LE OPINIONI

IL COMMENTO A proposito delle giostre “vandalizzate”

DI MARCO BOTTIGLIERI

La notizia dell’identificazione dei ragazzi che hanno vandalizzato le giostre della Pineta degli Atleti ha scosso tutta la comunità isolana. Le immagini registrate durante l’atto vandalico hanno permesso l’identificazione di alcuni ragazzi iscritti alla scuola media “G. Scotti” di Ischia. Si è trattato di un gesto tanto deprecabile quanto incomprensibile. Subito si è parlato di ragazzi appartenenti alla cosiddetta “Ischia Bene”, di ragazzi appartenenti a famiglie note e ‘sane’ che non hanno alle spalle alcun disagio. Ma non è questo che deve farci distrarre dal gesto commesso. Vandalizzare e non rispettare dei beni comuni è deprecabile. Da genitore, però, devo fare una riflessione. Ogni papà ed ogni mamma cercano di trasmettere dei valori ai propri figli ed impartire un’educazione. Poi i ragazzi si ritrovano fuori casa e semmai trasportati dal ‘branco’ non riescono a far valere i propri principi e commettono atti vergognosi come quello successo all’interno della pineta degli Atleti. Occorre però, adesso fare qualcosa di concreto affinché gli autori di questo gesto possano capire della gravità di quanto commesso. E non solo. La punizione a loro inflitta deve essere anche da esempio per gli altri ragazzi affinché non ci sia emulazione. In primis devono rimettere a posto la pineta ponendo rimedio ai danni inflitti alla res pubblica. Bisognerebbe, poi, trovare un modo per far capire loro che ciò che appartiene alla comunità non è di nessuno, è di tutti.

Le giostre della pineta degli atleti, così come panchine, cestini, gettacarte e l’arredo pubblico in generale sono di tutti noi. Se i ragazzi riuscissero a capire questo, probabilmente, ci ritroveremmo difronte ad un futuro più roseo per la nostra isola.  Nel contempo le pubbliche amministrazioni dovrebbero investire di più in sicurezza partendo dalla sensibilizzazione e dall’installazione di telecamere di videosorveglianza che potrebbero rappresentare un valido deterrente a questi atti. Quando vediamo danneggiato un bene pubblico tutti esprimiamo disprezzo e pensiamo che l’autore sia lontano da noi. Questo episodio, invece, ci dimostra che, anche in piena estate quando l’isola è invasa, non dobbiamo puntare il dito contro i turisti. Con questo episodio, infatti, ci rendiamo conto che noi ischitani siamo artefici, nel bene e nel male, del destino della nostra isola.

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