quelle popolazioni, poverissime e non in grado di governarsi, né di sopravvivereperché prive di una autentica organizzazione sociale, di produzione, di lavoro, di commercio e di autonomia dal fondamentalismo di Hamas!

Ai fautori  comunisti di uno “Stato Palestinese” riconosciuto tale a tutti gli effetti, bisogna rispondere che spetta agli islamisti creare le premesse…”democratiche” per poter realizzare un sogno di centinaia di anni di quelle sventurate popolazioni, relegate come in una apartheid per mancanza di integrazione, con lingue e religioni differenti e con un odio dichiarato che allontanerà in  tempi biblici qualsivoglia ipotesi di pace duratura e di reciproco rispetto delle due comunità.