LE OPINIONI

IL COMMENTO LA SANITÀ E TUTTO QUELLO CHE NON FUNZIONA

Il diritto alla salute, il diritto alla vita, la sicurezza della nostra Isola e della nostra gente dipende dal corretto funzionamento di un sistema sanitario che è al collasso.

La carenza di personale, primo fra tutti, è un problema, se non, il problema.

Ambulatori che chiudono, liste di attesa insopportabili e costantemente in over booking, anche per patologie gravissime o per le attività riabilitative per bimbi disabili o per anziani, una dispersione di spazi e di servizi che oltre a determinare evidenti diseconomie e sprechi alimentando continui disagi all’utenza. Basti solo pensare a quello che accade per l’oncologia dove gli operatori fanno miracoli per assistere i tanti, troppi malati oncologici, che proprio per la quantità dell’utenza e le caratteristiche dell’area un cui si opera richiedeva una diversa “classificazione” nel piano regionale.

È evidente che c’è bisogno di una forte e determinata inversione di marcia, ma per fare questo ci vuole una diversa e maggiore determinazione del territorio e di chi lo rappresenta. Appare inverosimile ed offensivo della intelligenza della nostra gente che ci si rincorra per rivendicare il merito di aver fatto riparare un ascensore se si pensa a quello che accade nella quotidianità. È evidente che non si ha contezza della complessità del problema o, peggio ancora, qualcuno pensa che dal dolore e dal bisogno dei nostri concittadini possa derivare una vergognosa occasione di consenso a buon mercato.

Non è più rinviabile una iniziativa forte che dia voce al disastro della sanità ischitana, la proposta di un consiglio comunale congiunto a sostegno della ormai non più rinviabile riconoscimento dell’isola d’Ischia come “zona disagiata” appariva un’occasione per richiamare le giuste attenzioni e rivendicare i legittimi diritti dei nostri concittadini. Sembra inverosimile che all’indomani della frana, d’altronde per il terremoto non erano successe cose diverse, siano diventati prioritari tribunale e condono e non la sanità, come se l’assistenza nella imminenza di un evento catastrofico fosse garantita da queste due, seppur annose, questioni. E poi non appare secondaria la questione che attiene la competitività di un’area ad alta vocazione turistica e di flussi importanti in particolari periodi dell’anno che presenta criticità imbarazzanti in materia di assistenza sanitaria. Non è un caso che Angelo Rizzoli pensò alla realizzazione di un ospedale congiuntamente a quella delle sue strutture alberghiere. È evidente che le risposte date dal direttore generale dell’ASL ai sindaci sono a dir poco imbarazzanti e per niente soddisfacenti ed appare assurdo che gli stessi non abbiano avuto nessuna reazione indignata a tanta superficialità. Ecco bisogna recuperare la necessaria centralità nel dibattito politico, ma soprattutto la opportuna autorevolezza nel ruolo che si ricopre in rappresentanza di migliaia di cittadini. Siamo stati troppo tempo maltrattati, i nostri malati, quelli che soffrono, i più deboli, mortificati nel loro dolore e nella loro dignità ed è una vergogna. Adesso basta! Meritiamo di più, meritiamo servizi all’altezza dei tempi che viviamo, ma soprattutto i nostri concittadini meritano di non essere più offesi o presi in giro. La salute, la vita è un diritto inalienabile, anche sull’isola d’Ischia.

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* CONSIGLIERE COMUNALE FORIO 

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