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Il bilancio di Cipresso: «Ischia presa d’assalto, ma abbiamo retto»

Il comandante dell’Ufficio circondariale marittimo commenta l’estate appena trascorsa, dicendosi soddisfatto dell’andamento della stagione turistica

Qual è il bilancio di questa estate 2022 che volge ormai al termine? In che cosa è stata in linea con le altre, e in cosa è stata invece diversa?

«Sicuramente è stata un’estate molto “piena”: abbiamo avuto una presenza di diportisti, di turisti, di passeggeri davvero molto elevata, superiore a quella dello scorso anno, anzi addirittura superiore al periodo pre-covid, e questo fa molto piacere soprattutto per l’intero comparto turistico isolano, che continua ad essere attivo perché arrivano ancora nuovi turisti. Dunque turisticamente si può parlare di un’estate ricca di soddisfazioni. Di conseguenza, per quanto riguarda le nostre attività, è stata parimenti un’estate molto impegnativa, in linea con quanto abbiamo già fatto negli anni passati. Mi piace mettere in evidenza che al termine della stagione noi facciamo sempre un attento bilancio, analizzando ciò che è andato bene, ciò che possiamo migliorare, sempre con il coordinamento della Direzione Marittima di Napoli, e andiamo a sviluppare nuovi tipi di intervento e di controllo sempre più mirati, soprattutto attività di prevenzione e di preparazione alla successiva stagione estiva. L’anno scorso in tal modo siamo arrivati all’emanazione della nuova ordinanza balneare, sempre in collaborazione con tutte le amministrazioni comunali e le categorie del settore turistico, proprio per cercare di elaborare un atto ancor più adeguato e aderente alla realtà isolana: durante l’estate ho ottenuto positivi riscontri su questo, con gli operatori che ci hanno spiegato che l’ordinanza ha dato i suoi frutti, e con un’accresciuta sensibilità dei cittadini alla tutela ambientale».

«È stata un’estate molto “piena”: abbiamo avuto un’elevata presenza di diportisti, di turisti, di passeggeri, superiore a quella dello scorso anno e persino al periodo pre-covid, cosa che fa molto piacere soprattutto per l’intero comparto turistico isolano»

Ancora una volta – e lo testimoniano i tanti soccorsi effettuati – il mare viene spesso affrontato con eccessiva superficialità da taluni diportisti. Come si fa a contrastare questo atteggiamento?

«Lo si fa attraverso una intensa attività di informazione sui possibili rischi che si corrono in mare, ma anche con un’attività di prevenzione attraverso una forte presenza delle nostre motovedette in mare negli orari di più intenso affollamento. La nostra presenza aiuta anche a indirizzare il diportista verso i comportamenti corretti: spesso siamo avvicinati direttamente in mare da diportisti che ci chiedono consigli. Quest’anno non si sono verificati particolari eventi negativi o incidenti. Abbiamo effettuato numerosi soccorsi, e credo che proprio la grande presenza dei nostri mezzi in mare abbia evitato conseguenze peggiori. Ribadisco che ogni diportista ha il dovere di informarsi preventivamente sulle caratteristiche della costa e della rotta di navigazione, consultando in anticipo gli avvisi ai naviganti per le condizioni meteomarine e le ordinanze vigenti nelle aree geografiche toccate dalla navigazione, che va intrapresa con cautela ed estrema attenzione».

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Finalmente i mega yacht nel Regno di Nettuno: cosa significa questa svolta per l’Area marina protetta sotto tutti i punti di vista, a suo avviso?

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«Si è trattato di un’iniziativa concordata con l’Area marina protetta e con il Ministero che l’ha approvata. È stata sicuramente una ulteriore attrazione turistica: abbiamo avuto la presenza di queste unità molto grandi che arrivano nei pressi della nostra isola, e possono ammirarla da punti ben determinati dove è consentito l’ormeggio, mantenendo sempre l’equilibrio tra navigazione da diporto, sicurezza della navigazione e tutela dell’ambiente marino. Dunque, si tratta di una nuova opportunità per l’isola d’Ischia. Vedremo poi come strutturare ulteriormente l’iniziativa in collaborazione con l’Amp».

Nelle scorse settimane è tornata di attualità la questione legata agli scarichi nel rio Corbore. Quello dell’inquinamento è un altro tasto dolente della nostra isola?

