LE OPINIONI

HALLOWEEN E’ IL DEMONIO. PRETI SUL PIEDE DI GUERRA

Polemiche, critiche e assurde levate di scudi sull’americanata di Halloween, che impazza da molti anni anche a Ischia con le “cocozze” svuotate, le streghe, i folletti, i gufi e tutto l’armamentario di un horror carnevalesco. Ma qualcuno non ci sta e scomunica il….diavolo con l’acqua consacrata! Ma è proprio la Chiesa ad avere gli scheletri nell’armadio!

Non era mai accaduto una roba del genere in venti anni di Halloween ischitano. La notte del 31 ottobre o primo novembre, fate voi -ben ricordata dal popolo (giovanile)  sempre in cerca di nuove emozioni-in tutti i Comuni dell’isola d’Ischia è partita la lunga kermesse di origine anglosassone (una specie di carnevalata in costumi grotteschi e orripilanti) con processioni e teorie di figure bizzarre in giro nei centri storici per mostrare i personaggi più inverosimili, quasi tutti parto della fantasia popolare e da una certa anedotticadi stregoneria a buon mercato. Già nel Medio Evo, la Chiesa si era inventata questo genere di personaggi (streghe, fattucchiere, indovini, megere, ) da spedire (con regolare) processo del Santo Uffizio) su una bella catasta di legna da ardere. In realtà queste figure mitiche non solo non sono mai esistite, quanto non hanno mai arrecato fastidio alla credulità popolare, da non confondere con la superstizione, che alberga non soltanto nei ceti minimi del volgo, quanto negli imbecilli di ogni ordine e grado!

Or bene, tornando  ai fatti di oggidì, è stata registrata, qui a Ischia, la presa di posizione di tre sacerdoti  di primo pelo,  niente affatto tolleranti e “comprensivi”, ma energicamente contrari a siffatte “Feste truculente” (nel senso benevolo del termine) lasciate passare per espressioni contrarie alla Fede e dunque “Festa del diavolo”! Detto e fatto il terzetto, sulla stessa lunghezza d’onda, ha restituito pan per focaccia al popolo dei vampiri e di “casadiavulo”, organizzando una contromanifestazione di carattere religioso indirizzata a distogliere i giovani dalla pratica del macabro, condito di  esterofilia, da sostituire con la sfilata dei “Nostri Santi”, con vestine colorate, aureola ben piantata sulla “cocozzella” e un viso  angelico che contrasta fortemente con quelle orribili maschere di Halloween.

Chi la fa, l’aspetti!  Contro il drago fiammeggiante ci sarà san Giorgio (senza cavallo), ma armato con una bella lancia di cartapesta, e contro belzebù in persona, ci sarà una diafana Madonnina decisa a spedire nelle fiamme dell’inferno l’innocuo personaggio che sputa tizzoni ardenti da tutti i pori. Naturalmente sono scesi in campo tutti i santi  amati dagli Ischitani: San Giuseppe con una “mazza” nodosa da impartire la…”benedizione” al primo malvivente di Halloween che si aggiri nei paraggi della chiesa di San Domenico; segue a ruota San Giovan Giuseppe della Croce con il suo bastoncino di noce nostrano ,duro come l’acciaio e pronto a spaccare la testa al temerario mostriciattolo nascosto nell’ombra, e tutti i Lettori sono a conoscenza del “caratterino” che si ritrovava il nostro taumaturgo di Ischia Ponte! Per non farla lunga accenniamo , per chiudere in bellezza, a San Padre Pio, che non ha bisogno di “armi improprie”, bastando quei suoi modi spicci e molto persuasivi: “guagliù,mo penso che sia venuto il momento di togliervi tutta questa pittura dalla faccia. Qua c’è acqua e sapone a volontà. Poi una bella confessione e comunione, dieci Ave Marie e Pater Noster per penitenza e un regalo c’è sempre per queste brave pecorelle tornate all’ovile. Passate da padre Carmineche dispenserà pacchi di biscotti Oro Saiwa, che quelli sono sempre genuini come l’ostia consacrata. E ora andate con Nostro Signore, che anche Lui, con rispetto parlando, ne ha le scatole piene di Hallo.., come si dice? Bè mi avete capito!” Quel sant’uomo  di Pietrelcina congeda le facce ripulite con due belle pacche sulle spalle alla maniera di Bud Spencer quando è incazzato di brutto.

