LE OPINIONI

IL COMMENTO La bella Ischia di Mizar

“La Bella Ischia”, si  intitolava così la brochure presentata e distribuita dallo staff dell’attuale sindaco Enzo Ferrandino alle ultime elezioni amministrative che si svolsero nel maggio di due anni orsono. Ne rileggo il contenuto con attenzione e prendo atto che in due anni qualche sforzo amministrativo è evidente e che qualche problemino è stato affrontato. Il programma era molto enfatico e leggendo la lista dei candidati decisi di non aderire al progetto preferendo votare Gianluca Trani perché all’interno delle sue liste vedevo, turandomi il naso, gente più concreta e capace di amministrare. A distanza di due anni mi accorgo che l’Amministrazione Comunale si regge sul concetto del classico “uomo solo al comando” e questo non va bene. Non riesco ancora a capire se il Sindaco persegue questo metodo di governare la cosa pubblica solo per sua scelta mirata oppure perché i giochi e giochetti dei consiglieri comunali e degli assessori lo costringono sulla difensiva. Ma in un caso come nell’altro, c’è un aspetto dal quale proprio non si può prescindere: l’amministrazione del paese ne risente.

L’evidenza è data da provvedimenti pensati a metà, alcuni senza né testa e né coda. Un Sindaco che non ha una squadra con la quale sviscerare i provvedimenti da prendere non va lontano, da che mondo è mondo. Un sindaco che si ritiene accerchiato da consiglieri comunali che devono votare i provvedimenti che vuole attuare in nel civico consesso  ma pensano di dover  portare a casa risultati non solo elettorali o vanno emarginati con autorevolezza o si va a casa con l’orgoglio della persona per bene che si è. Dispiace che un sindaco, corretto come Enzo, debba ricorrere a sotterfugi politici di ogni genere e vedere il suo paese andare a rotoli, perché qualche “chiattillo” deve frammischiare la sua professione con il ruolo istituzionale occupato.   

Gli episodi che raccogli nel paese a suffragare quello che dico sono tanti e non li puoi neanche denunciare ai carabinieri perché nessuno di quelli che sanno ti forniscono le prove e corri il rischio di beccarti pure una querela. Puoi porti solo delle domande. Perchè i costi del servizio della nettezza urbana non diminuiscono? Perché il patrimonio immobiliare del Comune è così mal utilizzato? Perché le luci dell’illuminazione pubblica accendono alle sei di sera dopo un contratto di milioni di euro di alcuni anni fa? Perché si abbatte un bar al carcere e tutto il paese mormora che sarà ripristinato? Perché non si rende nota la procedura della ricostruzione? Perché l’iniziativa Zizì non trova il completamento naturale per avere una buona mobilità e vivibilità nel paese? Balza drammaticamente ed implacabilmente agli occhi la debolezza del sistema. Si ha come l’impressione che quindici consiglieri comunali ed una intera giunta siano al Comune per interessi diversi da quelli di amministrarci decorosamente.

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