CULTURA & SOCIETA'

GRAFFITI Giorgio Morandi, le bottiglie dipinte

DI ENZO RUJU 

Le nature morte di Morandi (1890-1964) l’artista insolito pittore e incisore, il protagonista, insieme ad altri, del novecento è stato considerato tra i maggiori incisori  del secolo artista fuori dagli schemi. Una avventura nell’oggettistica un unicum di portare oggetti di risulta al valore artistico dando loro una collocazione nelle natura morte .Oso dire oggetti in vita attraverso la tavolozza universale e il pentagramma, colori e musica Do Re Mi Fa Sol La Si! Il viaggio prosegue nella sperimentazione e gli oggetti dipinti, bottiglie, vasi, caffettiere, dominano il modus operanti di Giorgio.Via Fondazza a Bologna dove nel 1985 si ricorda Morandi ufficialmente al toponimo del Comune appunto Bologna.Il fascino della natura morta continua e oggetti in disuso,o usati in famiglia,nella ri-lettura oltre all’ uso quotidiano, Morandi colora dando loro una seconda possibilità prima di cestinarli. Decontesta e le tele hanno un rapporto uomo natura, non il vegetale, l’espressione oggettistica  in linea, forma, contenuto.Fin da adolescente il sangue artistico per l’arte figurativa  e convince i parenti per l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti di Bologna.Compagni di viaggio,Severo Pozzat, Osvaldo Licini, Mario Bacchelli, Giuseppe Vespignani e Mario Tozzi.

Nel 1909 ritorna a Via Fondazza a Bologna perv la morte del padre,divenne Capo Famiglia con tutte le responsabilità del caso. Brillante in Accademia studia opere di Paul Cezanne,Andrea Deren, Pablo Picasso.Il percorso di studi rinascimentale ammirando Giotto , Masaccio, Paolo Uccello. Nel 1920 si uniì al gruppo” Valori Plastici “recuperando la fisicità degli oggetti,senza anima e parole,ma Giorgio dona loro l’immortalità nel rapporto uomo natura valore rinascimentale di Filippo Brunelleschi e Sandro Botticelli, il recupero dell’infinito terra e cosmo per la valorizzazione della vita terrena di uso comune per la sopravvivenza del neo umanesimo contemporaneo. Morandi ebbe la cattedra di incisione all’Accademia di Belle Arti di Bologna tra i suoi allievi Mario Bonazzi e Luciano de Vita. Giorgio partecipa alla Quadriennale di Roma nel 1939 con 53 opere di Nature Morte. Bottiglie in particola modo e oggettistica varie. La sua grande passione di artista naturale sensibile al mondo culturale,tra le due guerre mondiali,si forma l’uomo artista destinato e annoverato tra gli artisti consapevoli che l’arte possa cambiare il mondo con gli equilibri dei popoli, l’idea di bellezza  della tavolozza e il pentagramma. Visione geniale di Morandi nella vita terrena.

* CRITICO D’ARTE

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