«C’è grande attenzione su questo tema. Sappiamo che esistono situazioni di difficoltà, tuttavia su di essi si sta già lavorando, e lo fanno sia le amministrazioni comunali, sia il Commissario per la depurazione. Non abbiamo comunque avuto episodi particolarmente critiche, ma di sicuro è un problema che è costantemente attenzionato».

Un numero impressionante di arrivi e partenze nei fine-settimana. Se Ischia li regola piuttosto bene grazie alla sosta nel parcheggio Guerra, l’impressione è che dal punto di vista logistico in determinati frangenti il porto di Casamicciola non regga. Cosa ne pensa?

«Nei mesi giugno, luglio, agosto fino al 18 settembre sono transitati nei porti dell’isola d’Ischia oltre due milioni di passeggeri: un numero impressionante, per quelle che sono le infrastrutture portuali e la realtà locale. Oltre a questo, c’è una fortissima presenza di veicoli che transitano nei nostri porti: l’isola è molto grande come superficie, sei comuni, dunque c’è continua necessità di rifornimenti, materie prime per far fronte alle varie esigenze dei residenti e dei turisti di una stagione turistica così piena come quella attuale. Sicuramente per il porto di Ischia abbiamo trovato una buona soluzione: lavoriamo in sinergia con l’amministrazione comunale, con la polizia municipale e con le compagnie di navigazione per evitare che il traffico si concentri esclusivamente nell’area portuale, che per le sue caratteristiche intrinseche consente soltanto il tempo necessario per le attività di imbarco e sbarco, senza possibilità di compiere lunghe soste di attesa, vista anche la presenza di diversi esercizi commerciali, e un’area di transito per altre zone cittadine. È stata eseguita anche un’attività in sinergia con il Comune per delocalizzare i veicoli con conducente, cioè gli Ncc, durante tutta la stagione estiva, anche con una nuova visione urbana della “vecchia foce”, cosa che ha permesso di decongestionare ulteriormente l’area portuale di Ischia: dunque un lavoro molto intenso, che non termina oggi, ma che continueremo a portare avanti durante l’inverno per ottenere nuove e ulteriori migliorie. Dobbiamo sempre cercare di raggiungere un miglioramento dei servizi, una migliore offerta turistica e una migliore accoglienza a tutti i passeggeri, compresi i residenti. Parallelamente, vanno aumentati gli standard di sicurezza delle aree portuali. Per quanto riguarda Casamicciola, ci troviamo ugualmente in presenza di un porto molto trafficato, sia dal punto di vista del flusso di passeggeri che dei veicoli, con determinate caratteristiche strutturali, ovviamente diverse da quelle del porto di Ischia. Ci sono già delle idee sul tavolo che stiamo valutando insieme al Commissario prefettizio, che ha manifestato la sua disponibilità, quindi anche da questo punto di vista durante l’inverno cercheremo di strutturare inedite soluzioni. Purtroppo gli spazi a disposizione non sono tantissimi, e nemmeno estesi, e dobbiamo individuare anche nuove soluzioni sulle aree di sosta e di attesa, sulle modalità di bigliettazione».

«Da giugno al 18 settembre sono transitati nei porti dell’isola d’Ischia oltre due milioni di passeggeri: un numero impressionante, per quelle che sono le infrastrutture portuali e la realtà locale. Allo scalo di Ischia abbiamo raggiunto una buona soluzione contro la concentrazione del traffico, per Casamicciola stiamo studiano soluzioni inedite»

Ritornando alla stagione estiva, qual è la nota più lieta e quella invece più dolente?

«La nota più lieta è la soddisfazione che traiamo nel ricevere calorosi ringraziamenti dalle persone che soccorriamo in mare durante le inattese situazioni d’emergenza. Non c’è maggiore soddisfazione per noi di quando tutto si svolge in sicurezza e serenità, in maniera tale che tutti possano godere di questo periodo sull’isola d’Ischia. C’è sempre il massimo impegno da parte nostra, cioè dalla Guardia Costiera e dalla Direzione Marittima di Napoli. Analoga fonte di soddisfazione viene da questa stagione turistica tanto positiva a livello di presenze, nel periodo post-covid, con numeri davvero importanti. Di note negative non ne cito: ritengo che non ve ne siano. Ci sono sicuramente degli aspetti da migliorare: adesso entriamo in una nuova fase dell’anno, in cui continueremo a lavorare, perché Ischia non si ferma mai, nemmeno durante l’inverno, e daremo vita a nuovi tavoli di concertazione con tutti gli altri attori amministrativi, sociali ed imprenditoriali e le altre forze di polizia, con la priorità di migliorare ancora».

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