Il grande vescovo Pietro in visita pastorale nelle 25 parrocchie

Il decanato di Forìo d’Ischia ha dato il benvenuto all’insigne Vescovo Pietro all’inizio delle programmate visite pastorali dal 7 gennaio scorso nella Chiesa di San Vito Martire e si concluderanno dall’11 al 18 marzo in quella di San Francesco Saverio. Le visite riprenderanno poi in autunno nel decanato di Ischia e infine nel 2019 nei decanati di Barano, Serrara Fontana, Casamicciola e Lacco Ameno. Nell’Esortazine Apostolica “Pastores gregis” del Santo Padre Giovanni Paolo II del 16.10.2003 è indicato l’ampio e fondamentale Percorso del Vescovo servitore del Vangelo di Gesù Cristo per la speranza del mondo.

Infatti, nell’Introduzione del lungo testo è scritto che “I pastori del gregge, nell’adempimento del loro ministero di Vescovi, sanno di poter contare su di una speciale grazia divina. Nel Pontificale Romano, durante la solenne preghiera di ordinazione, il Vescovo ordinante principale, dopo aver invocato l’effusione dello Spirito Santo che regge e guida, ripete le parole già presenti nell’antico testo della Tradizione Apostolica: – O Padre, che conosci i segreti dei cuori, concedi a questo tuo servo, da te eletto all’episcopato, di pascere il tuo santo gregge e di compiere in modo irreprensibile la missione del sommo sacerdozio-. Continua così ad essere adempiuta la volontà del Signore Gesù, il Pastore eterno che ha mandato gli Apostoli come Egli stesso era mandato dal Padre (cfr Gv 20,21) e ha voluto che i loro successori, cioè i Vescovi, fossero nella sua Chiesa pastori sino alla fine dei secoli”.

Ancora scrive il Papa Santo Giovanni Paolo II: “Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione è l’impegno a cui ci invita la situazione presente, se vogliamo rispondere alle attese del mondo…Nel cuore del collegio dei Vescovi c’è il sostegno e la solidarietà del Successore dell’apostolo Pietro, la cui potestà suprema e universale non annulla, anzi afferma, rafforza e rivendica la potestà dei Vescovi, successori degli apostoli. Sarà importante, in questa prospettiva, valorizzare gli strumenti della comunione secondo le  grandi direttive del Concilio Vaticano II…Invochiamo su questo nostro compito l’intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa e Regina degli Apostoli. Ella, che nel Cenacolo sosteneva la preghiera del Collegio apostolico, ci ottenga la grazia di non venire mai meno alla consegna d’amore che Cristo ci ha affidato. Testimone della Vera Vita, Maria ‘brilla innanzi al peregrinante Popolo di Dio’, perciò in particolare dinanzi a noi, che ne siamo i Pastori, quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore”. E sia così per la diocesi d’Ischia consacrata dal grande vescovo Pietro il 13 ottobre 2017 al Cuore Immacolato di Maria NS di Fatima.

DIES  DOMINICA – SECONDA DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

“L’Eucaristia è al di sopra di tutti i Sacramenti: in Essa è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con l’anima e la divinità e, quindi, il Cristo tutto intero presente, Uomo-Dio” (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1374).

Ci raccogliamo nel giorno del Signore per celebrare “il memoriale del sacrificio” di Cristo di Maria. Non si tratta di un ricordo vago, di un simbolo, che tocchi e impressioni solo il nostro intimo. E’ detto nell’orazione sulle offerte che alla celebrazione del memoriale “si compie l’opera della nostra redenzione”. Pertanto alla colletta: “O Dio, che riveli i segni della tua presenza nella Chiesa, nella liturgia e nei fratelli, fa’ che non lasciamo cadere a vuoto nessuna tua parola, per riconoscere il tuo progetto di salvezza e divenire apostoli e profeti del tuo regno. Per il nostro Signore Gesù Cristo…”. Nella prima lettura dal primo libro di Samuele (1Sam 3, 3-10. 19) di fronte a Dio che parla, il giovane Samuele si pone in atteggiamento di ascolto e di disponibilità a fare la volontà del Signore: “Parla, perché il tuo servo ti ascolta”- Samuele acquistò autorità perché il Signore era con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole-“. Siamo servi di Dio e non ce ne dobbiamo rammaricare: sta qui tutta la nostra dignità.

Nella seconda lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (1Cor 6, 13-15. 17-20) il nostro corpo è “tempio dello Spirito Santo”, quindi è santo. Non possiamo usarlo a nostro piacimento, come strumento di peccato nell’impurità. Un cristiano è casto: “il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartiene a voi stessi”. Nel Vangelo secondo Giovanni (Gv 1, 35-42) Andrea e Giovanni lasciano il Battista e si mettono alla sequela di Gesù, “l’agnello di Dio”: vanno, vedono dove abita, restano con lui. E’ l’incontro decisivo della loro vita, che ormai sarà tutta per il Maestro Divino. -“Andrea incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: “Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)” e lo condusse da Gesù. Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)”-.

1948

Avevo un anno e non ricordo

questa traccia di giorni inquieti

non diversi dagli altri di vita morte.

In vigore la Costituzione italiana,

Einaudi presidente e prime elezioni

parlamento con Dc maggioranza

e infine la Dichiarazione universale

diritti dell’uomo e Piano Marshall.

Ponte aereo con Berlino divisa;

fondazione Stato d’Israele ricordato amaro

da palestinesi col termine ‘Nakba’ catastrofe;

Corea in lotta divisa al 38° parallelo.

Morti ammazzati: Gandhi pacifista,

Pascià egiziano primo ministro,

Bernadotte mediatore a Sion.

Muore d’incidente pilota Varzi

di Nuvolari avversario a Berna

e Bartali vince 2° Tour de France.

Nelle edicole esce prima striscia di Tex,

fumetto western di Bonelli per sognare

pace e giustizia d’angelico Pacelli

nel fiume verso la Foce.

A cura del professor Pasquale Baldino, responsabile diocesano Cenacoli Mariani, docente Liceo, poeta (e-mail: prof.pasqualebaldino@libero.it)