LE OPINIONI

IL COMMENTO Ischia diventi capitale della sublime bellezza

DI ANTIMO PUCA

Ischia, la più ampia e, a dire delle più importanti testate giornalistiche, la più bella delle isole della Baia di Napoli. Forio, sulla costa occidentale dell’isola, Lacco Ameno, a nordovest e Sant’Angelo, a sud, sono i comuni di villeggiatura più vivaci. Casamicciola Terme, a nord, è uno dei centri termali più antichi d’Europa. Ad Ischia ponte troneggiano la Torre di Guevara e il Castello Aragonese, con la sua chiesa, il carcere borbonico, il cimitero delle monache Clarisse, i terrazzi panoramici, la cripta gentilizia situata sotto la Cattedrale dell’Assunta e il belvedere mozzafiato. La Mortella, un museo-giardino che ospita più di 500 specie di arbusti mediterranei e tropicali. I Belvedere, particolari punti  strategici per catturare panoramiche mozzafiato. La Colombaia. Il Museo Archeologico di Villa Arbusto, ricco di importanti reperti storico archeologici che ci riconducono ad essere la prima colonia greca nel Mediterraneo, circondato da spendida vegetazione. La lunghissima Baia dei Maronti collegata a Sant’Angelo e alle famose fumarole. Monte Epomeo per chi ama il trekking! Case tipiche dei borghi marinari costieri, spiaggie, sabbia fine o di grana grossa, vigneti e alberi di agrumi che si stagliano tra azzurro mare e cielo turchino, acque chiare e trasparenti, lingue di sabbia sovrastate da costoni rocciosi. 

Si accende un faro. A misura d’uomo.  

La cultura è un capitale da valorizzare e da investire, un ritorno all’antico, alle sue migliori tradizioni e ai valori che ci ha trasmesso. L’isola, i suoi borghi, l’area montana e quella interna partecipano insieme alla vita, all’economia, al tessuto sociale e culturale del Paese. Il mare che ci attornia è una straordinaria ricchezza:  dobbiamo averne cura, e al tempo stesso riconoscere il suo valore. La bellezza è fuori e dentro, fuori per la natura, dentro per il messaggio di incontro, accoglienza, mescolanza e rispetto reciproco.

Dovrebbe essere ideato un percorso volto alla realizzazione di progetti concreti di promozione del territorio e delle risorse della nostra isola per favorirne la valorizzazione e diffusione del patrimonio culturale, naturalistico e antropologico nell’ottica di contribuire a sviluppare l’educazione alla sua tutela. Non un semplice contenitore dove custodire tesori, ma uno spazio pulsante e vivo, fruibile da tutti. Filo conduttore dovrebbe essere la conoscenza della bellezza del nostro territorio in ogni sua declinazione, perché anche attraverso il bello si eleva la qualità sociale della vita. 

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Ischia potrebbe essere, come già nei fatti è, centro Europeo di fruizione storico – turistico – termale. Ma a pieno titolo. La Siena è un Bene Comune; dovrebbe appartenere a tutti in quanto rappresenta una fonte di salute e benessere psico fisico. La tutela, la salvaguardia ed il ripristino di luoghi curativi e salubri come La Siena e tutte le fonti e sorgenti  naturali sparse tra viuzze, boschi ed in ogni dove potrebbe essere la molla ideale per lanciare Ischia in una sfida di Capitale Europea. Ripristinare e valorizzare le nostre antiche tradizioni, molte purtroppo perse a causa del disinteresse politico, (il Carnevale con i caratteristici carri, le antiche processioni della passione con i “sono stato” in catena e tanto altro ancora) potrebbe essere il ponte di collegamento per una fruizione turistica scelta e maggiormente consapevole delle opportunità turistiche che Ischia realmente offre, non solo legate alla stagione estiva. Ripensare e ripristinare pinete, i boschi, l’immenso Bosco della Maddalena, il Cretaio che collega i Comuni di Ischia e Barano, il bosco di Zaro tra i Comuni di Lacco Ameno e Forio, pini e viali alberati per ottenerne zone di passeggio privilegiate da aria salubre; il Soccorso con la chiesa bianca a picco sul mare,(quinta chiesa al mondo per matrimoni), il raggio verde al tramonto,(fenomeno vigente solo qui ed in Giappone); Sorgeto, Nitrodi. La ragione si perde alla contemplazione di cotanta variegata bellezza; in più, rivalutare la figura del pescatore. Rinvigorire le nostre radici identitarie e tutto ciò che cresce in modo autoctono e che quindi ci caratterizza potrebbe farci cogliere con dignità la sfida di elevare Ischia a icona della conservazione del bello in Europa e nel mondo. Auspico che i sindaci siano uniti nel sentire forte il richiamo identitario e delle proprie radici e di tutto ciò che ci distingue dagli altri luoghi come ripristino ed aumento di ogni bellezza. Lanciamo una sfida: Ischia, Capitale Europea. Della sublime  Bellezza.

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