CRONACA

Il vaccino, questo sconosciuto che significa svolta

DI LUIGI DELLA MONICA

Siamo giunti alla svolta. Una serrata ricerca scientifica ha condotto l’umanità al traguardo più sognato e desiderato negli ultimi mesi. na sinergia di menti eccelse, finanziate con ogni mezzo economico possibile dagli Stati di tutta la Terra, ha regalato a tutti noi la speranza della neutralizzazione del COVID19. La nostra sfera emotiva è vicina al momento fatidico della iniezione nel braccio, per ricevere l’elisir di lunga vita. Tuttavia un dubbio amletico pervade le coscienze dei medici e delle persone comuni circa l’efficacia effettiva ed il momento in cui vaccinarsi. Allo stato attuale, nessuno può dubitare dell’efficacia del vaccino antipolio, oppure di quello contro la difterite, o ancora di quello contro il vaiolo, che addirittura vanta il primato storico del dott. Jenner del 1796. Purtroppo, il sito dell’A.I.F.A. ci riporta una efficacia limitata al 90% ed una necessità di adeguarsi comunque ai pregressi protocolli del distanziamento sociale, nonostante la somministrazione del vaccino, a titolo prudenziale, ma non si specifica il motivo preciso di questa raccomandazione. Ancora, il vaccino stesso non è assistito dalla obbligatorietà legislativa e deve rispondere ai protocolli medico legali del consenso informato.

Comprenderete che i dubbi sono molteplici e forieri di angosce un po’ per tutti. Nel diritto processuale penale vige il principio “in dubio pro-reo”, nel senso che il Giudicante nel momento stesso di accertare la penale responsabilità di un imputato è tenuto diligentemente ad assolvere la persona verso cui si dirige l’azione penale. Allo stesso tempo, credo agevolmente si possa ritenere che al cospetto del “COVID19” si debba, nel dubbio propendere verso l’efficacia del vaccino. Non possiamo permetterci il lusso di consentire a questo nemico visibile solo al microscopio degli scienziati di mietere ulteriori vittime innocenti, poiché le processioni di bare a Bergamo sono aculei inficcati nei nostri cuori, così come le care vittime della nostra comunità isolana. L’unica strada percorribile è la medicina del vaccino, basata sul metodo sperimentale, che ha bisogno della diffusione di massa, per annientare quell’ulteriore 10% di presunta non efficacia. La comunità deve sopportare questo sacrificio, perché adesso è il momento di cedere il passo ai definiti eroi in camice bianco e diventare noi stessi eroi comuni, per tendere alla immunizzazione di gregge.

In senso ideologico, credo che nessuno possa contestare la opportunità di professare la dottrina del “in dubio pro-vaccino”. In senso politico, tuttavia, si aprono scenari raccapriccianti. Il primo è costituito dalla c.d. “Lady vaccino”, una anonima ed insignificante emigrante ungherese, che dopo quarant’anni di attività di ricercatrice, senza alcuna “sponsorizzazione” e\o “raccomandazione” di ambigua natura, animata soltanto dal senso del dovere dalla missione a lei assegnata dai propri datori di lavoro e dalla consapevolezza del bene potenziale reso all’umanità, ha scoperto la formula scientifica del vaccino. Nelle interviste rilasciate ai media, la medesima ha ricordato di esserci riuscita con enormi sacrifici. Qui si apre anche uno spunto riflessivo antropo-sociologico: non è che la stessa scienza che ha reso la vita facile alla maggioranza dei cittadini del pianeta, il c.d. progresso, ricorda agli stessi che soltanto il sacrificio, l’esperienza ed il lavoro portano al bene comune? Nessuno mi equivochi nel voler criticare i giovani del tempo odierno, ma molto spesso questi danno per scontate ed acquisite delle sacche di benessere, oppure taluni progressi intellettuali, che appena 50\70 anni or sono erano privilegio di pochi, pochissimi. Pertanto, lo stravolgimento epocale del “coronavirus” ha ricordato al Mondo che non è stata la fame di successo e di popolarità a condurre al rimedio scientifico, ma la sofferenza di una persona semplice ed animata da un ideale di bene altruistico. Il “coronavirus”, proprio quello che ha reciso i legami sociali, le relazioni progredite del 21^ secolo, come le feste, i convegni, le discoteche, la scuola e l’università, scagliando l’individuo nell’isolamento ed a ripiegare su se stesso consapevole della pochezza dell’edonismo, nella solitudine del culto dell’egoismo, proprio quello ha costituito il monito alla comunità mondiale che senza l’altruismo ed il senso del gruppo si arriva all’autodistruzione irreversibile delle masse. Il secondo dato raccapricciante ha come minimo comun denominatore la rapacità dei paesi ricchi a discapito dei più poveri.

Se è vero che Comunità Europea, come predicava Altero Spinelli nelle prigioni di Ventotene e come si sciacqua la bocca il Presidente David Sassoli, significa solidarietà e mutuo soccorso dei Paesi membri, il caso delle 30 milioni di dosi in eccedenza accaparratesi dalla Germania unilateralmente è quanto di peggio potesse accadere – fonte ansa 30 dicembre 2020 12:23. In questo caso spezzo una lancia a favore del nostro tanto chiacchierato Governo, perché a fronte di una tale barbarie non credo potesse esserci previsione. Non conosco i meccanismi perversi che hanno cagionato questa vergogna, ma a pensar male non si fa peccato, diceva Andreotti, allorquando mi sovviene il dubbio che i “signori” tedeschi, duri a mollare il surplus di prodotto interno lordo del 3,5% all’Europa, abili scaricatori di titoli tossici delle loro banche nel quadriennio 2008\2012 a sfavore di quelle italiane, stiano commettendo un errore storico quanto mai condannabile. Passeranno alle cronache dei posteri come gli egoisti assetati di sopravvivenza a tutti i costi, e di denaro credo ce ne sia voluto davvero tanto, per aver accumulato in danno dei Paesi del Sud Europa che il Ministro delle Finanze Shauble non esita a definire incapaci di gestire correttamente l’economia reale, una quantità di vaccino forse eccedente rispetto ai loro bisogni, a discapito di altri. Davvero l’augusta Germania, il “Reich”, vuole macchiarsi di ulteriori “sbagli” storici? Mi auguro assolutamente di no, ma analizzo lo sconcerto che una tale notizia possa generare nelle coscienze delle persone oneste e rispettose delle leggi nazionali ed europee.

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Le Autorità ci hanno chiesto, nella incapacità improvvisa e strutturale di proteggere la nostra salute di rinunciare alle libertà fondamentali per cui il Mondo intero ha combattuto per oltre 3 mila anni di storia conosciuta ed ora ci stanno chiedendo, una volta raggiunto il progresso scientifico per uscire fuori da questo incubo, di pazientare perchè la panacea di tutti i mali, il vaccino, per quanto non efficace al 10% dei casi non è ancora disponibile per tutti. Ora basta! Vaccino ora e vaccino subito, altrimenti l’ordine sociale è in serio pericolo ed i nostri governanti facciano sentire grossa ed autorevole la voce dell’Italia, che ha pagato in presso altissimo in termini di vite umane, di persone vere che non ci sono più e di crisi economica drammatica. Quanto alla Germania, invoco in Essa un atto di umiltà, perché credo che il Mondo sia un pochino stufo dei suoi “errori” storici.

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