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Nuovo “step” per le navi da crociera a Casamicciola

Di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Riportare il turismo crocieristico sulla nostra isola tramite il porto di Casamicciola. Sta entrando nel vivo l’operazione che potrebbe cambiare il volto turistico di Ischia. Sabato 1° ottobre, presso la redazione de “Il Golfo”, si è riunita l’apposita commissione scaturita da “Il Golfo delle Idee”, l’iniziativa di Ambrogio Mattera che prese il via lo scorso maggio. Dal dibattito al tavolo tematico fino alla fase operativa: un percorso netto che mira a superare l’abitudine degli sterili convegni i cui intenti spesso rimangono lettera morta. Il summit di sabato, presieduto da Vincenzo D’Ambrosio (che oltre a rivestire la carica di presidente del consiglio comunale ha anche la delega ai trasporti), ha visto la partecipazione del sindaco Giovan Battista Castagna, l’assessore Nunzia Piro, l’ing. Giuseppe Conte, i comandanti Michele Riccio e Gennaro Conte, l’architetto Gino Sannino, il nostro opinionista Giovan Giuseppe Mazzella in arte “Mizar”, l’ex Commissario dell’Azienda autonoma di cura, soggiorno e turismo Mimmo Barra, oltre ovviamente allo stesso Ambrogio Mattera. Come alcuni ricorderanno, lo scorso 6 luglio emersero due opzioni per il porto di Casamicciola, che fra l’altro è l’unico approdo dell’isola a detenere la qualifica di “Porto Internazionale”, e che costituisce un punto strategico e logisticamente vantaggioso per il turismo crocieristico, in grado di portare un traffico e un conseguente indotto in grado di cambiare le sorti e l’economia dell’intera isola.  La prima opzione è quella di collocare una boa fissata al fondo marino in modo da consentire la sosta delle navi crociere in rada e la rotazione a 360°, prevenendo ogni condizione meteomarina. Una soluzione suggerita dal divieto legislativo di ancoraggio nell’area marina protetta, conseguenza del disastro della Costa Concordia nel 2012. I vantaggi consistenti nella rapidità di realizzazione sono però controbilanciati dalle laboriose operazioni di sbarco dei passeggeri. La seconda opzione, caldeggiata soprattutto dai comandanti Riccio e Conte, è costituita dall’utilizzo del lato esterno della banchina del porto di Casamicciola, consentendo così la sosta “a fiancata” delle navi: in questo caso, ai rapidi tempi di realizzazione si aggiungerebbero anche la facilità di sbarco. Proprio nell’ottica di quest’ultimo progetto, nel corso dell’incontro il sindaco ha dato mandato alla Commissione di avviare la trattativa con un cantiere norvegese, che produce apposite passerelle in grado di allungarsi addirittura fino a duecento metri di distanza a partire dalla banchina, superando ogni ostacolo (comprese eventuali scogliere protettive), e raggiungere la nave. Dotate di supporti di sicurezza in acciaio e di adeguate protezioni laterali, tali passerelle si “riavvolgono” elettronicamente dopo la discesa e la salita dei passeggeri, senza alcun impatto ambientale. Sul punto esiste già un dialogo ben avviato con la Soprintendenza ai beni ambientali, rimasta favorevolmente impressionata dal progetto. Sono già stati invitati alcuni rappresentanti del cantiere norvegese a trascorrere una settimana sulla nostra isola per effettuare i dovuti sopralluoghi e prendere accordi: esistono inoltre diverse società crocieristiche di navigazione che si sono dichiarate molto interessate al progetto per il porto casamicciolese. Ci troviamo quindi di fronte a un’operazione concreta, che sta avanzando per tappe ben precise secondo una tabella di marcia rispettata anche nei fatti. La commissione è poi rimasta compatta sul target delle imbarcazioni da ospitare nel porto: navi da crociera di media dimensione, di una lunghezza massima di circa centocinquanta metri, capaci di ospitare dalle settecento alle mille persone al massimo, evitando così le grosse navi da cinquemila persone. La motivazione va ricercata a vari livelli: il minor impatto ambientale, l’evitare i disagi e le difficoltà logistiche causate dalle ingombranti navi da migliaia di passeggeri e, non ultimo, intercettare la tipologia di ospite con elevato potere di spesa, in grado quindi di apportare effettiva ricchezza al territorio, e valorizzare di conseguenza le altre risorse di Ischia, che vanno dal patrimonio archeologico, storico e culturale alle bellezze naturali tra mare e montagna, passando per le risorse termali e la sentieristica già in forte sviluppo. Il lavoro della commissione presieduta da D’Ambrosio non si ferma qui: parallelamente, va avanti l’attività su altri due temi “caldi” che riguardano l’intera isola. Il primo è la lotta al traffico caotico, con la proposta già inviata ai sei comuni isolani di dotarsi di un Regolamento unico per i taxi, e di unificare le polizie municipali sotto un unico Comando. L’altro è il pressing sugli enti sovraordinati per riprendere il percorso (ora nuovamente interrotto) volto a dotare l’isola degli ormai necessari depuratori: in particolare, fra le opzioni c’è anche quella di completare il depuratore già previsto anni fa a Casamicciola sul lungomare, poi accantonato.

 

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