LE OPINIONI

IL COMMENTO Napoli torna la capitale del turismo

Non è ancora possibile stabilire con certezza se e quanto la nomina di Procida come capitale italiana della cultura nel mondo, abbia in qualche modo funzionato da traino, non solo per le altre isole del golfo e per le località turistica della costiera ma anche per il capoluogo campano. Forse l’isola di Arturo sta dando il suo prezioso contributo a questa rinascita generale, che coinvolge tutta la provincia metropolitana. Certo è che Napoli sta vivendo un’estate di clamoroso rilancio, affermazione della propria identità, riscoperta dei valori, esaltazione della tradizione e della cultura. Qualcosa di inimmaginabile soltanto qualche mese fa, quando gli effetti della crisi pandemica erano ancora così presenti e pressanti su tutto il settore. I numeri che la città sta facendo registrare in queste settimane, dal punto di vista della presenza di turisti, sono assolutamente straordinari, quasi al di sopra anche delle più rosee aspettative. Il nostro mestiere di cronisti ci porta a girare per piazze e strade, le stesse che abbiamo avuto il privilegio di ammirare in tutta la loro struggente solitudine e desolazione, durante il lockdown della prima fase del Covid. Una città senza persone, prive di automobili, piena solo del proprio vuoto. Monumenti illuminati di notte e liberi dallo smog durante il giorno. Una bellezza malinconica e irripetibile.

Oggi gli stessi cronisti che hanno vissuto quella città, così irreale e fantastica, possono testimoniare della tanto attesa rinascita. Napoli è tornata ad essere una città viva, al centro dei giri turistici internazionali e il tutto nonostante i suoi ancestrali difetti, i mali di sempre, al netto di una minoranza barbara che la offende e la imbratta, con atteggiamenti criminali e penosi. Napoli è capitale del turismo, nonostante la mancanza di servizi, la presenza dei rifiuti ad ogni angolo, l’assenza di politiche in grado di dare la svolta, anche dal punto di vista sociale. Un patrimonio unico che sarebbe un peccato mettere, ancora una volta, in discussione. Perché i turisti che arrivano devono essere indotti a tornare, altrimenti lo scatto indietro sarà inevitabile. Associare il successo di queste settimane, ai fenomeni di criminalità e degrado che accompagnano e frenano il percorso di crescita del territorio, qualche volta è necessario, fa bene a chi governa e soprattutto a chi la città la vive tutti i giorni e ne determina, attraverso piccoli gesti, il destino. Napoli, con le sue meraviglie che la circondano, da Ischia a Capri, da Sorrento a Pompei, rappresenta un potenziale senza eguali nel mondo, che non può essere mortificato da una crescente e diffusa illegalità che le tarpa le ali e le impedisce di volare verso nuove prospettive di sviluppo.

DIRETTORE “SCRIVONAPOLI”

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