Altro che angioletti, santini con ceri accesi e ghirlande di fiori; il frate burbero, ma buono sa come trattare i “brutti ceffi”, le “indemoniate”, i satiri mostruosi e pure qualche idiota (quelli non mancano mai!) che è uscito fuori dal seminato per importunare il prossimo cristiano! Ma non è finita qui, cari amici che speravate di avervela cavata a buon mercato, tappandomi la bocca sul più bello! In fatto di sfilate dell’horror tanto detestate, invito i  solerti e volenterosi censori di Halloween a farsi una passeggiata dalle parti di Guardia Sanframondi, ridente Cittadina del Sannio,  nel periodo della “Settimana Santa” e assistere (ma ci vuole uno stomaco forte e corazzato) al rito dei “Battenti” o fujenti; gruppo di facinorosi cattolici  vestiti con una lunga tunica bianca e cappucci alla Klu-Klux-Klan, che vanno in processione armati di uno strumento di tortura che vuole rappresentare la corona di spine, i chiodi e il flagello utilizzati dai…palestinesi  per il supplizio inferto a Gesù sul monte Calvario e dintorni. Nel descrivere il terribile marchingegno ideato da menti ottenebrate dal  fanatismo più spietato,  mi si accappona la pelle.

Su di una tavoletta di legno o pezzo di sughero sono stati infissi sette chiodi, o in alternativa,  acuminati aculei destinati a colpire ripetutamente il torace e le braccia di questi “stoici” votati ad un sacrificio di sangue! Non mi dilungo, ma lo spettacolo è degno di un’arena dell’età imperiale romana dove i gladiatori si affrontavano con le spade sguainate. Gli svenimenti di spettatori particolarmente sensibili sono la norma a Guardia Sanframondi, ma anche in alcuni paesi della Calabria con i crudelissimi “Vattienti”.

Ads

Lasciamo queste amenità truculente per ricordare qualcosa di simile con i “Votanti” (le Elezioni non c’entrano); umanità che ha fatto voto di raggiungere il Santuario di propria pertinenza, non a piedi, ma a “ginocchioni”! Avanzano barcollando come tanti ubriachi, con i calzoni lacerati e le ginocchia insanguinate che strisciano a terra, sul selciato in modo veramente penoso e dolorosissimo. Contenti voi!  Seguono i “Flagellanti” del Venerdì Santo, armati del “flagello” (frusta di cuoio) destinato alle spalle denudate di Gesù alla colonna. A Forio c’era un…”centurione” reclutato fra i pescivendoli più robusti e risoluti, che aveva atteso “quella manciata di minuti terrificanti” per un intero anno, onde mettercela tutta e sferzare a dovere il povero figurante, che ne avrà anche di peggio con le rovinose sette cadute sotto la croce e l’esposizione al freddo pungente del “Soccorso” per un paio d’ore di tormento supplementare.

Ads

A Procida non vanno tanto per il sottile. Alcune tavole dei Misteri pesano…tonnellate e vengono sorrette a forza di braccia da decine di giovani in partenza da Terra Murata e arrivo al Porto dopo un percorso di diversi chilometri. Peso eccessivo, distanza notevole ed eccoti qualche… “inconveniente” molto doloroso, peraltro benedetto  dal capolavoro di Carmine Lantriceni (il Gesù deposto) e dal sindaco con fascia tricolore e sorriso smagliante. Chiudiamo la bella serie con la “Corsa dei Tori” per la festa del Santo Patrono di Pamplona, in  Spagna, meglio conosciuta come “la Mattanza dell’Encierro” dei devoti di San Firmino. Ad una certa ora, vengono liberati venti tori bastantemente “cornuti” e con le narici fumanti come vaporiere. Aizzati dalla gentaccia, i quadrupedi diventano furenti e si lanciano in un inseguimento letale di centinaia di giova imbucati negli stretti vicoli del centro storico. Inutile dire che più d’uno ci lascia la pelle, infilzato come un pollo allo spiedo, e tutto questo in nome di un santo della…Cristianità. E i tre “personaggetti” della nostra storia? Non si sono fatti nè caldo, né freddo, ma pare abbiano sentenziato: ”Sono tradizioni radicate; devozioni popolari che vanno rispettate”. Già, rispettate. Fate altrettanto con Halloween e rideteci sopra. L’integralismo è una brutta bestia.

Articoli Correlati

0 0 voti
Article Rating
Sottoscrivi
Notificami
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti
Pulsante per tornare all'inizio
0
Mi piacerebbe avere i vostri pensieri, per favore commentatex