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“Ferite” da frana, a Casamicciola aliscafi al posto dei traghetti

Inondazioni e frane. Porto di Casamicciola out per i traghetti. Arrivano gli esperti subacquei e da gennaio le linee aliscafi “sostitutive” per Pozzuoli. Ieri la riunione operativa sull’isola, martedì summit in Regione con Luca Cascone

Si è tenuta ieri presso lo scalo marittimo di Casamicciola Terme la prima riunione operativa volta a risolvere la grave questione legata all’insabbiamento dello scalo registratosi a seguito degli eventi franosi del 26 novembre scorso. Un fatto che, aggiuntosi alla scarsa manutenzione dello scalo stesso, nonché dei fondali, ha determinato lo stop ai collegamenti da e per Casamicciola con le navi traghetto e la soppressione di alcune linee con Pozzuoli. Tra queste la partenza delle 10,10, una OSP, inizialmente prevista dal secondo scalo isolano e poi, causa insabbiamento, spostata ad Ischia e comunque non effettuata ed a seguire lo stop alla partenze delle 15.00 da Ischia, sempre per lo scalo puteolano, entrambe affidate a Medmar.L’incontro fra seguito ad una prima audizione tenutasi pressi la sede della Direzione Trasporti della regione Campania con il delegato ai trasporti Ing Luca Cascone che ha voluto discutere con le compagnie proprio della mancata conduzione delle linee e dei gravi disagi ad esso connessi.

Da ricordare l’enorme colata di detriti ha provocato oltre che morte e distruzione anche la riduzione dei fondali del porto di Casamicciola. Si parla di circa 50 centimetri. Dopo settimane di cauto ottimismo e di “problemi non rilevati” come sostenuto dal capo della protezione civile regina le Italo Giulivo, ad oggi le navi traghetto non vi possono più operare per la mutata batimetria. Per giorni la colata ha continuato a scorrere fino al mare e lo fa ad ogni pioggia dilavando le strade invase dal fango che non viene tolto. Le navi di linea che vi hanno operato dopo l’alluvione hanno trovato grosse difficoltà a fare manovra ed ancorare ed hanno riportato conseguenze serie.La Capitaneria di Porto di Ischia ha concesso alle compagnie di navigazione di trasferire le corse al porto di Ischia fino a che non si potrà tornare ad operare in sicurezza in quello di Casamicciola. Anche qui però si registrano stop e soppressione delle corse.Il problema non riguarda gli aliscafi e le navi per il trasporto dei rifiuti e carburanti, che operano in zone del porto non raggiunte dal fango. Il riempimento dello scalo è un problema da risolvere con urgenza: Casamicciola è il secondo porto dell’isola, da cui partono ed arrivano i rifornimenti, gli approvvigionamenti ed ogni giorno si muovo unità navali usate dai pendolari di ospedali e scuole.

Frattanto, proprio per contemplare l’enorme ricordata della questione sul territorio, mentre si dibatteva nelle sedi istituzionali e politiche, di linee e collegamenti, sul piano operativo e specifico del bacino portuale casamicciolesesi sono riuniti, presso la banchina commerciale dello stesso, le autorità marittime del circondario Ischitano nelle Persone del Comandante Antonio Cipresso e Capo Pietro Iacono, i funzionari regionali Domenico Aiello ed Tommaso Angelino le compagnie di navigazione Caremar, SNAV e Medmar, il sindaco di Forio Francesco Del Deo, la Ditta appaltatrice della pulizia del molo di sopraflutto, oltre i rappresentanti dei concessionari degli scali diportistici Marina di Casamicciola e Cala degli Aragonesi. Un primo sopralluogo che ha poi condotto le parti presso la sede municipale dell’Ex Capricho. Qui, dopo un breve incontro con il commissario straordinario Simonetta Calcaterra è stata stilata una relazione di massima su quanto deciso per il futuro del Porto cittadino. Tutto ovviamente a spese dello Stato di Emergenza Alluvione. Lo Stato, nelle tragedie, torna a finanziare lo Stato.

Al termine dell’incontro di ieri è stato stabilito che, a stretto giro, la Regione Campania incarichi una ditta subacquea per rilevare l’intera batimetria del porto e dei relativi specchi antistanti l’esterno porto, proprio per verificare quanto sostenuto dalle compagnie di navigazione operanti con navi traghetto, secondo le quali, allo stato, non ci sono più le condizioni di navigabilità inporto.

Tra i danni collaterali della soppressione di molte linee e della difficoltà nei collegamenti c’è la ricordata sul pendolarismo. Specie su quello ospedaliero. Forse è questo il motivo principale che spinge ad assumere provvedimenti d’urgenza e misure tampone, per sopperire ai limiti di un porto ormai a mezzo servizio da oltre 20 giorni. A Palazzo Santa Lucia è giunta veemente la richiesta da parte dei medici e dei dipendente ASL e del PO Anna Rizzoli di incrementare le linee marittime con Pozzuoli al fine di evitare la mancanza copertura dei turni di lavoro e dei cosi detti “smonti” che consentono, riposo e cambi turno ad una categoria già duramente provata dai limiti della insularità e dal mancato riconoscimento dei benefici altrimenti legati alla dichiarazione istituzionale di Ischia Isola disagiata. Nella direzione tracciata dai sanitari “La Regione si impegna in via straordinaria ed emergenziale ad individuare un soggetto vettore da Pozzuoli per Casamicciola e viceversa al fine di accogliere le richieste ASL”-così è scritto nel verbale redatto ieri. Eppure una soluzione, questa che di fatto potrebbe dimostrarsi peggiore del male e non risolutiva. Senza navi traghetto e con soli aliscafi non sarebbero, infatti, possibili i trasporti pesanti, i passaggi nave per trasportatori ed autotrasporti, per le auto.Agevolando, ma solo in minima parte i viaggiatori semplici.La previsione da sola, è evidente, non risolve. Evidenti le lacune. In caso di condimeteo avverse l’aliscafo sarebbe impossibilitato ad effettuate i collegamenti. Statisticamente è noto come la tratta per Pozzuoli sia coperta dalle motonavi in grado di garantire stabilità e navigabilità dallo scalo di Casamicciola Terme particolarmente esposto a determinati condizioni meteo. Quindi ad ogni allerta meteo per i collegamenti, specie per gli ospedalieri, si ritornerà punto e a capo: senza linee!

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Per ora nessuna soluzione immediata dunque, solo ipotesi. A gennaio potrebbero entrare in funzione gli aliscafi sostituitivi sulla tratta Casamicciola-Pozzuoli. In attesa si attendono gli studi sui fondali e la rimozione delle colate detritiche che li intasano. Praticamente se ne parlerà dopo le feste. Nel 2023. Le spese dell’operazione“porto di Casamicciola liberato” saranno a carico del fondo per le Calamità naturali che finanzia l’Emergenza Alluvione.

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